Come studiare: consigli per tutti
Fare i compiti, studiare matematica, scienze, storia e geografia, risolvere i problemi, affrontare interrogazioni, temi e verifiche? Ti spieghiamo come fare tutto questo nel modo migliore!
In questa pagina ho raccolto un po' di consigli che valgono per tutti i cicli scolastici: come si fa un problema di geometria, come si affrontano un tema, una verifica o un'interrogazione. Leggi tutto, ti sarà utile!
Come si fa un problema di geometria
I passaggi per affrontare un problema di geometria sono semplici ma prima bisogna aver studiato!
- Leggi il testo con attenzione cercando di capire tutte le sue parti. Se ci sono termini che non conosci interrompi la lettura dell'esercizio e torna alla parte del libro che spiega l'argomento, di sicuro troverai la soluzione al tuo dubbio.
- Inizia lo svolgimento facendo un disegno in cui riporti su un foglio a
quadretti, con la matita, ciò che dice il problema.
Cerca di fare il disegno il più possibile proporzionato (es un quadretto sono 5 cm del problema), segnando a lato le dimensioni con l'unità di misura e tutti gli altri dati importanti. - A questo punto scrivi in termini matematici la domanda finale e tutto quello che eventualmente richiede il problema.
- Fatto tutto, inizia a ragionare e applicare le formule che hai studiato.
A differenza di quanto accade per la grammatica, che se tra qualche mese ti dimentichi cos'è un complemento di termine non casca il mondo (a meno che tu non stia facendo una verifica ovviamente!), per quanto riguarda matematica e geometria, dovrai sempre tenere a mente tutto quello che farai, dalle tabelline alle formule per l'area del triangolo o il volume della sfera!
Non ti devi preoccupare, non dovrai studiare ogni volta tutto! Con il passare del tempo e gli esercizi che farai, moltissime cose diventeranno automatiche, come se le sapessi da sempre!
Se poi ti serve un promemoria rapido puoi sempre stampare le nostre schede didattiche di geometria, anche se è importante che impari a memoria le formule per quando fai le verifiche a scuola.
Come si affronta una verifica
Non ha importanza se si tratti di una verifica d'inglese, di scienze o di matematica, quando si deve affrontare una verifica ci sono dei modi che aiutano a farla meglio.
- La prima cosa, la più importante in assoluto è che devi aver studiato, se l'hai fatto bene sei già a metà strada!
- Quando l'insegnante ti consegna il foglio la prima cosa che devi fare è scrivere nome, cognome, data sul foglio della verifica e sul foglio di bella. Questo ti serve per far calare un po' la tensione, anche se... se hai studiato non dovresti avere paura della verifica perché di sicuro la sai fare: hai studiato!
- La seconda cosa da fare è leggere bene tutta la
verifica, dalla prima all'ultima domanda, girando anche i
fogli.
Leggere è importante perché ti fa capire quali sono gli argomenti presenti e quali tipi di esercizi ci sono. Questo permette al cervello di iniziare ad andare a recuperare le informazioni che gli servono e che ha immagazzinato studiando nei giorni precedenti, un po' come fa il computer che ti permette di giocare mentre lui sta aggiornando i programmi. - Dopo aver letto puoi iniziare a svolgere gli esercizi ma il consiglio
che ti do è di iniziare dall'esercizio che trovi più facile e
lo avrai di sicuro già individuato perché hai letto la
verifica!
Non importa se è il primo o l'ultimo: se pensi di saperlo risolvere subito inizia da quello!
Fare così ti tranquillizzerà e la paura della verifica passerà in pochi minuti mentre stai facendo qualcosa che ti riesce bene e subito. - Sul foglio di brutta fai gli esercizi (matematica o geometria) uno sotto l'altro, poi quando li ricopierai in bella li metterai nell'ordine in cui li ha inseriti l'insegnante nel testo della verifica!
- Fatto il primo esercizio, come si suol dire hai rotto il ghiaccio e puoi andare avanti ma cerca di fare sempre l'esercizio che trovi più facile tra quelli che rimangono.
- Alla fine resterà solo quello difficile (per te, per il tuo compagno
potrebbe essere un altro) ma a questo punto
sarai più rilassato perché avrai fatto tutto il resto e
e saprai di avere tutto il tempo rimanente per risolverlo.
Non solo ma, cosa molto importante, mentre facevi gli altri esercizi, il tuo cervello ha tirato fuori dalla memoria molte informazioni che potrebbero tornarti utili per completare questo ultimo scoglio! E sono quasi sicura che lo risolverai in fratta e quasi quasi ti verrà da dire "e pensare che all'inizio non sapevo nemmeno da che parte cominciare!"
Come si affronta un'interrogazione
Credo sia una delle cose che mettono più ansia e non solo se dentro di te pensi di non sapere tutto: anche i secchioni sono in ansia durante le interrogazioni!
Ci si può preparare anche per l'interrogazione, ma non solamente studiando!
Ovviamente dovrai studiare l'ultima parte del programma che verrà sicuramente chiesta ma ci sono altre cosette che ti aiuteranno a fare bella figura e prendere un bel voto!
A casa, quando ripeti, cerca di farti (proprio a voce!) delle domande, quelle che pensi potrebbe porre l'insegnante. Potresti anche chiedere ad genitore, fratello/sorella maggiore, nonno o nonna di interrogarti.
Che sia un genitore o che sia l'insegnante, la prima cosa da fare è ascoltare attentamente la domanda senza pensare "sì, sì questa cosa la so rispondo subito!" perché potresti sbagliarti e fraintendere, quindi:
- Ascolta bene tutta la domanda!
- Non rispondere immediatamente ma fai un respiro mentre rifletti su come iniziare la risposta.
Ora puoi parlare e rispondere, e il consiglio che ti do è di
pensare che non devi dimostrare che conosci le cose scritte
nel libro ma che quell'argomento lo hai
capito e lo hai fatto tuo, quindi dovrai rispondere come se stessi
raccontando la cosa a qualcuno che non la conosce, un po' come ti ho
suggerito di fare quando ti ho raccontato come studiare meglio, solo che
adesso non c'è un pupazzo ma l'insegnante spaventoso!
Se poi mentre parli ti viene in mente qualcosa che hai studiato tempo fa
o che magari sai, non esitare a dirla!
Come si affronta un tema
Il tema è una delle verifiche che farai più spesso. Pensa che fa da sempre parte degli esami: da quelli delle elementari (che oggi non si fanno più), alle medie, fino alla maturità, in quinta superiore!
Di solito è una prova che fa meno paura perché è chi scrive, sei tu, a decidere di cosa scrivere e quanto ma bisogna capire bene cosa scrivere.
Ci sono temi che sono più personali e altri che saranno
meno liberi e nei quali dovrai dimostrare di
aver studiato un certo argomento.
In linea di massima il tema può essere affrontato
così:
- Inizia leggendo con attenzione il titolo (si chiama "consegna", di solito)
- Rifletti bene su quello che viene chiesto e inizia a scrivere tutte le idee e i pensieri sul foglio di brutta, costruendo una scaletta degli argomenti di cui vuoi parlare: quali e in che ordine?
- A questo punto e solo a questo punto inizia a scrivere il tema, riguardando spesso la scaletta per evitare di perdere il filo!
- Quando hai finito copia il tema in bella e rileggilo.
Di solito un tema ben fatto prevede una parte iniziale introduttiva dove si spiega ad esempio cosa pensano altre persone dell'argomento; una parte centrale nella quale si espongono anche le proprie idee e si confrontano con quelle di altri; una parte finale dove si traggono le conclusioni.
Dopo aver letto la consegna e riflettuto sulla questione proposta buttando giù le tue idee e facendo una scaletta oppure uno schema di cosa vuoi dire, puoi iniziare a scrivere.
Quando hai scritto tutto in brutta, rileggilo facendo attenzione a
capire se ci sono concetti espressi male, frasi lasciate a metà,
se la punteggiatura è corretta, etc.
Finito e controllato tutto puoi trascriverlo in bella. Finito di
trascrivere puoi rileggere ancora con attenzione e fare le opportune
correzioni, se necessarie (virgole nuove, punti, parentesi).
Attenzione:
stai scrivendo un tema di italiano, non un messaggio in chat!
Sono vietatissimi i punti esclamativi in eccesso, i puntini di
sospensione (a meno che non sia un dialogo) le "k" al posto delle
"c" e tutte le altre abbreviazioni usate in chat. Anche nella
brutta copia!
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