Il Gomitolo

Ciao Sofi!
Spesso ai ragazzi sembra che i professori abbiano delle preferenze, ma è veramente rarissimo che la simpatia verso uno studente si esprima dandogli voti più alti senza che ci sia davvero una verifica migliore o una migliore interrogazione.
Semmai ci fosse una certa simpatia o preferenza si esprimerebbe in modo diverso, ad esempio facendo distribuire i fogli delle verifiche, mandando a prendere qualcosa nella sala insegnanti, o facendo fare qualche altro piacere personale a quegli studenti che stanno più simpatici.

Il fatto è che, quando si tratta di verifiche o di interrogazioni, i professori non guardano soltanto se una risposta è giusta, guardano anche come è stata data, che discorso è stato fatto per darla, se sono stati fatti collegamenti con cose studiate nei mesi e giorni precedenti.
Se si tratta di matematica viene considerata anche la sicurezza nello svolgere l'esercizio, la velocità di capire come procedere o nel ricordare le formule necessarie... Insomma, guardano tutto ciò che sta attorno alla risposta giusta e tu, di sicuro, in questa interrogazione hai fatto tutte queste cose meglio delle altre tue compagne ed è per questo che hai preso un voto migliore.

Non c'è nessun altro significato nascosto in quel bellissimo voto: sei stata più brava di loro! Punto. Nessuna nuova preferenza dell'insegnante.

Probabilmente quelle tue compagne, di solito, oltre ad aver studiato bene e conoscere la risposta, riescono a darla in un modo che l'insegnante ritiene migliore.

Potresti provare a capire cosa c'è di diverso nelle loro risposte, per imparare come poter modificare le tue e quindi diventare anche tu brava come loro.

Non è poi così difficile!
Durante le interrogazioni, o quando l'insegnante farà domande "un po' a tutti" dovrai prenderti nota di cosa ha chiesto la professoressa e se rispondono loro, anche di come hanno risposto, che parole hanno usato che discorso hanno fatto.
In questo modo puoi capire come rispondere anche tu che di certo la risposta giusta la sai ma probabilmente non la "impacchetti" nel modo che piace all'insegnante.