Storia di un Gomitolo
"La grande corsa"
(Una primavera piena)
capitolo 4
Questa è la storia del Gomitolo proposta come racconto, per condividere i momenti belli e quelli brutti, le soddisfazioni e gli errori, e crescere tutti insieme.
E così sia. Si fa, anche perché la vecchia avventura era agli sgoccioli e
né ics né Fogny né zia Cris volevano restare senza casa...
Ma come fare un sito senza cadere negli errori che avevano fatto naufragare il sogno di sei anni prima?
E come creare qualcosa che piacesse a chi lo doveva frequentare?
E' così che fin da subito "Il Gomitolo" non fu un sito creato da adulti per
i ragazzi, ma da un gruppo di amici formatosi negli anni, di età differenti e talenti diversi,
che iniziò a sognare, a pensare a cosa volesse e a come lo volesse.
Si pensò di chiedere aiuto a un amico di ics, professionista della grafica,
che regalò al gruppo di amici un logo e una possibile impostazione grafica.
"sembra il sito di una banca!" dirà una decenne...
"E allora lo disegniamo noi!". Nacque una cartella su Dropbox (un sistema di
condivisione documenti) dove fecero avanti e indietro bozze disegnate su carta
del sito sognato da diversi ragazzi. Fogny prese in mano Photoshop e imparò lo strumento penna
(che per ics tuttora è al pari della stregoneria) e iniziò a disegnare il
logo. Molte di queste cose saranno immortalate nel video del primo compleanno.
Contemporaneamente si susseguivano gli incontri nel mondo reale, ad esempio
fra ics e l'amico Oreste o fra ics, zia Cris e il suo amico don Nereo.
Alcuni credono che il Gomitolo abbia una sede, magari un
grande palazzo di cristallo in centro, ma nulla è più lontano dalla
realtà. Il gomitolo è un'idea, è nel cuore di chi lo fa e di chi ci va,
è in stanze di case normali, col tavolo, la tovaglia e una ciotola di budino
gigante. Qui ics e zia Cris parlarono a don Nereo di
questo sogno, di come lo volevano, come sarebbe dovuto essere, cosa non volevano
che ci fosse. A don Nereo piacque e una storia ebbe inizio in una domenica
sera di nebbia, mentre i bambini dei vicini facevano gli ultimi compiti...