Domanda
#31731
Il 20/10/2023 Mari2010 di 12 anni ha scritto:
Ciao a tutti, nn so pk ho scritto qua a caso :( ma io nn ce lq faccio piu con la scuolaa 😭 odio la scuola pk la nostra nuova prof ci da troppi compiti e io nn ce la faccio piuuu. Ceee questi compiti non possono essere per dei BAMBINI DI 13 ANNI che almeno a quest'eta hanno qualcosa di altro da fare ke pensare solo alla scuola... Io nn ce la faccio piu ce questi compiti nn li danno manco al liceo.. 😭😭E ora mi sn messa pure a piangere da stupida che sono pk davvero NON CE LA FACCIO PIU per i compiti.. Cee nella mia coasse solo 3 prof saranno normali ma io nn voglio offendere nessun prof pk sn tutti bravi e simpatici ❤️ pure questa nuova prof.. Ceh per esempio ci ha dato da studiare una poesia da 50 versi io davvero nn ce la faccio piu.. Ma cmq volevo pure dire che io a questa prof mi e super simpatica e gentile e dolcee 😍❤️❤️ e io vorrei parlare solo bene di lei pero i compiti sn un po troppi :(( pero poverina 💗 pero io nn ce la faccio piu ma lei e super dolce e gentile 😭😭. Io sn triste nn so piu cosa fare.. :(( scusatemi che vi ho disturbato :(( e se potete potreste mettere qst domanda privata plss? Io nn mi riesco piu ad organizzare cn questi mille compiti :(La mia risposta:
Ciao Mari2010!
Piangi, piangi forte, sfogati, piangi e poi quando hai buttato fuori tutto quello che non ti va bene è il momento giusto per parlarne (o ragionare per risolvere il problema che ha fatto piangere) ed è quello che cercherò di fare io adesso, anche se non siamo faccia a faccia.
Può succedere che un professore, soprattutto se è nuovo debba prendere un po' le misure e adeguarsi alla classe.
Ma anche che la classe debba adattarsi e prendere le misure sulle abitudini del professore.
E' una specie di gioco di equilibrio tra voi e lei.
Potrebbe essere successo che l'anno scorso non abbiate concluso il programma previsto, e lei adesso si ritrova a dover finire quello dell'anno scorso per iniziare quello di quest'anno e quindi deve fare un po' veloce altrimenti resterà indietro anche lei.
Da quel che capisco è una professoressa di italiano, quindi immagino che i compiti siano esercizi di grammatica, ma anche capitoli di letteratura da leggere e capitoli di storia della letteratura da studiare. Cose che indubbiamente richiedono tanto tempo, e poi ci sono gli esercizi da fare e potrebbero occupare del tempo anche quelli perché dipende tanto anche da quanto tempo ci metti a leggere e a scrivere.
I tuoi compagni cosa dicono? Glielo hai chiesto? Provaci! Prova a chiedere cosa ne pensa qualcuno che di solito è più bravo di te e anche qualcuno con cui hai più amicizia, perché di solito chi è bravo non dice sempre tutta la verità come è veramente, mentre un amico la dice tutta com'è sul serio!
Una volta scoperto cosa ne dicono gli altri e se questa sensazione che i compiti sono troppi la hanno anche gli altri, potete chiedere al vostro rappresentante di classe di parlarne alla prossima riunione o di alzare la mano un giorno di lezione e parlarne con la professoressa. E' proprio per casi come questi che esiste il vostro rappresentante di classe e lui non dovrà assolutamente avere paura a parlare perché sta parlando a nome di tutta la classe.
Dovrete dire che fate fatica a completare i compiti assegnati ma non perché sono troppo difficili, perché sono troppi e chiedere se possibile di ridurli almeno per quei giorni nei quali avete lezioni ravvicinate.
Ora ti dico alcune cose, ma siccome non ti conosco e non so nulla di te, potrebbero essere completamente sbagliate, dovrai capirlo tu.
Studiare è una attività che richiede tempo e mano a mano che passano i mesi (e gli anni) il tempo che bisogna dedicare alle faccende di scuola aumenterà (e deve aumentare) perché le cose da studiare diventano sempre più difficili e anche sempre di più.
Anche studiare diventerà pian piano più faticoso, perché ci saranno concetti più complessi da imparare, perché ci saranno più cose da ricordare e semplicemente perché si studiano cose sempre più "da grandi".
Quindi bisogna adeguarsi, iniziando a studiare un po' prima e magari finendo un po' dopo.
Nessuno ha detto che non debba esserci anche "altro" oltre alla scuola, anzi! E' bene che ci sia anche dell'altro oltre allo studio, ma se al momento lo studio (che è la cosa che ha la priorità) ha bisogno di più tempo del solito, allora bisognerà accettare di ridurre per qualche settimana il tempo da dedicare ad altro, almeno fino a quando il cervello non si sarà abituato a studiare in modo più veloce ed efficiente.
Studiare alle volte, soprattutto all'inizio dell'anno o in generale dopo un lungo periodo di "riposo-vacanza", può essere faticoso perché è proprio come se fosse un allenamento di quelli che si fanno con lo sport.
Se si resta fermi per un po', poi si fa un po' più fatica a fare quello che si faceva prima e magari ci vorrà qualche giorno per ritornare a sopportare i livelli di fatica che si reggevano prima.
E proprio come un allenamento dei muscoli, anche dal cervello non si può pretendere uno scatto improvviso di rendimento dopo che è rimasto senza fare allenamento per mesi!
Vedila un po' come la preparazione per fare la maratona: si inizia correndo in tondo in palestra, poi si corre fuori per qualche mezzoretta, e si finisce dopo mesi di corse sempre un po' più lunghe, a fare la maratona.
Impossibile svegliarsi al mattino e dire "oggi mi faccio 40 chilometri di corsa!", finisci spalmata a terra senza fiato dopo 10 minuti! Garantito!
Con lo studio è "quasi" la stessa cosa, solo che non si allenano i muscoli ma il cervello!
E anche il cervello ha bisogno di tempo per imparare a fare certi tipi di fatica, cioè riuscire a stare attento mentre legge, tenere a mente le formule dopo averle lette quattro o cinque volte, imparare più in fretta e poi riuscire a fare gli esercizi senza fatica.
Quindi anche il tuo cervello potrebbe aver bisogno di un po' più di tempo di allenamento per riuscire a stare al passo con i compiti della professoressa. Di conseguenza questo momento di sconforto e di fatica che stai vivendo potrebbe essere solo un momento di stanchezza o di semplice assestamento che passerà da solo tra qualche giorno. Succedono a tutti periodi nei quali ci si stanca molto e queste giornate che sono state così calde così a lungo hanno di sicuro influito sulla stanchezza fisica e mentale di tutti, non solo la tua.
Però potresti avere ragione tu e allora bisogna scoprirlo chiedendo ai compagni e poi parlandone con l'insegnante.
Se i tuoi compagni dovessero dirti che secondo loro non da tanti compiti, allora avrai scoperto da che parte guardare per risolvere il problema: dovrai cambiare tu qualcosa o nel tempo che dedichi ai compiti, o nel modo in cui studi, o nell'organizzazione generale dei pomeriggi di studio.
Ho scritto un articolo per cercare di dare una mano ad imparare a studiare, cioè a crearsi il proprio metodo di studio e lo puoi leggere qui
https://www.ilgomitolo.net/spazio_lettura/scuola/come_studiare/#medie
Crearsi un proprio metodo per studiare è una delle cose più importanti da fare e si inizia a farlo proprio alle medie, quando le materie diventano tante e ognuna ha bisogno di strategie differenti per aiutare il cervello ad imparare. Ad esempio studiare un capitolo di storia è sicuramente diverso da imparare le proporzioni e le loro regole, quindi anche lo studio delle due materie dovrà procedere con strategie differenti.
Io credo che dovrai cambiare il tuo modo di affrontare lo studio di quella materia magari prendendo spunto dalle idee che ho scritto su quell'articolo, o inventandoti tu qualcosa in base alla materia e a quante cose devono essere imparate a memoria (anche matematica prevede di imparare a memoria le formule, e anche scienze tante volte ha cose che devono essere imparate così come sono).
Potresti dover cambiare "tabella di marcia" cercando ad esempio di fare subito italiano e poi concentrare nel resto del tempo i compiti delle altre materie. Oppure suddividere in più di un pomeriggio i compiti che vengono dati, ad esempio studiando la teoria il giorno stesso che hai fatto lezione e facendo gli esercizi il giorno prima di avere lezione, ripassando la teoria qualche minuto prima di iniziare a fare gli esercizi.
Per quanto riguarda la poesia io credo che vi abbia dato qualche giorno di tempo, e comunque assicurati di aver capito bene quali versi sono da studiare e se devono essere solo studiati o anche studiati a memoria (che sono due cose diverse!).
Se dovrai anche studiarli a memoria dovrai imparare un pezzo alla volta, magari una frase alla volta, tre o quattro versi assieme che esprimano un qualche concetto che quindi è più facile da ricordare anche come senso, ripetendoli sempre quelli per qualche decina di volte e poi riprenderli spesso durante la giornata. Sempre e solo quelli finché non ti vengono da soli senza doverti aiutare con il testo sotto.
Non credo esistano altri sistemi che ripetere ripetere ripetere finché... non esce dalle orecchie!
Ma io ti sollecito a chiedere bene ai compagni se sia davvero da imparare a memoria, prima di fare tutta questa fatica per nulla. E perché no, chiedi anche a loro a che punto sono e provate ad interrogarvi a vicenda...
Piangi, piangi forte, sfogati, piangi e poi quando hai buttato fuori tutto quello che non ti va bene è il momento giusto per parlarne (o ragionare per risolvere il problema che ha fatto piangere) ed è quello che cercherò di fare io adesso, anche se non siamo faccia a faccia.
Può succedere che un professore, soprattutto se è nuovo debba prendere un po' le misure e adeguarsi alla classe.
Ma anche che la classe debba adattarsi e prendere le misure sulle abitudini del professore.
E' una specie di gioco di equilibrio tra voi e lei.
Potrebbe essere successo che l'anno scorso non abbiate concluso il programma previsto, e lei adesso si ritrova a dover finire quello dell'anno scorso per iniziare quello di quest'anno e quindi deve fare un po' veloce altrimenti resterà indietro anche lei.
Da quel che capisco è una professoressa di italiano, quindi immagino che i compiti siano esercizi di grammatica, ma anche capitoli di letteratura da leggere e capitoli di storia della letteratura da studiare. Cose che indubbiamente richiedono tanto tempo, e poi ci sono gli esercizi da fare e potrebbero occupare del tempo anche quelli perché dipende tanto anche da quanto tempo ci metti a leggere e a scrivere.
I tuoi compagni cosa dicono? Glielo hai chiesto? Provaci! Prova a chiedere cosa ne pensa qualcuno che di solito è più bravo di te e anche qualcuno con cui hai più amicizia, perché di solito chi è bravo non dice sempre tutta la verità come è veramente, mentre un amico la dice tutta com'è sul serio!
Una volta scoperto cosa ne dicono gli altri e se questa sensazione che i compiti sono troppi la hanno anche gli altri, potete chiedere al vostro rappresentante di classe di parlarne alla prossima riunione o di alzare la mano un giorno di lezione e parlarne con la professoressa. E' proprio per casi come questi che esiste il vostro rappresentante di classe e lui non dovrà assolutamente avere paura a parlare perché sta parlando a nome di tutta la classe.
Dovrete dire che fate fatica a completare i compiti assegnati ma non perché sono troppo difficili, perché sono troppi e chiedere se possibile di ridurli almeno per quei giorni nei quali avete lezioni ravvicinate.
Ora ti dico alcune cose, ma siccome non ti conosco e non so nulla di te, potrebbero essere completamente sbagliate, dovrai capirlo tu.
Studiare è una attività che richiede tempo e mano a mano che passano i mesi (e gli anni) il tempo che bisogna dedicare alle faccende di scuola aumenterà (e deve aumentare) perché le cose da studiare diventano sempre più difficili e anche sempre di più.
Anche studiare diventerà pian piano più faticoso, perché ci saranno concetti più complessi da imparare, perché ci saranno più cose da ricordare e semplicemente perché si studiano cose sempre più "da grandi".
Quindi bisogna adeguarsi, iniziando a studiare un po' prima e magari finendo un po' dopo.
Nessuno ha detto che non debba esserci anche "altro" oltre alla scuola, anzi! E' bene che ci sia anche dell'altro oltre allo studio, ma se al momento lo studio (che è la cosa che ha la priorità) ha bisogno di più tempo del solito, allora bisognerà accettare di ridurre per qualche settimana il tempo da dedicare ad altro, almeno fino a quando il cervello non si sarà abituato a studiare in modo più veloce ed efficiente.
Studiare alle volte, soprattutto all'inizio dell'anno o in generale dopo un lungo periodo di "riposo-vacanza", può essere faticoso perché è proprio come se fosse un allenamento di quelli che si fanno con lo sport.
Se si resta fermi per un po', poi si fa un po' più fatica a fare quello che si faceva prima e magari ci vorrà qualche giorno per ritornare a sopportare i livelli di fatica che si reggevano prima.
E proprio come un allenamento dei muscoli, anche dal cervello non si può pretendere uno scatto improvviso di rendimento dopo che è rimasto senza fare allenamento per mesi!
Vedila un po' come la preparazione per fare la maratona: si inizia correndo in tondo in palestra, poi si corre fuori per qualche mezzoretta, e si finisce dopo mesi di corse sempre un po' più lunghe, a fare la maratona.
Impossibile svegliarsi al mattino e dire "oggi mi faccio 40 chilometri di corsa!", finisci spalmata a terra senza fiato dopo 10 minuti! Garantito!
Con lo studio è "quasi" la stessa cosa, solo che non si allenano i muscoli ma il cervello!
E anche il cervello ha bisogno di tempo per imparare a fare certi tipi di fatica, cioè riuscire a stare attento mentre legge, tenere a mente le formule dopo averle lette quattro o cinque volte, imparare più in fretta e poi riuscire a fare gli esercizi senza fatica.
Quindi anche il tuo cervello potrebbe aver bisogno di un po' più di tempo di allenamento per riuscire a stare al passo con i compiti della professoressa. Di conseguenza questo momento di sconforto e di fatica che stai vivendo potrebbe essere solo un momento di stanchezza o di semplice assestamento che passerà da solo tra qualche giorno. Succedono a tutti periodi nei quali ci si stanca molto e queste giornate che sono state così calde così a lungo hanno di sicuro influito sulla stanchezza fisica e mentale di tutti, non solo la tua.
Però potresti avere ragione tu e allora bisogna scoprirlo chiedendo ai compagni e poi parlandone con l'insegnante.
Se i tuoi compagni dovessero dirti che secondo loro non da tanti compiti, allora avrai scoperto da che parte guardare per risolvere il problema: dovrai cambiare tu qualcosa o nel tempo che dedichi ai compiti, o nel modo in cui studi, o nell'organizzazione generale dei pomeriggi di studio.
Ho scritto un articolo per cercare di dare una mano ad imparare a studiare, cioè a crearsi il proprio metodo di studio e lo puoi leggere qui
https://www.ilgomitolo.net/spazio_lettura/scuola/come_studiare/#medie
Crearsi un proprio metodo per studiare è una delle cose più importanti da fare e si inizia a farlo proprio alle medie, quando le materie diventano tante e ognuna ha bisogno di strategie differenti per aiutare il cervello ad imparare. Ad esempio studiare un capitolo di storia è sicuramente diverso da imparare le proporzioni e le loro regole, quindi anche lo studio delle due materie dovrà procedere con strategie differenti.
Io credo che dovrai cambiare il tuo modo di affrontare lo studio di quella materia magari prendendo spunto dalle idee che ho scritto su quell'articolo, o inventandoti tu qualcosa in base alla materia e a quante cose devono essere imparate a memoria (anche matematica prevede di imparare a memoria le formule, e anche scienze tante volte ha cose che devono essere imparate così come sono).
Potresti dover cambiare "tabella di marcia" cercando ad esempio di fare subito italiano e poi concentrare nel resto del tempo i compiti delle altre materie. Oppure suddividere in più di un pomeriggio i compiti che vengono dati, ad esempio studiando la teoria il giorno stesso che hai fatto lezione e facendo gli esercizi il giorno prima di avere lezione, ripassando la teoria qualche minuto prima di iniziare a fare gli esercizi.
Per quanto riguarda la poesia io credo che vi abbia dato qualche giorno di tempo, e comunque assicurati di aver capito bene quali versi sono da studiare e se devono essere solo studiati o anche studiati a memoria (che sono due cose diverse!).
Se dovrai anche studiarli a memoria dovrai imparare un pezzo alla volta, magari una frase alla volta, tre o quattro versi assieme che esprimano un qualche concetto che quindi è più facile da ricordare anche come senso, ripetendoli sempre quelli per qualche decina di volte e poi riprenderli spesso durante la giornata. Sempre e solo quelli finché non ti vengono da soli senza doverti aiutare con il testo sotto.
Non credo esistano altri sistemi che ripetere ripetere ripetere finché... non esce dalle orecchie!
Ma io ti sollecito a chiedere bene ai compagni se sia davvero da imparare a memoria, prima di fare tutta questa fatica per nulla. E perché no, chiedi anche a loro a che punto sono e provate ad interrogarvi a vicenda...
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