Il Gomitolo

Ciao!

Siddharta è un libro apparentemente semplice ma in realtà complessissimo, pieno di riflessioni profonde che mettono in campo tematiche esistenziali. E i temi trattati sono molti, ad ogni pagina l'autore cerca di inviare al lettore un certo messaggio che non sempre è facile cogliere. Ma forse la questione più importante la si ricava proprio dal viaggio che lo stesso Siddharta compie; un viaggio che lo porta alla scoperta di se stesso e del mondo, vivendo esperienze tra le più disparate; un viaggio che è sì di scoperta, ma anche di formazione. Ed è quello che ognuno di noi deve compiere. Non fermarsi alle lezioni dogmatiche e non accettare verità prese per valide a priori, ma sviluppare se stessi attraverso l'esperienza diretta, è questo quello che Hesse vuole dirci.
Siddharta se non sbaglio (l'ho letto parecchio tempo fa), si ribella al volere del padre (mi ricordo del pezzo stupendo in cui lui resta in piedi immobile per ore ed ore!), rifiuta quindi la lezione solo teorica e non pratica (perché manca l'esperienza) che il genitore vorrebbe impartirgli, e si mette in cammino nel viaggio che lo porterà al nirvana, viaggio fatto di incontri ed esperienze di ogni sorta e perciò in grado di trasformare gradualmente l'interiorità del protagonista. Io intenderei il libro come un incitamento alla conoscenza intuitiva, un incitamento al vivere il mondo sulla propria pelle e non limitarsi alla sola teoria, unico modo per arrivare alla comprensione di sé e di ciò che ci circonda; incitamento che Hesse ci propone con la rappresentazione del cammino percorso da Siddharta, che il lettore dovrebbe prendere quale esempio da cui partire per incamminarsi nel suo personale percorso.

Spero di essere stata chiara, a presto!