L'angolo della scuola

Domanda

#26178 Il 14/03/2021 Ila di 18 anni ha scritto:
Domanda privata

La mia risposta:

Ciao Ila, è da tanto che non rispondo ad una domanda in rubrica, ma quando ho letto la tua non ho potuto fare a meno di farlo perché mi è sembrato di sentire, tra le tue parole, la piccola me di inizio liceo.

Quando ho iniziato il liceo ero completamente un'altra persona rispetto a quella che sono oggi, dico davvero. Sin dalle medie infatti le mie intere giornate si svolgevano in funzione dello studio, uno studio “matto e disperatissimo” dettato da una folle mania di perfezionismo che mi ero prefissata e in questo sicuramente ha influito il rapporto che avevo con la mia (tuttora) migliore amica (quel periodo era davvero l'unica amica che avevo), perché era un rapporto decisamente insano, che piuttosto che sull'amicizia si basava su una straziante competizione scolastica e di voti, sebbene fossi la prima a ripetermi costantemente di dover studiare solo e solamente per me e forse all'epoca ero anche convinta di farlo sul serio.
Quando poi sono andata al liceo, durante i primi mesi di quarto ginnasio (1^anno) la situazione era inevitabilmente peggiorata, in quanto l'"asticella" si era alzata rispetto alle scuole medie e in modo direttamente proporzionale anche la competizione con la mia amica, che ha continuato a frequentare la mia stessa classe.
Dopo di che, in questo sicuramente mi ha aiutato il nuovo ambiente della scuola, in cui pian piano ho conosciuto nuove persone che si sono affiancate alla mia amica così che non passassi solo ed esclusivamente il mio tempo con lei. Per un periodo tra noi c'è stata una situazione di gelosia molto brutta perché lei si era resa conto di non essere più l'unica persona con cui passavo il mio tempo, ma poi entrambe siamo cresciute, maturate e cambiate e le cose sono decisamente migliorate in quanto ci siamo riavvicinate come non mai e abbiamo costruito un rapporto solido e forte, in cui la scuola ci unisce solo perché siamo compagne di classe e non per fare a gara a chi sa più cose o a chi prende il voto più alto tra noi. La scuola mi ha devastata per un periodo della mia vita, mi ha fatto perdere l'appetito, il sonno, la tranquillità quotidiana e mi ha spesso precluso da molte cose che avrei potuto fare se solo avessi dato il giusto peso a tutto, come riesco per fortuna a fare ora.

Quello che voglio e sento di dirti è di staccare per un po' la spina da quelle persone tossiche per te, sebbene siano tuoi cari amici, perché fidati che un'amicizia non si basa mai sulla competizione o sulla gelosia (anche se si parla di scuola).
Capisco che tu voglia eccellere nelle materie che ti piacciono, perché sicuramente metti passione nello studio e vuoi ottenere il giusto merito per lo sforzo, ma probabilmente ciò che dovresti fare è semplicemente renderti conto di quando lo studio diventa ossessivo, per cui stai impiegando il triplo del tempo per imparare o studiare qualcosa in cui ti sarebbe bastato un terzo, solo perché ritieni di doverlo ripetere fino allo sfinimento per paura di prendere un voto basso. Se fai il classico sicuramente conoscerai la frase “rem tene, verba sequentur”, cioè se conosci l’argomento, le parole ti verranno! E fidati che se inizi ad entrare in questo meccanismo il tuo approccio allo studio cambierà notevolmente perché non solo ti richiederà molto meno tempo, ma soprattutto sarà uno studio più interiorizzato e meno mnemonico. Sicuramente se parti da questo sarà tutto più facile dopo e anche nella traduzione cerca di distaccarti dai particolari e dalle minime imprecisioni, che sono normali! Soprattutto ora che nel triennio non ci si sofferma più sul rigore grammaticale ma puoi permetterti di tradurre in modo più libero in base al pensiero e allo studio dell’autore.

Mi dispiace davvero che tu ti senta così oppressa, perché posso capirti benissimo ed è per questo che spero con tutto il cuore che tu possa distaccarti da questo, come sono riuscita a fare io, sebbene ci sia voluto un po’ ma dopo inizierai ad affrontare tutto con più serenità, ad accettare un 8 invece che un 10 perché può capitare che ci sia una giornata storta, una argomento capito meno bene o semplicemente una volta in cui non avevamo voglia di studiare o in cui non siamo riusciti ad applicarci al 100%... siamo umani!
E poi diciamocelo… non sarà quella versione di Livio fatta a marzo 2021 in cui hai preso 6 che nel 2040 renderà la tua vita meno bella, semmai sarà proprio il ricordo dell’angoscia con cui hai vissuto questi anni con il pensiero costante di dover eccellere sempre e comunque… e fidati, non ne vale la pena!

Spero vivamente che con l’esperienza di una tua collega classicista al quarto anno tu possa aver aperto gli occhi e se così non fosse datti un’altra opportunità di farlo, perché te la meriti!  Un bacio

Mary04

Hashtag automatici: #varie

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