Nomi alterati, derivati, collettivi
#5078
Il 14/07/2015 micettta di 12 anni ha scritto:
ho un problema a capire la differenza tra alterato,derivato,collettivo, ci sono delle regole che mi fanno capire?mi confondo tra di loro,alla mia età non si dovrebbe,.La mia risposta:
Attenzione: questa risposta è stata inserita molto tempo fa, quindi i siti esterni indicati potrebbero non essere più validi.
Ciao Micetta, niente paura! Faremo chiarezza.
Un nome si dice alterato quando indica sempre lo stesso concetto, ad esempio lo stesso oggetto o persona, però in una sfumatura diversa. Dà un significato diverso. I nomi alterati possono essere:
vezzeggiativi, con caratteristica di essere graziosi, carini; es. libro --> libruccio, oppure tesoro --> tesoruccio
accrescitivi, cioè resi più grandi, es. libro --> librone, uomo --> omone
diminuitivi, cioè, al contrario degli accrescitivi, resi più piccoli, es. casa --> casina o casetta, fata --> fatina
dispregiativi, che consideriamo con disprezzo, es. libro --> libraccio, canzone --> canzonaccia.
Ti consiglio questo bellissimo schema per memorizzare le lettere finali degli alterati e capire di che tipo di alterati si tratti:
http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2343
Ci sono poi nomi detti falsi alterati perché all'apparenza sembrano nomi alterati, invece hanno tutt'altro significato e le lettere finali tipiche di un nome alterato sono invece semplicemente casuali. Ad esempio, il burrone: si tratta di un grande baratro, un vuoto, e non dell'accrescitivo del burro. Oppure il bottone: è un piccolo cerchio con cui chiudi i vestiti, e non una grande botte.
I nomi derivati sono nomi che derivano da altri, detti primitivi. Ad esempio, il nome "panetteria" è derivato di "pane": il pane è il più generale, e la panetteria è un luogo specifico nel quale si vende il pane, quindi è derivato dal pane che è primitivo.
I nomi collettivi sono nomi che sono singolari ma indicano più elementi, oggetti o persone. Ad esempio, il gregge: è un nome al singolare, però indica un insieme di animali come le pecore; o lo stormo, che è singolare ma indica molti uccelli; o ancora la folla, che indica tante persone nonostante sia al singolare.
Spero di avere fatto un po' di chiarezza! Se non capisci qualcosa o ti servono altri esempi, cerca in rubrica, perché ci sono tante domande su questi argomenti; se ancora non è chiaro non esitare a riscriverci!
Ciao!
Un nome si dice alterato quando indica sempre lo stesso concetto, ad esempio lo stesso oggetto o persona, però in una sfumatura diversa. Dà un significato diverso. I nomi alterati possono essere:
vezzeggiativi, con caratteristica di essere graziosi, carini; es. libro --> libruccio, oppure tesoro --> tesoruccio
accrescitivi, cioè resi più grandi, es. libro --> librone, uomo --> omone
diminuitivi, cioè, al contrario degli accrescitivi, resi più piccoli, es. casa --> casina o casetta, fata --> fatina
dispregiativi, che consideriamo con disprezzo, es. libro --> libraccio, canzone --> canzonaccia.
Ti consiglio questo bellissimo schema per memorizzare le lettere finali degli alterati e capire di che tipo di alterati si tratti:
http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2343
Ci sono poi nomi detti falsi alterati perché all'apparenza sembrano nomi alterati, invece hanno tutt'altro significato e le lettere finali tipiche di un nome alterato sono invece semplicemente casuali. Ad esempio, il burrone: si tratta di un grande baratro, un vuoto, e non dell'accrescitivo del burro. Oppure il bottone: è un piccolo cerchio con cui chiudi i vestiti, e non una grande botte.
I nomi derivati sono nomi che derivano da altri, detti primitivi. Ad esempio, il nome "panetteria" è derivato di "pane": il pane è il più generale, e la panetteria è un luogo specifico nel quale si vende il pane, quindi è derivato dal pane che è primitivo.
I nomi collettivi sono nomi che sono singolari ma indicano più elementi, oggetti o persone. Ad esempio, il gregge: è un nome al singolare, però indica un insieme di animali come le pecore; o lo stormo, che è singolare ma indica molti uccelli; o ancora la folla, che indica tante persone nonostante sia al singolare.
Spero di avere fatto un po' di chiarezza! Se non capisci qualcosa o ti servono altri esempi, cerca in rubrica, perché ci sono tante domande su questi argomenti; se ancora non è chiaro non esitare a riscriverci!
Ciao!
Delia
Hashtag automatici:
#italiano
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