Il Gomitolo

Ciao Bilbo,
è molto più semplice di quanto credi.

Partendo dal fatto che i poemi epici venivano scritti con lo scopo di essere divulgati e diffusi ad ampio raggio e tenendo a mente che nei tempi antichi non esisteva né Internet e né la carta, è ovvio che un poeta deve adottare degli strumenti che gli permettano di rendere più facile la memorizzazione dei versi, della storia e del poema stesso a un pubblico comunque quasi sempre analfabeta e ignorante (=nel senso di non conoscere).

Uno di questi strumenti è appunto lo stile formulare. Il poeta può essere paragonato ad un cantautore. Prendiamo una tipica canzone orecchiabile: questa rimane impressa nella mente di qualsiasi persona perché ha una musica ripetitiva e melodica, le parole del ritornello si ripetono e si richiama da una strofa a un'altra la stessa trama. Allo stesso modo si comporta il poeta del genere epico: adotta delle "formule" cioè delle intere frasi da ripetere per far ricordare al pubblico cose importanti.

Ad esempio un esempio è lo stile formulare adottato per riferirsi agli eroi ad esempio "Achille piè veloce" "Astuto Ulisse" ecc. Oppure per mettere in risalto la famiglia da cui discende un eroe "Achille figlio di Peleo" e qualsiasi altra cosa che viene ritenuta importante.

Non è necessario che sia ripetuto più volte, basta che quel nome sia associato sempre a quell'aggettivo. E' ovvio però che uno stile formulare viene utilizzato proprio per lo scopo di ripetere e far ricordare di più. Va da se quindi che troverai per forza delle ripetizioni altrimenti non c'è uno stile formulare.

Spero di essermi spiegata in modo esauriente.

Ciao!