L'angolo della scuola
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#29422
Il 04/07/2022 Sofia di 17 anni ha scritto:
Ho un problema che non riesco a risolvere...Una pigna si stacca da una sequoia gigante e cade da un'altezza di 45m.Trascurando l'attrito con l'aria, quanto tempo impega a raggiungere il suolo? Con quale velocità raggiunge il suolo?
Quale è il nome astratto di sapere
Ciao non riesco a fare turista in nome astratto
Ciao
Ciao
Potrei sapere un nome astratto per avaro
#29418
Il 02/07/2022 Chiara di 13 anni ha scritto:
Salve mi sono iscritta all'istituto delle biotecnologie ambientali e sanitarie mi piacciono tantissimo le scienze ma sono un po' scarsa in matematica e la fisica mi sembra molto difficile ho fatto la scelta giusta?Collegare Coketown di Charles Dickens con la Belle Epoque
#29417 Il 02/07/2022 alexia di 18 anni ha scritto:
Nome astratto di amante?
quale il nome astratto di sapere
Una frase con la parola chiave in senso astratto
Ciao ragazzi!
Probabilmente sono un po' grandicella per il forum, ma mi avete aiutato tante volte quando ero più piccola, quindi ho deciso di tornare qui, per esporre il mio problema. Sono reduce dagli scritti di maturità: tra qualche settimana avrò l'orale e poi, finalmente, sarò fuori dal liceo. Una volta terminato questo percorso, si apre il mondo dell'università: ho già chiara la facoltà che andrò a scegliere, ma ho diversi dubbi sulla sede, sul dove frequentarla.
Personalmente, preferirei trasferirmi in un'altra città per studiare, sia perché ho alcuni ricordi brutti di questi anni legati alla mia, sia perché, a parte la famiglia, non ho niente che mi trattenga qui (non ho amici stretti, o comunque anche loro si sposteranno; non ho attività particolari da seguire, e così via). Al momento, la scelta è tra due città: una perché vi è un'università molto buona e prestigiosa, mentre l'altra perché si trova nella stessa città dei miei parenti, quindi in caso avrei un appoggio (e, in più, avrei già alcune conoscenze). Oltre a questo, reputo lo studiare da fuorisede un'esperienza formativa di per sé, perché aiuta ad uscire dalla comfort zone, a vivere più o meno lontano da casa, a cavarsela da soli, etc, e, per quanto mi riguarda, credo che mi servirebbe molto.
Il punto è proprio questo: i miei genitori sono molto scettici, perché credono che non sia in grado di vivere da sola e di fare molte cose per conto mio (anche perché, a casa, sono proprio loro a trattarmi bene e a farmi tutto, senza che io lo chieda). Sicuramente proverei fuori, poi, se proprio vedo di non essere in grado di vivere senza di loro, potrei sempre chiedere il trasferimento da un ateneo all'altro. Prima o poi dovrò staccarmi da loro, dovranno farsene una ragione, ma non so come convincerli.
Scusate per il poema infinito: spero possiate aiutarmi e darmi qualche consiglio a riguardo.
Grazie mille, e complimenti per tutto il lavoro che fate.
Probabilmente sono un po' grandicella per il forum, ma mi avete aiutato tante volte quando ero più piccola, quindi ho deciso di tornare qui, per esporre il mio problema. Sono reduce dagli scritti di maturità: tra qualche settimana avrò l'orale e poi, finalmente, sarò fuori dal liceo. Una volta terminato questo percorso, si apre il mondo dell'università: ho già chiara la facoltà che andrò a scegliere, ma ho diversi dubbi sulla sede, sul dove frequentarla.
Personalmente, preferirei trasferirmi in un'altra città per studiare, sia perché ho alcuni ricordi brutti di questi anni legati alla mia, sia perché, a parte la famiglia, non ho niente che mi trattenga qui (non ho amici stretti, o comunque anche loro si sposteranno; non ho attività particolari da seguire, e così via). Al momento, la scelta è tra due città: una perché vi è un'università molto buona e prestigiosa, mentre l'altra perché si trova nella stessa città dei miei parenti, quindi in caso avrei un appoggio (e, in più, avrei già alcune conoscenze). Oltre a questo, reputo lo studiare da fuorisede un'esperienza formativa di per sé, perché aiuta ad uscire dalla comfort zone, a vivere più o meno lontano da casa, a cavarsela da soli, etc, e, per quanto mi riguarda, credo che mi servirebbe molto.
Il punto è proprio questo: i miei genitori sono molto scettici, perché credono che non sia in grado di vivere da sola e di fare molte cose per conto mio (anche perché, a casa, sono proprio loro a trattarmi bene e a farmi tutto, senza che io lo chieda). Sicuramente proverei fuori, poi, se proprio vedo di non essere in grado di vivere senza di loro, potrei sempre chiedere il trasferimento da un ateneo all'altro. Prima o poi dovrò staccarmi da loro, dovranno farsene una ragione, ma non so come convincerli.
Scusate per il poema infinito: spero possiate aiutarmi e darmi qualche consiglio a riguardo.
Grazie mille, e complimenti per tutto il lavoro che fate.
Qual è il nome astratto di cattivo
da sempre mi chiedo a cosa serve quella sfilzata di numeri delle espressioni da cui ricavo un solo numero allora perché non mi dai subito quel numero lì invece di scervellarmi mezz'ora per trovare un numero che non serve a niente e che il libro me lo poteva già dare?
è una domanda che mi pongo dalla quarta a cui non ho mai saputo rispondere.
sono Angela
p.s. era una domanda che in prima superiore chiese mio babbo alla professoressa di aritmetica a cui lei rispose "lo capirai in quinta" e mio babbo voleva una risposta migliore e le disse "e io per capire una domanda devo stare qui fino in quinta?!" secondo me la professoressa in questo modo non invoglia per niente gli alunni ad avere un approccio più intenso.
saluti e aspetto una risposta non come quella della professoressa che fece a mio babbo ma meglio
è una domanda che mi pongo dalla quarta a cui non ho mai saputo rispondere.
sono Angela
p.s. era una domanda che in prima superiore chiese mio babbo alla professoressa di aritmetica a cui lei rispose "lo capirai in quinta" e mio babbo voleva una risposta migliore e le disse "e io per capire una domanda devo stare qui fino in quinta?!" secondo me la professoressa in questo modo non invoglia per niente gli alunni ad avere un approccio più intenso.
saluti e aspetto una risposta non come quella della professoressa che fece a mio babbo ma meglio
#29410
Il 27/06/2022 Edo di 10 anni ha scritto:
Che cos'è pulizia è nome astratto o aggettivo qualificativo
Vorrei sapere qual è il derivato astratto di ignorare
Se un tavolo è lungo 120 cm, quindi 1,20m, la metà della lunghezza si calcola facendo 120:2=60?
Grazie.
Questa domanda fa riferimento a una richiesta precedente
Grazie.
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