Il blog
Hai mai sentito parlare dei blog? Sono diari in cui puoi raccontare le tue esperienze: una giornata particolare, un pensiero, ecc... Questo è il blog di *Marty98*. Se preferisci puoi leggere i post di tutti in un'unica pagina.
*Marty98* ha scritto 2 post nella categoria Amicizia, amore e famiglia
Idoli
scritto da *Marty98* il 23/10/2014 alle 18:28
Oggi sono venuta a sapere che una mia compagna di classe è anoressica. Non ne so le cause, Dio solo sa cosa passa per la testa di queste ragazze, ragazzi e specialmente ragazzine della mia età che si riducono in quel modo. E soprattutto, avendo cambiato classe quest’anno, la conosco da meno di un paio di mesi e non posso proprio farmi un’idea precisa. Sapete, questa ragazza è davvero brava. Non da a vedere questa cosa, lo nasconde perfettamente, tanto che sono rimasta spiazzata quando l’ho saputo. È una ragazza silenziosa, molto brava a scuola e che sembra quasi timida. Le ho parlato qualche volta, giusto per conoscerci, e sembra davvero una ragazza educata e gentile, nonostante a primo impatto, sembri quasi priva di qualsiasi emozione, ride poco, sta sulle sue, e ora ovviamente ne ho capito il motivo.Solo una volta le ho visto brillare gli occhi e l’ho vista sorridere sul serio, ed è stato quando mi ha parlato del suo idolo, Austin Mahone.È un cantante americano e non è molto conosciuto qua in Italia.Lei è totalmente innamorata di Austin, e la capisco appieno, come lo capisce chiunque abbia o abbia mai avuto un idolo.Scrive ovunque “sei l’unica ragione per cui sorrido”, “sei la mia forza”, “senza di te non posso andare avanti”. Il mio scopo in questo post, è far capire quanto possano essere importanti gli idoli per le persone, soprattutto per determinate persone. Io mi arrabbio molto quando si insulta davanti ad un fan il suo idolo, pur sapendo che questa persona magari vive per quel cantante/attore/qualsiasi altra cosa.Lo trovo davvero cattivo.In questa società, puntare il dito è davvero semplice. Ognuno non è più libero di ascoltare ciò che vuole, perché se questo non è “approvato” dalla moda attuale, allora automaticamente sei uno “sfigato”.Io sono sempre stata dell’idea che i gusti sono gusti, la musica può far provare tante emozioni diverse, magari a certe persone un cantante non da nulla, ma per qualcun altro può essere la ragione per cui sorride.Per questo vi dico, non insultate MAI le passioni di qualcun altro, perché magari per voi possono essere sciocchezze, per altri, magari molto vicino a voi, possono essere il motivo per cui si alzano la mattina, per cui combattono, per cui sopravvivono.Io non so se qualcuno di voi ha degli idoli, io si e so bene cosa si prova.Dal di fuori, sembriamo pazze scatenate. E spesso, il non capire questa dedicazione, porta al considerare la cosa sbagliata o esagerata (frasi come “fatti una vita”, in certi casi sono all’ordine del giorno), o inutile.Si giudica, si giudica tantissimo, solo perché non si capisce cosa prova una persona per un cantante che sì, probabilmente non ha mai visto, ma che comunque magari la fa stare meglio di chiunque altro la circondi da vicino.Avere un idolo, è la cosa più bella del mondo.Quando ogni cosa sembra essere storta, il solo pensiero che LUI comunque esista, ti fa sentire un po’ meno sola.Ti fa sentire un po’ meno persa. Per certe persone, gli idoli sono punti di riferimento da cercare quando non sembra esserci altro appiglio, e vi posso garantire che spesso questo appiglio è molto più solido di quelli che puoi ricevere da persone che conosci davvero.Scusate se vi ho annoiato, il sunto del discorso è: non insultate mai le passioni di qualcuno solo perché non le capite. Non potete mai sapere cosa vive una persona, ne tantomeno cosa significa il suo idolo per lei.
"O time! thou must untangle this, not I;
It is too hard a knot for me to untie!" - W. Shakespeare, Twelfth Night
It is too hard a knot for me to untie!" - W. Shakespeare, Twelfth Night
Lettera
scritto da *Marty98* il 21/01/2013 alle 02:47
Scrivo questo post perchè sono esausta e non so cosa fare. Spero di non sconvolgervi...
Cara mamma e papà,
scrivo questa lettera che probabilmente non leggerete mai. Ma lo faccio solo perchè non so che altro fare.
Io sono stanca della mia vita, e non è una cosa che dico tanto per dire. E' dal 2009 che non trovo pace, quando sono iniziate quelle maledettissime medie. Non venivo accettata, non mi sentivo a mio agio e stavo male in quella classe. Ma avevo Elisa, e qualche "amica" che cambiava come il vento ma non ero sola. Non era il tipo di amicizia che cercavo ma mi accontentavo, era solo per riuscire a sopravvivere. Nel 2009 di conseguenza ho iniziato ad aprire gli occhi sul mondo, e ho iniziato a notare cosa avevo intorno. E ho notato anche il vostro rapporto che andava distruggendosi. Perchè si, cari mamma e papà, io le cose le ho iniziate a notare 3 anni prima del vostro, nonostante i problemi, inaspettato divorzio. Perchè di fatto, non c'erano problemi. Non avete mai litigato una singola volta in 12 anni e mezzo, il tempo che vi ho visto passare insieme insomma. Ma tu papà, tornavi tardi quasi ogni sera, per il lavoro sì, ma a me faceva così male... Mi ritrovavo alle 10 e mezza di sera senza averti visto, con te che arrivavi e mi venivi a dare un bacino quando io ero già a letto. Ma non bastava questo papà, non basta dalla persona a cui tieni di più al mondo. Diciamo che il 2010 è stato un periodo di "pausa". Le cose andavano un pò meglio, tranne sempre per la scuola. Ma infondo mancava solo un anno e non me ne curavo più di tanto. E poi c'era Giovanna. Nel 2011 inizia la vera fiera dello schifo, con due notizie che mi hanno sconvolto la vita, arrivate in 1 mese solo ed erano troppo da sopportare. Prima voi, che vi separate così, dall'improvviso. E questa separazione mi ha fatto più male di quel che doveva farmene. Dopo di chè, Giovanna che si trasferisce e cambia scuola. Era troppo. Ho passato un'estate orribile. Non riuscivo a parlare di quel che provavo con voi, non mi fidavo di nessuno e se fossi più coraggiosa e meno sofferente al dolore avrei iniziato a tagliarmi. Ci sono andata vicina. In qualche modo dovevo esternare il dolore, ma poi ho capito che non era la cosa giusta da fare. Volevo andare da uno psicologo, ma tu mamma hai detto che "non è necessario, è solo l'adolescenza, ci siamo passati tutti". Si mamma, peccato che non credo proprio che ogni adolescente si voglia ammazzare all'età di 13 anni, scusa tanto. Il periodo invernale tra 2011 e 2012 va via veloce, e io inizio a farmene una ragione. La scorsa estate è stata priva di emozioni. Se non troppa ansia per quel Liceo da cominciare. Arriva il 17 settembre e io arrivo alla fermata dell'autobus. Incontro quelle due stupide che stavano in classe con me alle medie. Fanno le ruffiane ma non me ne frega niente perchè non le avevo più in classe. Arriviamo a scuola e arriva lei. Lei, la temevo sapete? Lei si chiama Francesca ed era nella mia vecchia scuola. La consideravo una come le mie vecchie compagne, una "poco di buono senza cervello". Quando ho saputo che sarebbe stata nella mia nuova classe avrei voluto spararmi. Pensavo che sarebbe riniziato tutto da capo. Arriva e ovviamente conoscendo quelle due le saluta. Inaspettatamente saluta anche me, per ultima, e mi bacia come ha fatto con le altre. Io saluto e rimango un pò spiazzata. Dopo Francesca scopre che saremmo in classe insieme, ed è felice. Immagino solo perchè almeno non sarebbe stata proprio da sola. Dopotutto ero contenta anche io, perchè anche se non la consideravo la persona migliore del mondo, non sarei stata sola. Il primo giorno scivola via, ma ci sono due compagne davanti a me e Francesca, che non mi convincono. Chiara ed Elena. Infatti il giorno dopo sulla funicolare le incontro, ed Elena dice qualcosa a Chiara, ma io me ne frego. Arrivo e poi insomma incontro Francesca. Una ragazza ci viene incontro e ci saluta. E' Veronica. All'inizio pensavo di non poter mai legare con lei. Parlavano lei e Francesca ma io non sapevo cosa dire e fare. Insomma, non posso descrivere ogni giorno, ma tutte queste persone, e molte altre, ora sono mie amiche. E le adoro alla follia. Non potrei immaginare classe migliore di questa. Ma figuriamoci, se a Martina deve andare tutto liscio. Si ci mette di mezzo lo studio e i miei schifosi voti, che non migliorando anche dopo settimane di studio. C'è solo una soluzione anche se è la più dolorosa: cambiare scuola. Dopo mille peripezie che voi conoscete già, vado in quest'altro linguistico. Ma quel che voi non sapete è che qua dentro mi trovo da schifo. E non mi importa se ci ho fatto solo 7 giorni. Sapete cosa c'è che non va? La gente. Non ho certezze. Non ho amiche, e non posso far altro che sentirmi sola. Ci sono due poi, Giorgia e Martina, che mi hanno preso di mira. Non che mi dicano nulla, ma parlano dietro (sono anche stupide perchè poi gli altri me lo vengono a dire, anche se a sto punto preferirei di no) e si pongono nei miei confronti come se gli avessi ucciso la madre. Mi dicono di ignorarle perchè fanno così con tutti, ma per loro è semplice parlare. Loro in ogni caso sono in 26, io no. Sono da sola, non ho certezze. Perchè non importa se Desirée o Mihaela stanno con me, se parlo con qualcun altro. Io non riesco a fregarmene. Dovrei combattere ma dopo tutto quel che ho passato io non ne ho più voglia e nemmeno la forza. So che penserete che c'è di peggio, chi sta o è stato peggio di me e ha avuto più cose da affrontare. Ma io sono fragile, troppo fragile e ora mi ritrovo a 14 anni a non aver più voglia di vivere, a sentirmi sola e piangere di notte come una povera stupida e scrivere cose che non leggerete mai. Sai papà perchè dormo con te, di solito? Perchè vedi cosa mi succede di notte? Non dormo e piango. Piango, piango e piango. Mi fa sentire meno sola e se c'è qualcuno con me non posso lasciarmi andare. Voi non mi vedete mai giù, perchè sono una brava attrice e lo sono sempre stata. Non vi faccio entrare nella mia testa, non penso alle cose e mi distraggo. Ma poi, mi trovo la domenica sera qui, a piangere senza riuscire a dormire. E alla fine è quel che accade ogni sera. Io non so se riuscirò a sopportare questo per 5 anni. Sono troppo lunghi. Le medie erano corte e diverse. Io sapevo che non sarei riuscita ad entrare in un gruppo già formato. Mi conosco troppo bene e purtroppo conosco le persone. Non so più cosa fare, e non ve ne parlo perchè come al solito non ci riuscirei e sono stufa di darvi dei pensieri e dei dispiaceri. Perchè tu mamma, se mi hai detto che il 2012 è stato l'anno più brutto degli ultimi tempi, la colpa è solo mia. E io non voglio più farvi soffrire, a costo di continuare a soffrire io. Non potete farci nulla.
Ora vado, sperando di riuscire a dormire, visto che domani mi attende quell'inferno.
Vi voglio bene...
Scusatemi per lo sfogo, ma io non ce la faccio davvero più. Anzi, è meglio se i mod non lo pubblichino. Avevo solo bisogno di parlarne, non è necessario che lo vedano anche altri. Ciao.
Cara mamma e papà,
scrivo questa lettera che probabilmente non leggerete mai. Ma lo faccio solo perchè non so che altro fare.
Io sono stanca della mia vita, e non è una cosa che dico tanto per dire. E' dal 2009 che non trovo pace, quando sono iniziate quelle maledettissime medie. Non venivo accettata, non mi sentivo a mio agio e stavo male in quella classe. Ma avevo Elisa, e qualche "amica" che cambiava come il vento ma non ero sola. Non era il tipo di amicizia che cercavo ma mi accontentavo, era solo per riuscire a sopravvivere. Nel 2009 di conseguenza ho iniziato ad aprire gli occhi sul mondo, e ho iniziato a notare cosa avevo intorno. E ho notato anche il vostro rapporto che andava distruggendosi. Perchè si, cari mamma e papà, io le cose le ho iniziate a notare 3 anni prima del vostro, nonostante i problemi, inaspettato divorzio. Perchè di fatto, non c'erano problemi. Non avete mai litigato una singola volta in 12 anni e mezzo, il tempo che vi ho visto passare insieme insomma. Ma tu papà, tornavi tardi quasi ogni sera, per il lavoro sì, ma a me faceva così male... Mi ritrovavo alle 10 e mezza di sera senza averti visto, con te che arrivavi e mi venivi a dare un bacino quando io ero già a letto. Ma non bastava questo papà, non basta dalla persona a cui tieni di più al mondo. Diciamo che il 2010 è stato un periodo di "pausa". Le cose andavano un pò meglio, tranne sempre per la scuola. Ma infondo mancava solo un anno e non me ne curavo più di tanto. E poi c'era Giovanna. Nel 2011 inizia la vera fiera dello schifo, con due notizie che mi hanno sconvolto la vita, arrivate in 1 mese solo ed erano troppo da sopportare. Prima voi, che vi separate così, dall'improvviso. E questa separazione mi ha fatto più male di quel che doveva farmene. Dopo di chè, Giovanna che si trasferisce e cambia scuola. Era troppo. Ho passato un'estate orribile. Non riuscivo a parlare di quel che provavo con voi, non mi fidavo di nessuno e se fossi più coraggiosa e meno sofferente al dolore avrei iniziato a tagliarmi. Ci sono andata vicina. In qualche modo dovevo esternare il dolore, ma poi ho capito che non era la cosa giusta da fare. Volevo andare da uno psicologo, ma tu mamma hai detto che "non è necessario, è solo l'adolescenza, ci siamo passati tutti". Si mamma, peccato che non credo proprio che ogni adolescente si voglia ammazzare all'età di 13 anni, scusa tanto. Il periodo invernale tra 2011 e 2012 va via veloce, e io inizio a farmene una ragione. La scorsa estate è stata priva di emozioni. Se non troppa ansia per quel Liceo da cominciare. Arriva il 17 settembre e io arrivo alla fermata dell'autobus. Incontro quelle due stupide che stavano in classe con me alle medie. Fanno le ruffiane ma non me ne frega niente perchè non le avevo più in classe. Arriviamo a scuola e arriva lei. Lei, la temevo sapete? Lei si chiama Francesca ed era nella mia vecchia scuola. La consideravo una come le mie vecchie compagne, una "poco di buono senza cervello". Quando ho saputo che sarebbe stata nella mia nuova classe avrei voluto spararmi. Pensavo che sarebbe riniziato tutto da capo. Arriva e ovviamente conoscendo quelle due le saluta. Inaspettatamente saluta anche me, per ultima, e mi bacia come ha fatto con le altre. Io saluto e rimango un pò spiazzata. Dopo Francesca scopre che saremmo in classe insieme, ed è felice. Immagino solo perchè almeno non sarebbe stata proprio da sola. Dopotutto ero contenta anche io, perchè anche se non la consideravo la persona migliore del mondo, non sarei stata sola. Il primo giorno scivola via, ma ci sono due compagne davanti a me e Francesca, che non mi convincono. Chiara ed Elena. Infatti il giorno dopo sulla funicolare le incontro, ed Elena dice qualcosa a Chiara, ma io me ne frego. Arrivo e poi insomma incontro Francesca. Una ragazza ci viene incontro e ci saluta. E' Veronica. All'inizio pensavo di non poter mai legare con lei. Parlavano lei e Francesca ma io non sapevo cosa dire e fare. Insomma, non posso descrivere ogni giorno, ma tutte queste persone, e molte altre, ora sono mie amiche. E le adoro alla follia. Non potrei immaginare classe migliore di questa. Ma figuriamoci, se a Martina deve andare tutto liscio. Si ci mette di mezzo lo studio e i miei schifosi voti, che non migliorando anche dopo settimane di studio. C'è solo una soluzione anche se è la più dolorosa: cambiare scuola. Dopo mille peripezie che voi conoscete già, vado in quest'altro linguistico. Ma quel che voi non sapete è che qua dentro mi trovo da schifo. E non mi importa se ci ho fatto solo 7 giorni. Sapete cosa c'è che non va? La gente. Non ho certezze. Non ho amiche, e non posso far altro che sentirmi sola. Ci sono due poi, Giorgia e Martina, che mi hanno preso di mira. Non che mi dicano nulla, ma parlano dietro (sono anche stupide perchè poi gli altri me lo vengono a dire, anche se a sto punto preferirei di no) e si pongono nei miei confronti come se gli avessi ucciso la madre. Mi dicono di ignorarle perchè fanno così con tutti, ma per loro è semplice parlare. Loro in ogni caso sono in 26, io no. Sono da sola, non ho certezze. Perchè non importa se Desirée o Mihaela stanno con me, se parlo con qualcun altro. Io non riesco a fregarmene. Dovrei combattere ma dopo tutto quel che ho passato io non ne ho più voglia e nemmeno la forza. So che penserete che c'è di peggio, chi sta o è stato peggio di me e ha avuto più cose da affrontare. Ma io sono fragile, troppo fragile e ora mi ritrovo a 14 anni a non aver più voglia di vivere, a sentirmi sola e piangere di notte come una povera stupida e scrivere cose che non leggerete mai. Sai papà perchè dormo con te, di solito? Perchè vedi cosa mi succede di notte? Non dormo e piango. Piango, piango e piango. Mi fa sentire meno sola e se c'è qualcuno con me non posso lasciarmi andare. Voi non mi vedete mai giù, perchè sono una brava attrice e lo sono sempre stata. Non vi faccio entrare nella mia testa, non penso alle cose e mi distraggo. Ma poi, mi trovo la domenica sera qui, a piangere senza riuscire a dormire. E alla fine è quel che accade ogni sera. Io non so se riuscirò a sopportare questo per 5 anni. Sono troppo lunghi. Le medie erano corte e diverse. Io sapevo che non sarei riuscita ad entrare in un gruppo già formato. Mi conosco troppo bene e purtroppo conosco le persone. Non so più cosa fare, e non ve ne parlo perchè come al solito non ci riuscirei e sono stufa di darvi dei pensieri e dei dispiaceri. Perchè tu mamma, se mi hai detto che il 2012 è stato l'anno più brutto degli ultimi tempi, la colpa è solo mia. E io non voglio più farvi soffrire, a costo di continuare a soffrire io. Non potete farci nulla.
Ora vado, sperando di riuscire a dormire, visto che domani mi attende quell'inferno.
Vi voglio bene...
Scusatemi per lo sfogo, ma io non ce la faccio davvero più. Anzi, è meglio se i mod non lo pubblichino. Avevo solo bisogno di parlarne, non è necessario che lo vedano anche altri. Ciao.
"O time! thou must untangle this, not I;
It is too hard a knot for me to untie!" - W. Shakespeare, Twelfth Night
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