Come tradurre dal greco
#5896
Il 11/12/2015 Ary di 14 anni ha scritto:
Ciao! Mi potete spiegare come tradurre dal greco? Cioè, ho capito che bisogna individuare i verbi, poi il soggetto e così via, ma come faccio ad individuarli? Come capisco se una parola è un verbo, un soggetto o altro? Grazie mille in anticipo! Io vorrei una risposta molto completa, quindi non vi preoccupate se dovete farmi aspettare molto, voglio capire bene. Grazie di nuovo, io adoro voi e questo sito!!!La mia risposta:
Attenzione: questa risposta è stata inserita molto tempo fa, quindi i siti esterni indicati potrebbero non essere più validi.
Ciao!
Partiamo dal presupposto che, avendo quattordici anni, significa che sei ancora alle prime armi con il greco e che hai bisogno di prendere ancora un po' di dimestichezza con la grammatica per poter tradurre in modo fluido e spedito. A tal fine, più ti eserciti, meglio è! Poi, riconoscere le parti del discorso (verbo, soggetto, complementi), ti diventerà pian piano automatico.
Allora, quando ti trovi di fronte ad un testo, per prima cosa ti consiglio di leggerlo una prima volta nella sua interezza, per dare un'occhiata di insieme. Poi, inizi a suddividere i vari periodi, dapprima aiutandoti con la punteggiatura (è semplice separare una frase dall'altra laddove ci sia un punto, una virgola, un punto e virgola ecc.), poi cercando quelle congiunzioni che legano più parti di uno stesso periodo (ad esempio la congiunzione 'e' --> kai, o 'ma' --> allà ecc.).
A questo punto, dopo aver dato uno sguardo complessivo al testo, è il caso che cominci a concentrarti sulla prima frase, anche in questo caso facendone l'analisi del periodo. Per prima cosa quindi devi cercare tutti i verbi finiti (che ti consiglio di sottolineare), infatti sai bene che laddove ci sia un verbo finito significa che si tratta di una principale; poi, ti consiglio di cerchiare eventuali verbi non finiti, quali il congiuntivo o l'infinito, o anche i participi.
Dopo aver trovato i verbi, devi analizzarli: tu mi chiedi come si riconoscono... Ma questo lo impari studiando la grammatica. Ogni tempo verbale infatti ha le sue desinenze, ed è a partire da quelle che puoi riconoscere il verbo e la sua persona, da cui poi quindi risalire al soggetto.
Per capire meglio quello che intendo, consulta questa pagina, è fatta benissimo e puoi trovarvi tutte le coniugazioni dei verbi (N.B: l'ottativo greco equivale al condizionale italiano):
http://www.poesialatina.it/_ns/Greek/vrb/PresLyo.html
Ora, io non so fino a che tempo verbale siete arrivati, quindi prenderò in considerazione il presente: quel che tu devi fare è imparare la coniugazione dei verbi al presente e le corrispondenti desinenze e, nel momento della traduzione, partire da quelle. Ossia: se tu in un testo da tradurre trovassi il verbo λύω, dove l'ω sai che è la desinenza della prima persona singolare del verbo, è ovvio che il soggetto deve essere concordato al verbo, e che quindi sarà 'io'. Allo stesso modo, se c'è λύεις sai che il soggetto sarà 'tu', se c'è λύει sarà egli/ella/esso, se c'è λύομεν sarà 'noi', se c'è λύετε sarà 'voi', se c'è λύουσιν sarà 'loro'. E lo stesso procedimento devi attuare con gli altri tempi verbali; l'imperfetto ad esempio è caratterizzato da altre desinenze (che puoi trovare nella scheda che ti ho dato) e dall'aggiunta del prefisso ἔ (ἔλυον --> 1° pers. singolare imperfetto del verbo λύω); quindi, sapendo che l'imperfetto si forma in questo modo, per risalire alla prima persona dell'indicativo presente (che è la forma che trovi sul dizionario, quindi quella che devi ricavarti necessariamente per poter trovare il significato del verbo) dovrai togliere il prefisso ἔ e sostituire alle desinenze dell'imperfetto l'ω della 1° pers. sing. dell'indicativo.
Fin qui è tutto chiaro? Questo è il primo passo per poter tradurre, individuare il verbo, analizzarlo e, partendo da esso, risalire al soggetto. Un'altra cosa molto importante per poter tradurre almeno le frasi minime è la conoscenza della declinazione dell'articolo, che puoi trovare qui di seguito:
http://www.poesialatina.it/_ns/Greek/html/Articolo.html
L'articolo, quando presente, ti permette di riconoscere soggetto e i vari complementi; il sostantivo che accompagna l'articolo si concorda con esso, ma per la concordanza con l'articolo devi conoscere anche le tre declinazioni dei sostantivi. Infatti, la declinazione dell'articolo è unica e le distinzioni riguardano solo il genere del sostantivo cui si accorda (maschile, femminile, neutro) e i vari casi (l'articolo del nominativo è diverso da quello del genitivo, del dativo e cosi via); i sostantivi invece possono appartenere ad una delle tre diverse declinazioni. Per quanto riguarda questa parte, su Wikipedia ci sono alcuni schemi che possono tornarti utili:
https://it.wikipedia.org/wiki/Prima_declinazione_del_greco_antico
https://it.wikipedia.org/wiki/Seconda_declinazione_del_greco_antico
https://it.wikipedia.org/wiki/Terza_declinazione_del_greco_antico
Dopo aver individuato soggetto e verbo, devi concentrarti sulle altre parti della frase, sempre partendo dall'analisi dei suffissi e delle desinenze che possano darti informazioni sul caso e sul genere del sostantivo stesso (se si tratta di un genitivo, dativo, accusativo ecc.); inoltre, particolare attenzione è da rivolgere alle preposizioni le quali, con la concordanza del caso cui si riferiscono, possono permetterti di individuare diversi complementi (di tempo, di moto, di argomento ecc.). Qui di seguito una scheda con le principali:
http://www.tradurreantico.it/cms/index.php/greco/grammatica-greca/432-morfologia-greca/preposizione-greca/632-preposizione-greca.html
Inoltre, le preposizioni possono introdurre le proposizioni subordinate, le quali però non si studiano al primo anno perché per poterle riconoscere e tradurre serve una conoscenza abbastanza ampia della grammatica greca nella sua totalità. In ogni caso, ti segnalo una pagina, giusto per spaventarti un po' :P :
http://www.tradurreantico.it/cms/index.php/greco/grammatica-greca/447-sintassi-periodo-greca/proposizioni-greche.html
Detto ciò, i segnalo anche la nostra categoria di siti dedicati alle lingue antiche, dove potrai trovare ulteriore materiale che faccia al caso tuo:
https://www.ilgomitolo.net/siti/didattica/lingue_classiche/
Ora, più di questo non posso davvero fare; ho cercato di spiegarti il miglior metodo per approcciarsi ad un testo da tradurre, ma non posso certo spiegarti tutta la grammatica greca, per mancanza di tempo e di competenza da parte mia necessaria a questo compito (purtroppo)! Ma spero che quel che ti ho scritto qui possa esserti utile e, se avrai bisogno di ulteriori chiarificazioni, riscrivici pure e proveremo ad aiutarti il meglio possibile!
Per il resto, mi raccomando, studia per bene la teoria ma, soprattutto, esercitati il più possibile! Piano piano il meccanismo della traduzione ti diventerà sempre più familiare e immediato.
A presto!
P.S.: pare che la rubrica non supporti tutti i caratteri greci; nella parte in cui parlo del verbo al presente e all'imperfetto, sto parlando del verbo LUO (con l'omega finale ovviamente); la u, non so perché, non pare essere visibile nella risposta.
Partiamo dal presupposto che, avendo quattordici anni, significa che sei ancora alle prime armi con il greco e che hai bisogno di prendere ancora un po' di dimestichezza con la grammatica per poter tradurre in modo fluido e spedito. A tal fine, più ti eserciti, meglio è! Poi, riconoscere le parti del discorso (verbo, soggetto, complementi), ti diventerà pian piano automatico.
Allora, quando ti trovi di fronte ad un testo, per prima cosa ti consiglio di leggerlo una prima volta nella sua interezza, per dare un'occhiata di insieme. Poi, inizi a suddividere i vari periodi, dapprima aiutandoti con la punteggiatura (è semplice separare una frase dall'altra laddove ci sia un punto, una virgola, un punto e virgola ecc.), poi cercando quelle congiunzioni che legano più parti di uno stesso periodo (ad esempio la congiunzione 'e' --> kai, o 'ma' --> allà ecc.).
A questo punto, dopo aver dato uno sguardo complessivo al testo, è il caso che cominci a concentrarti sulla prima frase, anche in questo caso facendone l'analisi del periodo. Per prima cosa quindi devi cercare tutti i verbi finiti (che ti consiglio di sottolineare), infatti sai bene che laddove ci sia un verbo finito significa che si tratta di una principale; poi, ti consiglio di cerchiare eventuali verbi non finiti, quali il congiuntivo o l'infinito, o anche i participi.
Dopo aver trovato i verbi, devi analizzarli: tu mi chiedi come si riconoscono... Ma questo lo impari studiando la grammatica. Ogni tempo verbale infatti ha le sue desinenze, ed è a partire da quelle che puoi riconoscere il verbo e la sua persona, da cui poi quindi risalire al soggetto.
Per capire meglio quello che intendo, consulta questa pagina, è fatta benissimo e puoi trovarvi tutte le coniugazioni dei verbi (N.B: l'ottativo greco equivale al condizionale italiano):
http://www.poesialatina.it/_ns/Greek/vrb/PresLyo.html
Ora, io non so fino a che tempo verbale siete arrivati, quindi prenderò in considerazione il presente: quel che tu devi fare è imparare la coniugazione dei verbi al presente e le corrispondenti desinenze e, nel momento della traduzione, partire da quelle. Ossia: se tu in un testo da tradurre trovassi il verbo λύω, dove l'ω sai che è la desinenza della prima persona singolare del verbo, è ovvio che il soggetto deve essere concordato al verbo, e che quindi sarà 'io'. Allo stesso modo, se c'è λύεις sai che il soggetto sarà 'tu', se c'è λύει sarà egli/ella/esso, se c'è λύομεν sarà 'noi', se c'è λύετε sarà 'voi', se c'è λύουσιν sarà 'loro'. E lo stesso procedimento devi attuare con gli altri tempi verbali; l'imperfetto ad esempio è caratterizzato da altre desinenze (che puoi trovare nella scheda che ti ho dato) e dall'aggiunta del prefisso ἔ (ἔλυον --> 1° pers. singolare imperfetto del verbo λύω); quindi, sapendo che l'imperfetto si forma in questo modo, per risalire alla prima persona dell'indicativo presente (che è la forma che trovi sul dizionario, quindi quella che devi ricavarti necessariamente per poter trovare il significato del verbo) dovrai togliere il prefisso ἔ e sostituire alle desinenze dell'imperfetto l'ω della 1° pers. sing. dell'indicativo.
Fin qui è tutto chiaro? Questo è il primo passo per poter tradurre, individuare il verbo, analizzarlo e, partendo da esso, risalire al soggetto. Un'altra cosa molto importante per poter tradurre almeno le frasi minime è la conoscenza della declinazione dell'articolo, che puoi trovare qui di seguito:
http://www.poesialatina.it/_ns/Greek/html/Articolo.html
L'articolo, quando presente, ti permette di riconoscere soggetto e i vari complementi; il sostantivo che accompagna l'articolo si concorda con esso, ma per la concordanza con l'articolo devi conoscere anche le tre declinazioni dei sostantivi. Infatti, la declinazione dell'articolo è unica e le distinzioni riguardano solo il genere del sostantivo cui si accorda (maschile, femminile, neutro) e i vari casi (l'articolo del nominativo è diverso da quello del genitivo, del dativo e cosi via); i sostantivi invece possono appartenere ad una delle tre diverse declinazioni. Per quanto riguarda questa parte, su Wikipedia ci sono alcuni schemi che possono tornarti utili:
https://it.wikipedia.org/wiki/Prima_declinazione_del_greco_antico
https://it.wikipedia.org/wiki/Seconda_declinazione_del_greco_antico
https://it.wikipedia.org/wiki/Terza_declinazione_del_greco_antico
Dopo aver individuato soggetto e verbo, devi concentrarti sulle altre parti della frase, sempre partendo dall'analisi dei suffissi e delle desinenze che possano darti informazioni sul caso e sul genere del sostantivo stesso (se si tratta di un genitivo, dativo, accusativo ecc.); inoltre, particolare attenzione è da rivolgere alle preposizioni le quali, con la concordanza del caso cui si riferiscono, possono permetterti di individuare diversi complementi (di tempo, di moto, di argomento ecc.). Qui di seguito una scheda con le principali:
http://www.tradurreantico.it/cms/index.php/greco/grammatica-greca/432-morfologia-greca/preposizione-greca/632-preposizione-greca.html
Inoltre, le preposizioni possono introdurre le proposizioni subordinate, le quali però non si studiano al primo anno perché per poterle riconoscere e tradurre serve una conoscenza abbastanza ampia della grammatica greca nella sua totalità. In ogni caso, ti segnalo una pagina, giusto per spaventarti un po' :P :
http://www.tradurreantico.it/cms/index.php/greco/grammatica-greca/447-sintassi-periodo-greca/proposizioni-greche.html
Detto ciò, i segnalo anche la nostra categoria di siti dedicati alle lingue antiche, dove potrai trovare ulteriore materiale che faccia al caso tuo:
https://www.ilgomitolo.net/siti/didattica/lingue_classiche/
Ora, più di questo non posso davvero fare; ho cercato di spiegarti il miglior metodo per approcciarsi ad un testo da tradurre, ma non posso certo spiegarti tutta la grammatica greca, per mancanza di tempo e di competenza da parte mia necessaria a questo compito (purtroppo)! Ma spero che quel che ti ho scritto qui possa esserti utile e, se avrai bisogno di ulteriori chiarificazioni, riscrivici pure e proveremo ad aiutarti il meglio possibile!
Per il resto, mi raccomando, studia per bene la teoria ma, soprattutto, esercitati il più possibile! Piano piano il meccanismo della traduzione ti diventerà sempre più familiare e immediato.
A presto!
P.S.: pare che la rubrica non supporti tutti i caratteri greci; nella parte in cui parlo del verbo al presente e all'imperfetto, sto parlando del verbo LUO (con l'omega finale ovviamente); la u, non so perché, non pare essere visibile nella risposta.
Corin
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