Questioni e dubbi religiosi
Problemi religiosi o dubbi spirituali? Ti fai delle domande e non sai a chi chiedere un parere? Qui trovi le risposte che don Nereo ha dato per molti anni a bambini e ragazzi come te... e a qualche grande. Ricorda che, in quanto sacerdote della Chiesa Cattolica, ha risposto in base al suo catechismo.
Avviso importante
A gennaio 2020, dopo 9 anni, don Nereo ha lasciato la gestione di questa rubrica per motivi di
impegni comunitari e anche di salute. Lo ringraziamo di cuore per quanto ha fatto in tutti
questi anni per spiegare la religione a bambini, ragazzi e, come dice lui, anche a qualche
vecchiotto che ha scritto negli ultimi tempi.
Se volete farci avere dei messaggi per lui utilizzate la pagina dei
contatti e glieli inoltreremo.
La rubrica resta sospesa in attesa di valutare se e come proseguirla.
Se un sacerdote benedice un bicchiere d'acqua e poi l'acqua viene versata in un altro contenitore contenente altra acqua, la benedizione si perde, si diluisce o si trasmette al liquido?
So che può sembrare una frivolezza, ma mi chiedevo se qualcuno ci ha mai pensato.
Grazie!
Vorrei togliermi un dubbio...
Esiste veramente la magia? Cioè quella bianca,rossa,nera e rosa.
Grazie e buona domenica
Sono sempre Luca. Intanto la ringrazio di cuore, per i suoi consigli: ne farò tesoro!
Mi scuso, se le scrivo una seconda e-mail! Io ho già una discreta cultura cattolica, ma, non riesco a comprendere la natura della Manna-Bibilica, perchè ci sono due tesi: una religiosa e l'altra scientifica, le quali si contraddicono tra di loro! La tesi religiosa, afferma che, Dio, ha fatto "Piovere dal cielo" la manna, per nutrire il popolo ebraico nel deserto e, dunque, la discesa della Manna, è stato un intervento miracoloso di Dio. La tesi invece scientifica, afferma che, la manna che nutrì gli ebrei, derivava da due specie: un lichene: "Leucanora-Esculenta" e da una pianta:"Tamerix-Mannifera", le quali, durante le giornate ventose, la loro manna viene trasportata anche a grandi distanze, producendo così il fenomeno denominato: "Pioggia di Manna". Inoltre, so anche che, una tribù, la quale vive in quei deserti: i Tartari, della manna se ne nutrono ancora oggi,facendo una sorta di focaccia, che loro chiamano:"Pane di Terra". Di quale natura, quindi,fu la manna dell'Esodo? E come conciliare tra di loro, la tesi della scienza e quella della religione?
Nell'attesa di una sua risposta, le mando i miei più cordiali saluti e la ringrazio per la sua pazienza e disponibilità!!!
Continuerò anche a consultare sempre la sua rubrica-religiosa!
Luca
Questa, sarà davvero l'ultima e-mail che le invierò, perchè non vorrei risultare troppo ASSILLANTE O PETULANTE!!!
Vorrei sapere, qual è' la giusta interpretazione del "MAGNIFICAT", quando la Madonna afferma: < Ha rimandato i ricchi a mani vuote, ha ricolmato di beni gli affamati,ha soccorso Israele suo servo, nella sua sventura, ricordandosi della sua alleanza...> La Bibbia la quale ho qui a casa, nel commento al Magnificat, afferma: <Questo versetto del Vangelo, si riferisce alla venuta finale di Gesù e non alla sua prima venuta> ( e cioè, quella di duemila anni fa!). E aggiunge: Maria, con uno sguardo profetico, ha visto nella mente di Dio, il suo giusto giudizio sulla condotta degli uomini: la condanna dei ricchi oppressori e la ricompensa di coloro invece, i quali sono rimasti fedeli alle leggi di Dio e agli umili di cuore>. Infine, ( sempre la mia Bibbia), spiega anche il perchè, la madre di Gesù, usa, (quando racconta appunto il Magnificat), i verbi al passato-prossimo e afferma: <Qui, Maria, utilizza questa forma grammaticale, perchè ( anche se il giudizio-divino, ancora si deve manifestare!), ella lo ha già veduto nella mente di Dio e, dal momento che, in Dio, non c'è (come qui sulla terra): il presente, il passato e il futuro, ma, c'è invece, un eterno presente, perchè nell'aldilà non c'è il tempo, è come se, esso, ( il giudizio-divino) si fosse già compiuto sul comportamento degli uomini.
Un altra cosa, la quale mi fa pensare che, questa interpretazione sia esatta, è che, la Madonna ad Anguera in Brasile ( non so se conosce queste apparizioni!), in due messaggi del 2005, afferma:<Sappiate, che ci sarà un grande caos nell'economia mondiale e solo i puri di cuore, sopravviveranno>. E l'altro afferma: <Cosa sarà dei ricchi, quando avranno bisogno dei poveri? e sempre Maria, aggiunge: <Il povero, vivrà bene: il ricco orgoglioso, vivrà della misericordia del povero>.
Ora, io le chiedo: questa interpretazione del Magnificat, la quale dà la mia Bibbia, è esatta? Oppure, esso, va interpretato in modo diverso? Mi faccia sapere! La ringrazio!
Un caro saluto!
Luca
Il mio quesito, il quale le vorrei esporre, riguarda la figura di Lutero.
Egli, condannò e criticò ( e giustamente!) la Chiesa-cattolica per la vendita delle indulgenze, affermando che, essa, non obbediva alla volontà di Nostro-Signore! Però, successivamente, Lutero affermò che, per conquistarsi la salvezza eterna, non contano le opere di solidarietà verso il prossimo, ma, basta possedere la fede. Lui, inoltre, so anche, che quando fu monaco, spesso si fustigò per i suoi peccati e si confessò anche frequentemente. Non è forse, contradditorio Lutero? In un primo momento ( come le avevo predetto) egli critica la Chiesa per le sue cattive opere, e poi, dopo, afferma invece, che le opere non sono importanti per giungere in Paradiso? E come si spiegano le sue contraddizioni? Lei cosa ne pensa su questo punto? So comunque, che, anche per i Protestanti, ( compreso anche i Luterani), anche le opere rivestono una certa importanza, perchè esse sono un riflesso e una conseguenza della proria fede, però, a differenza dei cattolici, queste non sono meritorie per il Paradiso; quindi, per un cattolico, le opere hanno un'importanza ancora maggiore, perchè sono un mezzo per conquistarsi la vita-eterna.
Lutero, a mio avviso, si è contraddetto anche su un altro punto: quello sull'Eucarestia. Egli afferma, che, le verità di fede, sono tutte contenute nella Bibbia; infatti, loro ( a differenza dei Cattolici), non accettano la tradizione. Però, egli non riconosce la presenza materiale di Gesù nell'Eucarestia; egli crede nella cosustanziazione: Dio c'è in presenza, ma, egli non trasforma la sostanza, mentre i cattolici, credono nella transustaziazione: e cioè, la sostanza del pane e del vino, viene trasformata nella sostanza della carne e del sangue di Cristo. Ma, che, Nostro-Signore, sia presente anche fisicamente nell'Eucarestia, lo afferma sempre lui, nel Vangelo: <Prendete e mangiatiene tutti: questo è il mio corpo e il mio sangue, offerto in sacrificio per voi>. Dunque, a mio parere, anche qui, Lutero si è contraddetto: Prima, afferma che, le verità crisitane, sono descritte nella Bibbia e, poi, nega la presenza materiale di Gesù nell'Eucarestia, la quale viene espressa in modo: chiaro e inevoquivocabile. Non è anche questa, forse, una contraddiizone? Vorrei comunque,un suo parere a proposito.
Cordiali saluti!
Nei prossimi giorni, non le scriverò anche altre e-mail, perchè non vorrei essere troppo PROLISSO, però, continuerò sempre a seguire la sua interessante ed utile rubrica religiosa!!!
Luca
Sono sempre Luca. Ora, le parlo di una questione ( come alla mia prima e-mail), del tutto personale!
Deve sapere che, io, fin da quando ero bambino, ho una grande fede in Dio, ma, soprattutto ho una profonda spiritualità. Avverto intensamente nel mio cuore, la presenza di Dio e prego con il cuore: raramente con le parole. Fin da quando ero piccolo, inoltre, vivo e mi piace stare in un continuo raccoglimento-interiore. Anche il volontariato che svolgo, lo faccio con tanto affetto verso i bambini e mi dà molta gratificazione. Anche quando qualcuno mi tratta male ingiustamente, mi arrabbio e soffro, ma, non riesco a provare cattiivi sentimenti, neanche di-fronte a costoro( anche se non riesco però, ad amarli ma, neanche li odio!). Sono sempre stato una persona onesta e sincera con tutti: non sono mai ipocrita o falso, ma, dico sempre a tutti, quello che realemte penso. Inoltre, contemplo Dio nella natura (In particolare lo contemplo nella luce del Sole): è come se vedessi in esso, il riflesso della luce di Dio! Ma, tutta la natura mi parla di Dio: il fiore che sboccia, il cinguettio di un uccello, l'azzurro del mare, il tramonto del sole ma, anche la tenerezza di un bambino mi parla di lui. Tutto mi parla di Dio ( tranne il dolore, dove onestamente parlando, non riesco lì, a vedere la sua presenza e, spesso, quando soffro, dubito non tanto della sua esistenza, ma, della sua provvidenza!). Il mio cuore, infine, è sempre rivolto a Dio e molto poco alle cose della terra e cioè sono "Un povero in spirito": come afferma appunto Nostro-Signore nel Vangelo. Ora, la mia domanda è: non è che io, sia molto vicino alla Santità,(Anche se, ho chiaramente i miei peccati!) o per lo meno conduco "Una vita beata", come appunto fece Adamo, quando era nel Paradiso-Terrestre, prima che commettese il peccato-originale? Vorrei cortesemente, il suo punto di vista!
Cordiali saluti!
Luca
Questa, sarà davvero l'ultima e-mail che le scriverò, perchè non vorrei risultare troppo ASSILLANTE O PETULANTE!!!
Comunque, continuerò sempre a consultare il suo sito!!!
Vorrei esporle due domande, su due personaggi della Bibbia.
Il primo è Sansone: Come faceva, egli, a possedere una forza così immensa? Questo passo della Bibbia,è da interpretare: letteralmente o simbolicamente? E ancora: Qual è il significato di Sansone, il quale spacca le colonne con una forza inaudita, uccidendo tutti i Filistei? Io penso che, questo evento, sia da interpretare come un castigo-divino, per gli innummerevoli peccati di quel popolo.
Il secondo riguarda Giovanni-Battista: Egli, prima di divenire discepolo di Gesù, fece parte della setta degli esseni? Io so che, Giuseppe-Flavio, elenca almeno sette motivazioni, per le quali, secondo lui, Giovanni-Battista, fosse in un primo momento,un esseno. Ora, ritenendo Giuseppe-Falvio,uno storico abbastanza attendibile, devo anche io concludere che, le sue considerazioni su Giovanni, siano autentiche. Dunque, penso che sia verosimile pensare che, Giovanni-Battista, professò la religione degli esseni, prima di convertirsi al cristianesimo. Vorrrei, comunque, confrontarmi con lei e sapere le sue opinioni in merito.
Un caro saluto!
Luca
Dico sempre che è l'ultima e-mail, ma, in realtà, non sono contraddittorio, perchè mi sorgono sempre nuove domande!!!
Mi stava venendo un dubbio: ma, le persone ( non sono io, che posseggo la fede!), le quali fanno opere di solidarietà, senza aver fede in Dio, possono raggiungere la salvezza eterna? Io penso di no, perchè, per gaudagnarsi il Paradiso, a mio parere, sono necessarie entrambi: la fede e le opere. Infatti, San Giacomo afferma: <La fede è vana, se non è accompagnata dalle opere>, mentre San Paolo affemerà: <Non è in virtù delle opere, affinchè nessuno se ne vanti>. Come conciliare queste due affermazioni, apparentemente contraddittorie? Io ho provato a dare una mia intepretazione; mi dica se è esatta! Che, la persona, che ha veramente fede, non può limitarsi a viverla in astratto, ma, deve vivere in modo coerente con il suo credo, mettendo in pratica gli insegnamenti di Nostro-Signore. Infatti, Gesù nel Vangelo, affermerà: <Non chiunque mi dice: "Signore-Signore" entrerà nel Regno dei Cieli, ma, chiunque fa la mia volontà> E ancora:<Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica>. Dunque, come afferma San Giacomo: <La fede è vana, se non è accompagnata dalle opere>.
Però, se, una persona, fa del bene agli altri, per apparire brava o per interesse personale, allora dimostra, agendo in questo modo, di essere egoista e di non essere onesta! Infatti, le opere di carità, vanno compiute ( affinchè abbiano valore per la vita-eterna!), per amore disinteressato e sincero: verso Dio e verso il prossimo. Ma, affinchè avvenga questo, una persona deve necessariamente possedere la fede. Anche Gesù, dirà:<Guardatevi dal praticare la vostra giustizia da vanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non avrete ricompensa dal Padre mio, che è nei cieli>. Quindi, come afferma San Paolo:< La salvezza non dipende dalle opere, affinchè nessuno se ne possa vantare> In conclusione, perciò, per salvarsi l'anima, a mio avviso, occorrono entrambi: fede ed opere di solidarietà, in particolare verso le persone che soffrono: nel corpo e nello spirito. E lei, invece, cosa ne pensa? Secondo lei, per il Paradiso, sono indispensabili ambedue? Mi faccia sapere!
La ringrazio infinitamente per la sua PAZIENZA E DISPONIBILITà!!!
Cordiali saluti!
Luca