Tema su "non è forte colui che non cade mai, ma chi cadendo si rialza"
#2648
Il 19/05/2014 Marta di 15 anni ha scritto:
Ciao a tutte.. Vado al liceo linguistico (1°anno) e devo fare un tema su di me e k abbia di riferimento questa frase “ non è forte colui che non cade mai, ma chi cadendo si rialza” .. Solo k nn so come impostarlo.. Secondo voi cm dovrei fare?La mia risposta:
Ciao Marta :)
Guarda, si tratta di una traccia molto ampia, che ti offre numerosi spunti. Mi raccomando, cerca di approfondirli bene e dedica il giusto tempo al tema.
Cominciamo dalla comprensione di questa frase: "non è forte colui che non cade mai, ma chi cadendo si rialza". Cosa significa? E' una metafora naturalmente.
A primo impatto, significa che la vera forza consiste nello sbagliare e saper rimediare ai propri errori, rimettersi in sesto e ripartire più forti di prima, e non non sbagliare mai ma non sapere come rimediare ai propri errori. Mi segui? Ora, è naturale che una persona che ha sbagliato ed è riuscito a rimediare e ricominciare sia più forte, letteralmente, di una che semplicemente non ha sbagliato mai e non si è neanche posta il problema.
Si chiama ESPERIENZA: chi sbaglia e poi ce la fa ha più esperienza, semplicemente perché impara più cose, impara come rimediare ai propri errori, delle tattiche, strategie, impara a cavarsela anche nei momenti più difficili. Chi non ce l'ha naturalmente se la deve formare e all'occorrenza potrebbe trovarsi in difficoltà rispetto a qualcuno al quale è già successo.
Adesso ti faccio fare una riflessione che ti potrebbe aprire molte vie da seguire per il tema, se la sai giocare bene. Perché gli uomini tendono a non volere cadere mai?
Beh, intanto perché non si pongono queste domande e non fanno questa riflessione di esperienza, ma hanno PAURA di sbagliare, cadere e ferirsi. E poi, di conseguenza, si creano delle illusioni che non sono reali, la maggior parte delle volte.
A tal proposito ti consiglio di leggere la poesia "Forse un mattino" di Montale, perché è sullo stesso argomento e sarebbe bello se la citassi.
Tornando alle illusioni, perché credi che qui in Occidente si rinneghino tanto i dolori, non si sappia (naturalmente sto generalizzando!!) guardare in faccia la realtà la maggior parte delle volte, non si voglia sentire parlare di guerre, addirittura annoi studiarle?
La risposta sarebbe "perché i mass media condizionano la vita di queste persone al punto che cominciano ad influire veramente, e negativamente".
Ma Marta, non ti pare che una persona che si lascia condizionare tanto dalla pubblicità, dalla televisione, da Internet sia fragile? Molto fragile interiormente?
La risposta è perché qua, vivendo fra i mass media, vivendo in un mondo di GENERALIZZAZIONI (perché le mode sono solamente questo. Sai cos'è la moda matematica statistica? E' il dato che appare più ricorrentemente. Non ti dice nulla questo?), le persone hanno paura del diverso. Hanno paura di poter cadere e sbagliare, magari anche solamente essendo diversi dagli altri, hanno paura di poter passare un momento di solitudine, e preferiscono seguire tutti gli altri senza "cadere" (in apparenza). In realtà io penso che ci voglia solamente un po' di coraggio per essere se stessi, cadere, sbagliare, ma poi se si è veramente determinati e si ha sicurezza in se stessi, per rialzarsi e riprendere il normale corso della vita, con la nostra determinazione, autostima, sicurezza ed esperienza aumentata notevolmente.
Questa è una riflessione vera e seria, che dovrebbe stimolarti un ragionamento. Puoi tranquillamente scrivere questo ragionamento che ti viene stimolato nel tema.
Torniamo all'aspetto più strutturale del tema. Hai detto che è su di te. Quindi magari fra le altre cose potresti anche parlare di come tu ti comporti in merito a questa frase. Hai paura di cadere? Ti è già successo di cadere e poi rialzarti? Come hai fatto? Poniti domande simili a queste e sviluppale in un testo.
Ricordati inoltre di fare una scaletta (SEMPRE, perché poi spesso succede, anche a me, di avere così tante cose da dire da non saperle organizzare e finire per andare in disordine) con gli argomenti che vuoi sviluppare.
Buon lavoro.
Ciao!
Guarda, si tratta di una traccia molto ampia, che ti offre numerosi spunti. Mi raccomando, cerca di approfondirli bene e dedica il giusto tempo al tema.
Cominciamo dalla comprensione di questa frase: "non è forte colui che non cade mai, ma chi cadendo si rialza". Cosa significa? E' una metafora naturalmente.
A primo impatto, significa che la vera forza consiste nello sbagliare e saper rimediare ai propri errori, rimettersi in sesto e ripartire più forti di prima, e non non sbagliare mai ma non sapere come rimediare ai propri errori. Mi segui? Ora, è naturale che una persona che ha sbagliato ed è riuscito a rimediare e ricominciare sia più forte, letteralmente, di una che semplicemente non ha sbagliato mai e non si è neanche posta il problema.
Si chiama ESPERIENZA: chi sbaglia e poi ce la fa ha più esperienza, semplicemente perché impara più cose, impara come rimediare ai propri errori, delle tattiche, strategie, impara a cavarsela anche nei momenti più difficili. Chi non ce l'ha naturalmente se la deve formare e all'occorrenza potrebbe trovarsi in difficoltà rispetto a qualcuno al quale è già successo.
Adesso ti faccio fare una riflessione che ti potrebbe aprire molte vie da seguire per il tema, se la sai giocare bene. Perché gli uomini tendono a non volere cadere mai?
Beh, intanto perché non si pongono queste domande e non fanno questa riflessione di esperienza, ma hanno PAURA di sbagliare, cadere e ferirsi. E poi, di conseguenza, si creano delle illusioni che non sono reali, la maggior parte delle volte.
A tal proposito ti consiglio di leggere la poesia "Forse un mattino" di Montale, perché è sullo stesso argomento e sarebbe bello se la citassi.
Tornando alle illusioni, perché credi che qui in Occidente si rinneghino tanto i dolori, non si sappia (naturalmente sto generalizzando!!) guardare in faccia la realtà la maggior parte delle volte, non si voglia sentire parlare di guerre, addirittura annoi studiarle?
La risposta sarebbe "perché i mass media condizionano la vita di queste persone al punto che cominciano ad influire veramente, e negativamente".
Ma Marta, non ti pare che una persona che si lascia condizionare tanto dalla pubblicità, dalla televisione, da Internet sia fragile? Molto fragile interiormente?
La risposta è perché qua, vivendo fra i mass media, vivendo in un mondo di GENERALIZZAZIONI (perché le mode sono solamente questo. Sai cos'è la moda matematica statistica? E' il dato che appare più ricorrentemente. Non ti dice nulla questo?), le persone hanno paura del diverso. Hanno paura di poter cadere e sbagliare, magari anche solamente essendo diversi dagli altri, hanno paura di poter passare un momento di solitudine, e preferiscono seguire tutti gli altri senza "cadere" (in apparenza). In realtà io penso che ci voglia solamente un po' di coraggio per essere se stessi, cadere, sbagliare, ma poi se si è veramente determinati e si ha sicurezza in se stessi, per rialzarsi e riprendere il normale corso della vita, con la nostra determinazione, autostima, sicurezza ed esperienza aumentata notevolmente.
Questa è una riflessione vera e seria, che dovrebbe stimolarti un ragionamento. Puoi tranquillamente scrivere questo ragionamento che ti viene stimolato nel tema.
Torniamo all'aspetto più strutturale del tema. Hai detto che è su di te. Quindi magari fra le altre cose potresti anche parlare di come tu ti comporti in merito a questa frase. Hai paura di cadere? Ti è già successo di cadere e poi rialzarti? Come hai fatto? Poniti domande simili a queste e sviluppale in un testo.
Ricordati inoltre di fare una scaletta (SEMPRE, perché poi spesso succede, anche a me, di avere così tante cose da dire da non saperle organizzare e finire per andare in disordine) con gli argomenti che vuoi sviluppare.
Buon lavoro.
Ciao!
Delia
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