Il Gomitolo

Ciao Angela,
intanto leggi qui: https://www.ilgomitolo.net/scuola/risposta789.html

Ti aggiungo una cosa: per distinguere perfettamente quando una frase è casuale e finale non devi affidarti alla congiunzione - anche perché come hai ben visto sia la casuale che la finale possono avere il perché, ma devi fare attenzione al VERBO che introduce la subordinata. Soltanto analizzando il verbo e cercando di capire il significato della reggente riuscirai a capire la sfumatura del significato della subordinata.

Ti faccio un esempio.

"Ho studiato molto" (frase principale, la reggente) il verbo della principale è studiare. Adesso per costruire una subordinata casuale tu ti chiedi "perché ho studiato molto?" e ti puoi rispondere "perché ho preso una insufficienza". Come vedi in questo caso il perché ti esprime una causa. Se infatti non ci fosse stata una insufficienza, quasi sicuramente il soggetto della frase non avrebbe studiato molto.

"Ho studiato molto" (è sempre la frase reggente di prima), anche in questo caso il verbo della reggente è studiare. Adesso noi vogliamo una frase subordinata casuale. Quindi ci chiediamo "a quale fine ho studiato molto?" "Per quale scopo?" e possiamo dire "perché volevo prendere un bel voto". In questo caso il soggetto ha studiato molto non a causa di un bel voto, ma PER PRENDERE (ovvero per riuscire nello scopo) un bel voto.

Spero che ti sia un po' più chiaro. Il segreto ti ripeto è partire dal verbo della principale e farti le domande come ho fatto io. Il verbo è la chiave di tutto perché ti fa capire il senso di quello che si vuole dire; se dal verbo ti rispondi alle varie domande non ti puoi sbagliare.

Se non hai capito riscrivimi e cercherò di essere più esaustiva.

Ciao!