L'angolo della scuola

Domanda

#8537 Il 30/08/2016 Elisa di 13 anni ha scritto:
Grazie, fogny dei tuoi consigli. Per quanto riguarda nel parlare della mia situazione ai miei genitori ci ho già provato. Sai cosa hanno risposto, che è del tutto normale, che è solo un problema adolescenziale. Per me non è solo un problema adolescenziale! Idem mi hanno detto i miei prof... E credimi prof così odiosi non ne ho mai visti. Tra i mille scherzi che mi facevano i miei compagni a scuola ce n'è stato uno in particolare visto casualmente da un mio prof. Gli avrà sgridati o messi in punizione penserai. Invece non ha fatto niente. Gli ha visti ne sono più che convinta, fatto stà che si è seduto alla cattedra come se non fosse successo niente . E poi dicono sempre " gli adulti sono più maturi e responsabili" tutte idiozie, almeno questo ho imparato da questa esperienza . E stai tranquilla che lo stesso prof in questione diciamo non è Mr Simpatia anzi....  Dimmi tu cosa pensare.... Comunque grazie del tuo supporto, só che ci tieni davvero ad aiutarmi :)

La mia risposta:

Ciao Elisa,

purtroppo quello che fa più male in queste situazioni è vedere che gli adulti - coloro che non solo dovrebbero supportarci, ma anche capirci perché ci sono già passati - sottovalutano le situazioni minimizzandole.
Sai, è successo lo stesso con me e i miei genitori. Hanno fatto finta di niente, dicendo anzi che ero io che stavo esagerando e che magari era solo uno scherzo...
Il dialogo e la comunicazione tra figlio adolescente e genitori è spesso infelice. Vuoi perché loro non sanno come comportarsi o approcciarsi, vuoi anche perché i genitori spesso - pur di non ammettere che il loro figlio sta male - fanno finta di non vedere o di vedere solo in parte.
Non colpevolizzarli Elisa, fare il genitore non è semplice ed è l'unico mestiere che nessuno ti insegna. Quando sarai madre un giorno capirai che è difficile crescere un figlio, soprattutto di questi tempi.
Loro ti amano e forse ti hanno detto "e' solo un problema adolescenziale e che è normale" per farti capire che è un problema comune attraverso cui molti passano e che quindi  anche tu puoi superarlo. Ecco, io mi sento di dirti che quello che volevano insegnarti è questo: stai vivendo delle difficoltà che si presentano a molti tuoi coetanei e che come loro le supererai anche tu.

So che avresti voluto sentirti dire cose diverse, magari invece che parole ricevere un abbraccio, ma forse questo è il loro modo per farti reagire e essere forte.

Per quanto riguarda i professori, purtroppo oggigiorno noto che gli insegnanti sono spesso "assenti" in alcuni casi dal punto di vista umano. Anche il loro mestiere è difficile soprattutto adesso che le nuove generazioni sono più complesse da gestire. Probabilmente non ha saputo affrontare la situazione, non sapeva cosa fare, era impreparato... e tu ne hai fatte le spese e non è giusto.

E' vero: gli adulti di questi tempi non sanno sempre mostrarsi maturi e responsabili. Il punto è che loro fanno parte di una generazione ben diversa... non sanno come siano cambiate (e peggiorate) le cose oggi... e probabilmente sottovalutano la difficoltà di crescere in questa epoca...

Però Elisa, torniamo alla frase iniziale quella che ti è stata detta dagli adulti "E' solo un problema adolescenziale". Alla fine è la verità. Sono delle difficoltà legate alla tua età, che crescendo miglioreranno. Se però ti fanno soffrire così tanto, allora non si può dire semplicemente "passerà". Per questo io ti ripeto, visto che sembra che nessuno riesca a darti quello di cui hai bisogno, rivolgiti a un consultorio... puoi andarci da sola ed è completamente gratuito! Lì troverai degli adulti che hanno studiato e sono preparati nel loro ruolo, di questo non ci sono dubbi.

Io penso che tu prova molta rabbia per quello che ti è successo in questi tre anni (com'è normale che sia) non solo verso i tuoi ex compagni, ma anche per l'aiuto che senti non ti è stato dato dai tuoi genitori in primis e dai professori in secundis. Questa rabbia ti fa essere nervosa, irascibile e probabilmente sempre agitata. Non sei serena. Allora se proprio non vuoi andare da uno psicologo che possa aiutarti a capire come superare questa rabbia, prova tu stessa a lavorarci tu. Trova qualcosa che ti faccia stare meglio, che ti faccia ritrovare la fiducia e ti ricordi che qualcosa di buono in questa vita c'è. Devi trovare il tuo equilibrio e il tuo universo dove riversare le tue emozioni per poterle elaborare e affrontare meglio.
Puoi suonare uno strumento, fare uno sport, disegnare/dipingere, fare volontariato, andare in bici, scrivere...

Infine, penso che la parola d'ordine sia parlare. Devi confidarti con qualcuno, sfogarti, non devi assolutamente chiuderti a riccio e tenerti tutto dentro. E' l'ultima cosa che deve venirti in mente, faresti del male a te stessa e non te lo meriti visto che già te ne hanno fatto.

Adesso hai me, io sono qui e ti ascolto volentieri; faccio quello che posso e spero di riuscire a darti dei buoni consigli. Mi interessa davvero capirti e cercare di aiutarti. Questo non dimenticarlo mai!

Io vorrei che tu ti iscrivessi sul Gomitolo o che cominciassi a farti conoscere sulla bacheca (che puoi usare anche se non sei iscritta). Ti lascio il link: https://www.ilgomitolo.net/bacheca/. Credimi, gli utenti del sito possono diventare la tua seconda famiglia e darti quello di cui hai bisogno adesso: affetto, comprensione e ascolto.

Fra qualche settimana comincerà il liceo e probabilmente il tuo nervosismo è anche legato all'ansia di questa nuova avventura. Mi permetto di lasciarti un link utuile al riguardo che ti può essere utile:
https://www.ilgomitolo.net/spazio_lettura/scuola/iniziare_le_superiori/

Ti abbraccio nuovamente e ricordati che qui hai un'amica <3

Ciao!!!

Fogny

Hashtag automatici: #varie

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