Questioni e dubbi religiosi
Problemi religiosi o dubbi spirituali? Ti fai delle domande e non sai a chi chiedere un parere? Qui trovi le risposte che don Nereo ha dato per molti anni a bambini e ragazzi come te... e a qualche grande. Ricorda che, in quanto sacerdote della Chiesa Cattolica, ha risposto in base al suo catechismo.
Avviso importante
A gennaio 2020, dopo 9 anni, don Nereo ha lasciato la gestione di questa rubrica per motivi di
impegni comunitari e anche di salute. Lo ringraziamo di cuore per quanto ha fatto in tutti
questi anni per spiegare la religione a bambini, ragazzi e, come dice lui, anche a qualche
vecchiotto che ha scritto negli ultimi tempi.
Se volete farci avere dei messaggi per lui utilizzate la pagina dei
contatti e glieli inoltreremo.
La rubrica resta sospesa in attesa di valutare se e come proseguirla.
Lei non sa quanto per me valga tutto questo...
Lei non sa da cosa mi sta salvando...
Spero che un giorno possa arrivare il momento dove io le scriva solo per farle degli auguri, senza disturbarla per delle domande apparentemente stupide.
Io a volte mi sento a disagio a scriverle così tante volte, a volte ho paura di essere ineducato, ma cerco sempre di andare oltre questo, non perché non rispetti le persone ma perché sono abbastanza certo che questo timore è opera della tentazione, che avendo paura di lei vuole che io non le scriva più, oppure che aspetti del tempo così i suoi attacchi possono andare a buon fine.
Spero possa arrivare il giorno dove finalmente mi libererò da questo regime oscuro che si è instaurato con la prepotenza dentro di me.
Mentre quella tentazione ride quando mi vede cadere io spero con tutto il cuore, la mia speranza Padre è aumentata quando lessi su Internet una frase di Dio che sembrava scritta per me: "Abbandonati a Me, supereremo insieme i piani del nemico".
Questo nemico, colui che entrò in me nell'Aprile del 2019, che si "presentò" come una coscienza delicata, ma che non aveva nulla di buono. Quella tentazione se ne andrà presto, già ha perso molto potere.
Padre... lei sa perché le scrivo così tanto? Perché di lei mi fido, so che ha un'autorità religiosa. E solo chi ha un'autorità religiosa può tenergli testa. Se solo sapesse quante risposte di laici la mia tentazione ha fatto fuori. Se non ci fosse stato lei Padre, molte domande si sarebbero convertiti in dubbi, in attacchi che le avrebbero permesso di distruggermi. Padre quello che fa per me non ha prezzo, è uno dei più grandi atti di carità che mi sia mai stato fatto.
Presto troverò un confessore, quando avrò la possibilità di andare in Chiesa (spero presto).
Intanto, Padre, mi aiuti a sferrare alla mia tentazione un altro attacco per favore.
Lessi tanto tempo fa in un "galateo per cristiani" (che però era di molto tempo fa) che è un difetto alzarsi e andare a dormire tardi. Le chiedo... è vero? E' un peccato alzarsi tardi o coricarsi tardi? Se sì, di che gravità? Veniale o mortale?
Che lei sia benedetto, Padre.
Le chiedo questo:
Il nome nuovo che avremo nella Gerusalemme Celeste quello che è "scritto sulla fronte", è un simbolo quest'espressione (tipo, scritto nell'animo o una metafora per dire che appartiene a Dio) o è veramente e visibilmente scritto sulla fronte?
Inoltre col nuovo nome che avremo... quello vecchio (di ora, tipo il mio: Salvatore) lo dimenticheremo e non ci chiameremo più in quel modo?
Che lei sia benedetto.
Grazie.
So che non dovrei farlo, mi creda che non le voglio mancare di rispetto.
Scusi per tutte queste domande, ma come ben sa devo ripristinare quella fede speranzosa che avevo una volta. Mi perdoni se la sto "sfruttando" un po' troppo e forse oltre i limiti, ma non ho altra scelta.
Vorrei chiederle questo:
E' vero che è un peccato essere tristi?
Io ho cercato su Internet (grosso errore che mi ostino come un asino a ripetere!!!) e mi sono confuso ancora di più (quando imparerò?)
Cioè, non si può essere sempre felici.
Per esempio per una persona alla quale sono morti i genitori penso sia umano essere triste ripensando ai momenti con i genitori...
Oppure... non so che altri esempi.
Va all'inferno chi è triste?
Grazie in anticipo
Questa lettera non contiene la classica domanda, so che ha molte domande alle quali rispondere e gente che attende da molto tempo, e mi sembra egoistico ed ineducato continuarle a chiedere cose. Padre, devo farle una confessione. I miei genitori, ed il mio confessore hanno cercato in qualche modo di risolvere questo problema, ma purtroppo ci sono riusciti in parte. Padre, ho paura, la mia speranza si è spenta! Ho pregato tanto per una persona, e non è successo niente. Pensavo finalmente di esser guarito ma invece ho scoperto che è solo un ciclo di "luce e oscurità". Non ho smesso di credere, ma la mia sta diventando una fede senza speranza. Io l'inferno lo sto vivendo qui! Io ho perso la serenità! Sa cos'è che mi addolora? Che nessuna delle persone che mi sta affianco riesce a risolvere il mio problema al 100%. Non è una critica, perché li capisco, loro non possono vedere ciò che vedo io, loro non possono sentire nel cuore ciò che sento io. Non ho speranza perché non ho certezza, chi può avere la certezza della salvezza? Questa è una certezza che mai potrò avere, la mia speranza, si è consumata. Partecipo alla Messa, faccio l'obbligo del Venerdì e farò anche il digiuno appena avrò compiuto i 18 anni. Ma... sono consapevole che la mia fede ha un problema che non può essere risolto... ho le lacrime agli occhi Padre, tutto questo mi sta mettendo a dura prova. Ma non abbandonerò mai Dio. Ma alcuni dei miei amici lo hanno già abbandonato, ho guardato su Internet molte volte e non mi ha aiutato molto, nessuna risposta può compensare tutto questo. Forse adesso Padre sarà arrabbiato con me. Ma si metta nei miei panni, le amicizie sono la mia vita! Io le ho sempre innestate con la Religione. Ho intenzione di spedire una lettera a Papa Francesco. Tutto è diventato un grido muto, solo questo...
Ieri parlavo con i miei compagni di scuola, parlavo con loro della Chiesa. Loro mi hanno detto che non trovano giusto che ci siano chiese che chiedono 2000 euro per il matrimonio.
Ora, va bene qualche offerta volontaria, ma i sacramenti non dovrebbero esser gratuiti?
Ho letto che chi dice che la pena di morte non è lecita cada nell'eresia... è vero tutto ciò?
Grazie
Si avvicina la festa dei Santi (1 Novembre), no, Halloween non ho intenzione di festeggiarlo.
Come ben sa, rifletto molto sulle varie pagine della dottrina di Chiesa. Caro Padre, forse ho frainteso le parole del Papa.
Il papa ha detto che la "paura di tutto" è un peccato che paralizza il cristiano (ogni volta che menziono questa frase qualcosa in me mi dice che io sono paralizzato, come se mi volesse dire: "Perché continui su questa strada?", ma va be')
Le chiedo una cosa, ora io ho provato a decifrare le parole, ed ho pensato: "Forse è il rinnegare Dio per paura che sia il peccato", perché per esempio quelle persone che davanti al pericolo sentono paura (intendo che so, davanti a persone cattive, o come me davanti alle grande altezze, soffro di vertigini e mi blocco per la paura a volte) non penso facciano peccato.
A lei l'ultima parola.
Dio la benedica.
Come sta?
Una domandina: Che significa "non opporsi al malvagio"? Mi pare che la Chiesa dica pure che per difendere sé stesso e gli altri è doveroso usare la violenza in una difesa moderata e non colpevole. Come si conciliano queste due cose? Non penso che Gesù voglia dire: "Assisti passivamente e non fare nulla"
Grazie
Grazie per la risposta che mi ha dato un binario. Le chiedo l'ultima cosa, promesso. L'ultima.
La correzione fraterna si deve fare anche in presenza di peccati veniali?
Esempio: Se uno bestemmia è grave, ed io dolcemente gli faccio capire che ho sbagliato
Ma se uno fa un peccato veniale, io devo correggere pure quello?
Grazie.
l'altro giorno è venuto a mancare un ragazzo di quasi 18 anni per colpa di un incidente stradale. Era una ragazzo davvero ammirabile, uno di quelli "con la testa sulle spalle", la sua moto non sfrecciava ad alta velocità ma procedeva in un modo normale e corretto. Dov'era Dio in quel momento? Perchè non l'ha aiutato? Non è giusto, non è giusto!
PARABOLA :
Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi nonvollero venire. Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono già macellati e tutto è pronto; venite alle nozze.
Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l’abito nuziale, gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz’abito nuziale? Ed egli ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti”.