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Lettera

scritto da *Marty98* il 21/01/2013 alle 02:47

Scrivo questo post perchè sono esausta e non so cosa fare. Spero di non sconvolgervi...

Cara mamma e papà,
scrivo questa lettera che probabilmente non leggerete mai. Ma lo faccio solo perchè non so che altro fare.
Io sono stanca della mia vita, e non è una cosa che dico tanto per dire. E' dal 2009 che non trovo pace, quando sono iniziate quelle maledettissime medie. Non venivo accettata, non mi sentivo a mio agio e stavo male in quella classe. Ma avevo Elisa, e qualche "amica" che cambiava come il vento ma non ero sola. Non era il tipo di amicizia che cercavo ma mi accontentavo, era solo per riuscire a sopravvivere. Nel 2009 di conseguenza ho iniziato ad aprire gli occhi sul mondo, e ho iniziato a notare cosa avevo intorno. E ho notato anche il vostro rapporto che andava distruggendosi. Perchè si, cari mamma e papà, io le cose le ho iniziate a notare 3 anni prima del vostro, nonostante i problemi, inaspettato divorzio. Perchè di fatto, non c'erano problemi. Non avete mai litigato una singola volta in 12 anni e mezzo, il tempo che vi ho visto passare insieme insomma. Ma tu papà, tornavi tardi quasi ogni sera, per il lavoro sì, ma a me faceva così male... Mi ritrovavo alle 10 e mezza di sera senza averti visto, con te che arrivavi e mi venivi a dare un bacino quando io ero già a letto. Ma non bastava questo papà, non basta dalla persona a cui tieni di più al mondo. Diciamo che il 2010 è stato un periodo di "pausa". Le cose andavano un pò meglio, tranne sempre per la scuola. Ma infondo mancava solo un anno e non me ne curavo più di tanto. E poi c'era Giovanna. Nel 2011 inizia la vera fiera dello schifo, con due notizie che mi hanno sconvolto la vita, arrivate in 1 mese solo ed erano troppo da sopportare. Prima voi, che vi separate così, dall'improvviso. E questa separazione mi ha fatto più male di quel che doveva farmene. Dopo di chè, Giovanna che si trasferisce e cambia scuola. Era troppo. Ho passato un'estate orribile. Non riuscivo a parlare di quel che provavo con voi, non mi fidavo di nessuno e se fossi più coraggiosa e meno sofferente al dolore avrei iniziato a tagliarmi. Ci sono andata vicina. In qualche modo dovevo esternare il dolore, ma poi ho capito che non era la cosa giusta da fare. Volevo andare da uno psicologo, ma tu mamma hai detto che "non è necessario, è solo l'adolescenza, ci siamo passati tutti". Si mamma, peccato che non credo proprio che ogni adolescente si voglia ammazzare all'età di 13 anni, scusa tanto. Il periodo invernale tra 2011 e 2012 va via veloce, e io inizio a farmene una ragione. La scorsa estate è stata priva di emozioni. Se non troppa ansia per quel Liceo da cominciare. Arriva il 17 settembre e io arrivo alla fermata dell'autobus. Incontro quelle due stupide che stavano in classe con me alle medie. Fanno le ruffiane ma non me ne frega niente perchè non le avevo più in classe. Arriviamo a scuola e arriva lei. Lei, la temevo sapete? Lei si chiama Francesca ed era nella mia vecchia scuola. La consideravo una come le mie vecchie compagne, una "poco di buono senza cervello". Quando ho saputo che sarebbe stata nella mia nuova classe avrei voluto spararmi. Pensavo che sarebbe riniziato tutto da capo. Arriva e ovviamente conoscendo quelle due le saluta. Inaspettatamente saluta anche me, per ultima, e mi bacia come ha fatto con le altre. Io saluto e rimango un pò spiazzata. Dopo Francesca scopre che saremmo in classe insieme, ed è felice. Immagino solo perchè almeno non sarebbe stata proprio da sola. Dopotutto ero contenta anche io, perchè anche se non la consideravo la persona migliore del mondo, non sarei stata sola. Il primo giorno scivola via, ma ci sono due compagne davanti a me e Francesca, che non mi convincono. Chiara ed Elena. Infatti il giorno dopo sulla funicolare le incontro, ed Elena dice qualcosa a Chiara, ma io me ne frego. Arrivo e poi insomma incontro Francesca. Una ragazza ci viene incontro e ci saluta. E' Veronica. All'inizio pensavo di non poter mai legare con lei. Parlavano lei e Francesca ma io non sapevo cosa dire e fare. Insomma, non posso descrivere ogni giorno, ma tutte queste persone, e molte altre, ora sono mie amiche. E le adoro alla follia. Non potrei immaginare classe migliore di questa. Ma figuriamoci, se a Martina deve andare tutto liscio. Si ci mette di mezzo lo studio e i miei schifosi voti, che non migliorando anche dopo settimane di studio. C'è solo una soluzione anche se è la più dolorosa: cambiare scuola. Dopo mille peripezie che voi conoscete già, vado in quest'altro linguistico. Ma quel che voi non sapete è che qua dentro mi trovo da schifo. E non mi importa se ci ho fatto solo 7 giorni. Sapete cosa c'è che non va? La gente. Non ho certezze. Non ho amiche, e non posso far altro che sentirmi sola. Ci sono due poi, Giorgia e Martina, che mi hanno preso di mira. Non che mi dicano nulla, ma parlano dietro (sono anche stupide perchè poi gli altri me lo vengono a dire, anche se a sto punto preferirei di no) e si pongono nei miei confronti come se gli avessi ucciso la madre. Mi dicono di ignorarle perchè fanno così con tutti, ma per loro è semplice parlare. Loro in ogni caso sono in 26, io no. Sono da sola, non ho certezze. Perchè non importa se Desirée o Mihaela stanno con me, se parlo con qualcun altro. Io non riesco a fregarmene. Dovrei combattere ma dopo tutto quel che ho passato io non ne ho più voglia e nemmeno la forza. So che penserete che c'è di peggio, chi sta o è stato peggio di me e ha avuto più cose da affrontare. Ma io sono fragile, troppo fragile e ora mi ritrovo a 14 anni a non aver più voglia di vivere, a sentirmi sola e piangere di notte come una povera stupida e scrivere cose che non leggerete mai. Sai papà perchè dormo con te, di solito? Perchè vedi cosa mi succede di notte? Non dormo e piango. Piango, piango e piango. Mi fa sentire meno sola e se c'è qualcuno con me non posso lasciarmi andare. Voi non mi vedete mai giù, perchè sono una brava attrice e lo sono sempre stata. Non vi faccio entrare nella mia testa, non penso alle cose e mi distraggo. Ma poi, mi trovo la domenica sera qui, a piangere senza riuscire a dormire. E alla fine è quel che accade ogni sera. Io non so se riuscirò a sopportare questo per 5 anni. Sono troppo lunghi. Le medie erano corte e diverse. Io sapevo che non sarei riuscita ad entrare in un gruppo già formato. Mi conosco troppo bene e purtroppo conosco le persone. Non so più cosa fare, e non ve ne parlo perchè come al solito non ci riuscirei e sono stufa di darvi dei pensieri e dei dispiaceri. Perchè tu mamma, se mi hai detto che il 2012 è stato l'anno più brutto degli ultimi tempi, la colpa è solo mia. E io non voglio più farvi soffrire, a costo di continuare a soffrire io. Non potete farci nulla.
Ora vado, sperando di riuscire a dormire, visto che domani mi attende quell'inferno.
Vi voglio bene...


Scusatemi per lo sfogo, ma io non ce la faccio davvero più. Anzi, è meglio se i mod non lo pubblichino. Avevo solo bisogno di parlarne, non è necessario che lo vedano anche altri. Ciao.

Commenti

Commento #1
scritto da Delia il 21/01/2013 alle 18:14

Io non potrò mai darti conforto, perché ragioniamo: innanzitutto sono piccola. Tu hai quattordici anni e io ne ho undici. Quindi pure se io ti dicessi che ti voglio bene, sono triste per te, eccetera eccetera, non voglio dire che non ci crederesti, ma quanto ti può cambiare la vita il conforto di un'undicenne che conosci solo via computer e che si trova a 750 chilometri da te?
Come vedi tutto questo l'ho capito, comunque anche se (vedi sopra) non ti cambierà niente ti scrivo lo stesso. Sono con te, anche io spesso la notte mi sveglio, e mi sento male, e poi piango per tanto tanto tempo... Non pensare che io non capisca, posso capirti, solo che non sembra... Dico sempre, come te che va tutto bene (come no -.-"), sì, sono una brava attrice, proprio come hai detto tu.  Non è che io conviva bene in me stessa, questo no.
Probabilmente le mie parole di conforto non ti serviranno a niente perché vedi il ragionamento di sopra, ma io ritengo che tu sia una ragazza brava e speciale, e ti voglio bene, per cui ti auguro di uscire presto da questa fase. Sono triste per te, ma ricordati sempre che ti vogliamo tutti bene =) Ciao! Delia

Commento #2
scritto da CaGnoLoSha il 21/01/2013 alle 20:06

Ciao Marty..
Tu sai che noi siamo tutti tuoi amici, gli amici si aiutano e se stai male e non sai con chi sfogarti puoi venire qui e parlarne con noi, magari non possiamo aiutarti molto dicendoti che ci dispiace ecc.. però possiamo provare a farti sentire un pò meglio >_<
mi dispiace molto per quello che stai passando da moltissimi anni..e ti capisco, anche i miei sono divorziati e non sapevo nemmeno cos'era, mi dispiace che non potevi vedere tanto tuo padre ed era anche la persona più importante per te. Sono davvero felice per te che tu non abbia iniziato a fare tagli a te stessa per il tanto dolore che provavi e questo dimostra che sei una ragazza molto forte (: Mi dispiace davvero tanto che tu abbia dovuto cambiare scuola e che prima ti trovavi bene in classe invece ora no. Spero e credo che troverai presto nuove amiche e che non sarai sola..so che è difficile ignorare queste due ragazze che ti stanno prendendo in giro, ma provaci perchè loro vogliono proprio farti arrabbiare. Forse questo e i miei "mi dispiace" non ti faranno sentire meglio, ma voglio farti capire che sei una ragazza forte e intelligente che riuscirà a risolvere tutto questo! Ricordati che ti vogliamo bene e che siamo sempre con te a darti sostegno :**
Una cagny con l'espressione di sasso :pasqua:
Bau!

Commento #3
scritto da sofiottino il 22/01/2013 alle 14:32

marty anche io ti capisco perchè come sai già i miei sono separati, pero' forse io questa fase l'ho vissuta meno perchè quando si sono separati io avevo solo 4 anni pero' è anche brutto a quell'età perchè sinceramente non mi ricordo neanche un momento passato tutti e tre insieme che sia stato felice, però immagino che a 9 anni o meno hai già un po' l'idea di come funziona tutto intorno a te quindi è peggio! non saprei se fosse stato meglio che si fossero separati dopo o se in quel momento andasse bene ma la cosa ovvia è che sarebbe stato meglio che non si fossero separati! anche se fino a settembre abbiamo abitato tutti insieme perchè mia mamma voleva che io avessi un bel rapporto con mio padre! ancora oggi io piango e mi chiedo perchè questa cosa sia successa proprio a me, pero' non ci posso fare nulla, non ho certo deciso io questa cosa! ti posso solo dire di che ti capisco e di non mollare mai! ti voglio bene cuore

Commento #4
scritto da Alessia2000 il 22/01/2013 alle 17:54

Ho le lacrime agli occhi...non sapevo che ci fosse qualcuno che a volte si sentisse come me.
Ho solo dodici anni,non ho amiche tranne uno o due e mi lasciano fuori da tutti i gruppi.
Inoltre scopro che il ragazzo che mi piace non vuole parlare con me su Internet.
Ho molti compagni con i genitori separati e solo uno si comporta da "Ragazzo normale" perchè la madre si è già riaccompagnata con un uomo che lui ora chiama Papà.

Anche io molte volte mi metto a piangere la notte...E i miei unici amici siete voi e i miei bambini...i miei libri.

So che questo discorso non può avere un senso per voi ma...in qualche modo spero di essermi spiegata.

Mi dispiace Marty,sul serio. So bene cosa passi,non sentirsi accettata è una delle mie paure.

Commento #5
scritto da Draghy il 23/01/2013 alle 10:43

Ciao Salvy in comincio con il dirti che anche io sono nella tua stessa situazione alle medie e alle elementari mi ignoravano e alle superiori mi prendono in giro e mi trattano male pensa te che Lunedi mi hanno legato la cartella al banco e i professori non gli hanno detto niente !!! . Anche la mia vita sociale fa schifo !!! non conosco nessun amico e il pomeriggio lo passo sempre solo sul computer o a guardare la tv e spesso a fare i compiti  perchè i miei lavorano !!! :( . Ah un altra cosa.... i miei genitori si sono separati da quando avevo 3 anni !!! e da quella età fino a 2 anni
Ero obbligato a stare 2 giorni con il papà e 2 giorni con la mamma e il weeck-end dipendeva dai turni alcuni erano di mia mamma e alcuni di mio papà e io non potevo decidere se magari quel fine settimana preferivo stare con la mamma o con lui. Insomma mi sentivo trattato come un pacco postale avanti e indietro avanti e indietro.. E la sera quando papà mi riportava da mia mamma andava sempre a finire che litigavano per le scale del condominio . Cosi un  giorno gli assistenti sociali avevano deciso di portarmi in una cosa famiglia non ti dico i pianti che facevamo io e mia mamma la sera. Anche lo studio andava male non riuscivo a stare concentrato per via di tutte queste storie ma per fortuna il mio insegnante di sostegno capiva il problema e cercava di aiutarmi e di comprendermi molte volte spesso apposto di studiare passavamo le ore a parlare era l'unico che mi capiva in tutta questa storia . Poi fortunatamente un giorno mi sono ribellato a tutta questa situazione una sera quando era il weeck -end di mio papà gli ho detto che volevo andare a dormire da mia mamma lui non voleva portarmi e alla fine l'ho convinto mia mamma mi ha aperto e lui incominciava a gridare adesso chiamo i carabinieri il bambino deve stare con me .... il compagno di mia mamma e lui si sono pure picchiati alla fine sono arrivati i carabinieri e hanno deciso di lasciarmi dalla mamma. Da li abbiamo fatto diverse lotte in tribunale ecc.... e adesso fortunatamente vivo da mia mamma ogni tanto vado a trovare anche papà. Sai quante volte salvy volevo suicidarmi ??? sopratutto quando ero da solo a casa??? ma poi pensavo ne vale la pena???. La vita e una sola e bisogna viverla al meglio anche se molto spesso ci sentiamo soli e inutili !!!! . Digli a tua mamma di portarti da uno psicologo ti aiuterà ad aprirti e magari potrà risolverti diversi problemi come ha fatto con me. Ti dico tutto questo perchè sei una mia amica e ci siamo sempre detti tutto pensa che questa storia non la sa nessuno ( Tranne i miei gli assistenti sociali che non si fanno sentire da anni e i professori ) .  Ti voglio veramente bene e spero che questo brutto periodo ti passi presto !!! .
Saluti Roberto.
ps scusate se ci sono tanti errori di ortografia ma queste cose mi fanno perdere il cervello.

Commento #6
scritto da Kika il 29/01/2013 alle 00:11

Nonostante il nostro rapporto non sia dei migliori e abbiamo spesso litigato, son venuta per caso a leggere i vostri post che lasciate nel vostro blog e leggendo questa tua lettera mi è venuto da scriverti qualcosa. Regalare un consiglio a qualcuno non è mai errato se fatto con il cuore e con sincerità. Perciò ti lascio tanti pensieri che mi passano per la testa e tante considerazioni che sarai libera di farne tesoro oppure no.
Nessuno di noi è un errore, siamo tutti nati per uno scopo ben preciso, Martina. Saresti davvero così debole di immaginare una FINE alla tua vita pur di non soffrire e porre una conclusione a tutto? Daresti soddisfazione a chi non ti sopporta e vuole solo il tuo male e contribuiresti a rendere triste la vita di tutte le persone che ti voglio bene. Sono sicura che ce ne sono, da qualche parte.
L'autostima, la felicità e la forza, però, non sono di certo cose che puoi trovare dietro l'angolo e non vengono neanche a bussarti alla porta ogni giorno. Sono cose che devi riuscire a trovare in te stessa giorno dopo giorno. Ti diranno brutte parole? Fregatene se sai di essere con la coscienza pulita e se non lo è, sappi rimediare e dimostrare di voler diventare una persona leale e migliore! Fatti rispettare e fai capire alle persone quanto tu ci tenga alla tua personalità e alla tua dignità. E' davvero piacevole farsi mettere i piedi in testa da altre persone che credono di essere superiori quando in realtà sono soltanto inferiori offendendo chi è più debole?
Se non riesci ad ottenere buoni risultati a scuola trova tutti i modi possibili... ma devi farcela! Fatti degli schemi, dei riassunti, usa degli evidenziatori colorati, delle parole chiave, delle ricerche che ti semplifichino la lezione, fatti aiutare da qualche amica se puoi ma non devi abbatterti. Sicura che tu non abbia le capacità per prendere voti sufficienti e anche abbastanza alti oppure ti manca solo la determinazione e l'ostinazione nel riuscirci a tutti i costi?
Guardati alla specchio: cos'hai che non va? Veramente sei un accumulo di difetti? Non credo, ma se fosse così cerca di analizzarli uno ad uno e trasformarli in pregi. Cambia taglio di capelli: la monotonia non ha mai aiutato nessuno! Truccati poco ma fai che ciò possa renderti più attraente e delicata.
E sorridi, anche quando tutto va male, tu sorridi.
Cerca sempre un senso positivo in ogni cosa. Chiuderti in una stanza e piangere a dirotto ogni tanto può far bene e aiutarti a sfogare tutte le cose negative che hai in te, ma il giorno dopo quelle lacrime devono essere forza che si trasforma in atti sicuri e decisi per affrontare la giornata.
Le amiche e gli amori vanno e vengono ma ogni perdita ti aiuta a maturare e non a sprofondare un gradino più sotto.
Troverai persone che faranno di tutto per metterti il bastone tra le ruote e tu dovrai fare di tutto per prendere quel bastone e spezzarlo in due dimostrando che sei più forte e più in gamba di loro. Gli ostacoli arriveranno più di quanti tu ne abbia ma sai bene che sei in grado di superare sia quelli attuali che quelli futuri.

Buona fortuna, Martina!




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