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La teoria del colore

Venite a scoprire tante cose sui colori!

Articolo a cura di (Gallina)

Nella nostra vita quotidiana usiamo spesso tempere, acquerelli, matite o qualsiasi altro mezzo per poter colorare. Ma vi siete mai chiesti da cosa sono formati i colori? Isaac Newton elaborò una propria teoria, che chiamò teoria del colore. Spieghiamo di che cosa si tratta.

I colori primari

La luce, come tutti sappiamo é un fascio di luce bianco. Ma sapete che questo fascio bianco é formato in realtà da 7 colori? Provate a mettere una bottiglia d'acqua davanti a un fascio di luce e vedete il riflesso che fa: noterete sicuramente che i riflessi sono colorati. Questo accade perché, quando un fascio di luce colpisce un corpo, esso si scompone nei suoi 7 colori che la formano.

Lo stesso fenomeno avviene quando piove con il sole: la luce, spezzata dalle gocce di pioggia, si scompone nei suoi colori e forma l'arcobaleno. I colori che formano la luce sono sette (verde, blu, rosso, giallo, arancione, indaco e violetto) ma quelli che "prevalgono" sono il rosso, il verde e il blu (Red, Green e Blue, da cui l'acronimo RGB). Questi tre sono i colori primari della luce. Vengono definiti primari perché, attraverso una loro adeguata combinazione, riescono a formare gli altri colori dell'arcobaleno.

Sintesi additiva

Se osserviamo un monitor possiamo accorgerci che i colori sono formati da radiazioni luminose e dall'accostamento di tre puntini con i colori primari della luce: da questi, per sintesi additiva, si può arrivare ad ottenere, appunto, il bianco.

Sintesi additiva
Sintesi sottrattiva

Oltre alla sintesi additiva, vi é anche la sintesi sottrattiva: questa avviene mediante assorbimento, da parte dell'inchiostro colorato, della radiazione luminosa.

La sintesi sottrattiva da origine al colore nero. In questo caso, i tre colori primari sono il blu ciano, il rosso magenta e il giallo, perché non si possono ottenere dalla mescolanza di altri colori. Il magenta, ciano e il giallo danno origine a tutti gli altri colori. Mescolando magenta e giallo, si può ottenere l'arancione; mescolando il ciano con il giallo si ottiene il verde e mescolando il ciano con il magenta si ottiene il viola.

Sintesi sottrattiva

I colori secondari e terziari

I colori ottenuti con la sintesi sopra indicata sono detti colori secondari. I colori terziari sono invece ottenuti dalla mescolanza di due colori primari, con prevalenza di un colore. Mi spiego meglio: l'arancione, per fare un esempio, é formato dall'unione di un 50% di magenta e un 50% di giallo. Se invece di mescolare questi due colori in parti uguali, viene messo un 80% di magenta e un 20% di giallo, l'arancione é diventato un arancio-rossastro. Lo stesso discorso vale per tutti gli altri colori.

I colori terziari sono: arancio-rossastro, arancio-giallastro, verde-bluastro, verde-giallastro, viola rossastro, viola bluastro. L'essenza di un colore é caratterizzata da tre parametri: tonalità, saturazione e chiarezza. Spieghiamo il significato di questi tre termini.

  • La tonalità é il colore puro: per esempio, il rosso é di una tonalità diversa rispetto al blu perché, ovviamente, ha un colore diverso.
  • La saturazione é la purezza, l'intensità di un colore. Nella pittura la saturazione si definisce in base al quantitativo di acqua: vediamo infatti che man mano che aggiungiamo acqua il colore perde la sua purezza e diventa, appunto, più insaturo.
  • La chiarezza invece, é data dall'aggiunta di una parte di bianco o di nero al colore puro. Un rosso mischiato al bianco risulterà più chiaro, un rosso mischiato al nero invece risulterà più scuro.

Questi tre parametri seguono una loro direzione. La tonalità ha un movimento periferico, ovvero si muove orizzontalmente; la chiarezza ha un movimento polare ovvero si muove verticalmente, la saturazione ha un movimento diametrale ovvero obliquo.

Per comprendere meglio questo concetto, immaginate una sfera: segnatene la metà orizzontale. Qui posizionate tutte le variazioni di tonalità: muovendocisi orizzontalmente si possono trovare tutti gli altri colori. Al polo Nord della vostra sfera posizionate il bianco, al polo Sud il nero. Muovendosi verticalmente su una tonalità di colore scelta, essa diventerà più chiara se si sposta verso il polo Nord e più scura se si sposta verso il polo Sud.

Tonalità, saturazione e chiarezza sono indispensabili per definire un colore, e sono usati soprattutto nei computer nei programmi di grafica; ma anche nella finestra dei colori della chat! Se infatti qui schiacciate in alto la scritta HSB (H= hue, tonalità; S= saturation, saturazione; B= brightness, luminosità) noterete che nella barra verticale vi sono tutte le tonalità di colore (segnato verticalmente poiché impossibile rappresentare una sfera); nel quadrato a sinistra della tonalità invece si possono definire la chiarezza e saturazione del colore scelto.

I contrasti

Con i colori si possono creare sette contrasti, chiamati contrasti di Itten. Essi sono i seguenti.

Contrasto tra colori puri

Accostamento di due o più colori saturi al 100% (senza aggiunta di acqua, per la pittura).

Contrasto tra colori puri
Contrasto di chiaroscuro

Partendo da una tonalità di un colore, si aggiunge il bianco nelle zone in luce e il nero nelle zone in ombra.

Contrasto chiaroscuro
Contrasto tra colori caldi e colori freddi

La sensazione di un colore cambia in base al colore che ha di sfondo.
Un verde circondato da un blu apparirà freddo, circondato dal rosso apparirà caldo.

Contrasto tra colori caldi e colori freddi
Contrasto tra colori complementari

Viene affiancato un colore secondario al suo primario complementare (cioè che non è contenuto nel colore secondario). Per esempio, al giallo si può affiancare il viola, ottenuto dal rosso + blu; al rosso si affianca il verde ottenuto dal giallo + blu, al blu si affianca l'arancio ottenuto dal rosso + giallo.

Contrasto tra colori complementari
Contrasto di simultaneità

Quando osserviamo un colore sovrapposto a una superficie bianca, e dopo qualche secondo distogliamo lo sguardo possiamo notare che vediamo il complementare del colore. Questo accade perché la retina dell'occhio non registra il colore che noi stiamo guardando ma, appunto, il suo complementare.

Contrasto di simultaneità
Contrasto di qualità

Si tratta dell'accostamento di un colore puro a un colore insaturo; viene risaltato il colore puro.

Contrasto di qualità
Contrasto di quantità

Si basa su un concetto di "equilibrio" del colore, in modo che quando lo si osserva non prevale il senso di prevalenza di un colore. Per una sensazione di equilibrio tra i complementari giallo e viola, viene messo ¼ di giallo e ¾ di viola. Per quanto riguarda l'arancio e il blu, 2/3 della superficie deve essere arancio mentre 1/3 blu. Infine, tra verde e rosso, ½ deve essere verde e l'altro mezzo rosso.

Contrasto di quantità

...fine!

Se avete letto fin qui vi stimo! Spero che questo articolo sia stato interessante.

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