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Pensieri da maturanda
scritto da *Marty98* il 05/06/2017 alle 21:59
Oggi è iniziata ufficialmente per me l'ultima settimana di scuola della mia vita.
Non so bene come mi sento a riguardo.
Da un lato sono felice perché il liceo mi ha stufata e voglio iniziare qualcosa di nuovo, qualcosa di stimolante dove possa mettermi alla prova ogni giorno e costruire da sola il mio futuro basandomi solo su me stessa. All'università nessuno mi correrà dietro per studiare, e questo per me è un bene, siccome ho bisogno dei miei tempi e a scuola ciò non viene mai preso in considerazione.
Eppure, nonostante l'idea di studiare davvero ciò che amo di più, le lingue, mi emozioni davvero tanto, dall'altra mentirei a dire che il liceo non mi mancherà.
In questi 5 anni sono cambiata tanto: ho iniziato la prima da bambina, piena di insicurezze e fragile. Ora esco che sono una donna, consapevole delle mie capacità, ma anche delle mie debolezze, che cerco ogni giorno di fortificare e di migliorare.
Esco che sono... matura. In ogni senso possibile.
E ora, pensare a quei 4 giorni di esame, non mi fa più così paura. Nonostante sappia che tutte le mie ansie torneranno tra pochi giorni, per adesso cerco di godermi questo pochissimo tempo che mi rimane con la mia classe, che forse troppo tardi ho scoperto essere una grande famiglia che mi mancherà nonostante tutti i suoi difetti.
So già che piangerò moltissimo l'ultimo giorno, quando sentirò quell'ultima campanella.
So già che non vorrò uscire da quel portone, per l'ultima volta davvero.
Eppure dovrò farlo, e farlo comporterà del coraggio, perché da quel momento, io non entrerò mai più a scuola, nemmeno per gli esami, visto che si faranno in sede. Da quel momento, io sono io, Martina e basta, non più un numero sul registro. E starà a me costruire la mia vita, da quel momento più che mai.
Lasciare la scuola è difficile, perché lasci un luogo che volendo o meno, nel corso di 5 lunghissimi anni, diventa un posto di gioia, di conforto, di lacrime, di difficoltà da affrontare insieme a chi ti sta intorno.
Tutti mi dicevano che non ci sarà più alcun luogo che ti faccia sentire più a casa come la tua classe. E ora mi rendo conto di quanto sia vero.
So che tanti di voi non potranno capire perché in pochi qui hanno finito le superiori e so che molti leggendo questo post, magari mi invidieranno perché io sto per finire quella scuola che tanto odiate. E vi capisco. Da una parte lo penso anche io. Ma sono sicura che tra qualche anno, anche voi capirete il mio stato d'animo.
Avessi la possibilità di tornare indietro per un po', lo farei.
Ma non posso farlo, perciò proverò a godermi ciò che resta, sperando sia sufficiente.
Non so bene come mi sento a riguardo.
Da un lato sono felice perché il liceo mi ha stufata e voglio iniziare qualcosa di nuovo, qualcosa di stimolante dove possa mettermi alla prova ogni giorno e costruire da sola il mio futuro basandomi solo su me stessa. All'università nessuno mi correrà dietro per studiare, e questo per me è un bene, siccome ho bisogno dei miei tempi e a scuola ciò non viene mai preso in considerazione.
Eppure, nonostante l'idea di studiare davvero ciò che amo di più, le lingue, mi emozioni davvero tanto, dall'altra mentirei a dire che il liceo non mi mancherà.
In questi 5 anni sono cambiata tanto: ho iniziato la prima da bambina, piena di insicurezze e fragile. Ora esco che sono una donna, consapevole delle mie capacità, ma anche delle mie debolezze, che cerco ogni giorno di fortificare e di migliorare.
Esco che sono... matura. In ogni senso possibile.
E ora, pensare a quei 4 giorni di esame, non mi fa più così paura. Nonostante sappia che tutte le mie ansie torneranno tra pochi giorni, per adesso cerco di godermi questo pochissimo tempo che mi rimane con la mia classe, che forse troppo tardi ho scoperto essere una grande famiglia che mi mancherà nonostante tutti i suoi difetti.
So già che piangerò moltissimo l'ultimo giorno, quando sentirò quell'ultima campanella.
So già che non vorrò uscire da quel portone, per l'ultima volta davvero.
Eppure dovrò farlo, e farlo comporterà del coraggio, perché da quel momento, io non entrerò mai più a scuola, nemmeno per gli esami, visto che si faranno in sede. Da quel momento, io sono io, Martina e basta, non più un numero sul registro. E starà a me costruire la mia vita, da quel momento più che mai.
Lasciare la scuola è difficile, perché lasci un luogo che volendo o meno, nel corso di 5 lunghissimi anni, diventa un posto di gioia, di conforto, di lacrime, di difficoltà da affrontare insieme a chi ti sta intorno.
Tutti mi dicevano che non ci sarà più alcun luogo che ti faccia sentire più a casa come la tua classe. E ora mi rendo conto di quanto sia vero.
So che tanti di voi non potranno capire perché in pochi qui hanno finito le superiori e so che molti leggendo questo post, magari mi invidieranno perché io sto per finire quella scuola che tanto odiate. E vi capisco. Da una parte lo penso anche io. Ma sono sicura che tra qualche anno, anche voi capirete il mio stato d'animo.
Avessi la possibilità di tornare indietro per un po', lo farei.
Ma non posso farlo, perciò proverò a godermi ciò che resta, sperando sia sufficiente.
Commenti
Commento #1
scritto da CaGnoLoSha
il 06/06/2017 alle 10:09
Ciao Marty wow, mi fa strano leggere questo post da te, ricordo ancora quando facevi la terza media e dovevi fare gli esami.
Io penso che è normale che ti mancherà la scuola, è lo stesso luogo in cui vai ogni giorno da 5 anni (e anche molti di più) ma sapevi che prima o poi sarebbe arrivata una fine, una fine che sembrava essere così lontana eppure senza accorgertene, dall'oggi al domani, ti ci sei improvvisamente ritrovata. Quindi, nonostante non sia la stessa cosa, la scuola rimarrà almeno un ricordo: è vero, non potrai più andarci tutte le mattine, non sarai più in classe tua e non sentirai più quell'atmosfera che tanto ti è ora familiare, ma sarà un ricordo. Un ricordo che non potrai più vivere, ma pur sempre uno che ti ricorderà di "essere viva", un ricordo che ti aiuterà nei momenti in cui sarai un po' giù perché anche se con tanta nostalgia, ti verranno in mente momenti davvero felici che hai vissuto, seppur brevi. È così per tutto, e la nostalgia è un sentimento umano, non possiamo farci nulla perché a tutto c'è una fine, ma l'importante è che a finire non siamo noi stessi: è un po' come se questa cosa fosse in grado di portare avanti ciò che è in realtà finito.
Ovviamente queste parole non serviranno a molto.. ma volevo scrivertelo buona fortuna per tutto, anche se credo tu non ne abbia bisogno
Io penso che è normale che ti mancherà la scuola, è lo stesso luogo in cui vai ogni giorno da 5 anni (e anche molti di più) ma sapevi che prima o poi sarebbe arrivata una fine, una fine che sembrava essere così lontana eppure senza accorgertene, dall'oggi al domani, ti ci sei improvvisamente ritrovata. Quindi, nonostante non sia la stessa cosa, la scuola rimarrà almeno un ricordo: è vero, non potrai più andarci tutte le mattine, non sarai più in classe tua e non sentirai più quell'atmosfera che tanto ti è ora familiare, ma sarà un ricordo. Un ricordo che non potrai più vivere, ma pur sempre uno che ti ricorderà di "essere viva", un ricordo che ti aiuterà nei momenti in cui sarai un po' giù perché anche se con tanta nostalgia, ti verranno in mente momenti davvero felici che hai vissuto, seppur brevi. È così per tutto, e la nostalgia è un sentimento umano, non possiamo farci nulla perché a tutto c'è una fine, ma l'importante è che a finire non siamo noi stessi: è un po' come se questa cosa fosse in grado di portare avanti ciò che è in realtà finito.
Ovviamente queste parole non serviranno a molto.. ma volevo scrivertelo buona fortuna per tutto, anche se credo tu non ne abbia bisogno
Una cagny con l'espressione di sasso
Bau!
Bau!
Commento #2
scritto da Julia
il 09/06/2017 alle 20:29
Ciao Marty, volevo dirti che tu dici che pochi ti potranno capire, ma io ti capisco, mi sono sentita come te quando ho lasciato le elementari. Ero così abituata a vedere ogni giorno la stessa classe, alzarmi ogni giorno per andare lì, attraversare la strada, aspettare quel familiare suono della campanella insieme ai miei compagni...
Ma sono stata felice di lasciare quel luogo perchè nessuno mi considerava e mi sembrava di essere un fantasma, qualcosa che esiste ma nessuno nota. Quindi volevo cominciare una nuova vita e non mi sono mancate troppo; ma in ogni caso l'ultimo giorno di scuola mi sono seduta su un albero del cortile guardando come avevo spesso fatto i passanti dalle sbarre della mia prigione. E mi sembrava che ormai tutto fosse passato una cosa ormai conclusa.
Ed ora che sono alle medie penso già a quando lascerò questa scuola, a quando non vedrò più la mia classe, come ogni giorno.
Ma sono stata felice di lasciare quel luogo perchè nessuno mi considerava e mi sembrava di essere un fantasma, qualcosa che esiste ma nessuno nota. Quindi volevo cominciare una nuova vita e non mi sono mancate troppo; ma in ogni caso l'ultimo giorno di scuola mi sono seduta su un albero del cortile guardando come avevo spesso fatto i passanti dalle sbarre della mia prigione. E mi sembrava che ormai tutto fosse passato una cosa ormai conclusa.
Ed ora che sono alle medie penso già a quando lascerò questa scuola, a quando non vedrò più la mia classe, come ogni giorno.
~Things we lose have a way of coming back to us in the end, if not always in the way we expect~
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