Il fumo
Cerchiamo di conoscere un pericoloso vizio
sempre più diffuso anche tra i giovanissimi.
Quasi cinque secoli fa Colombo portò dalle Americhe un'erba che la popolazione era solita arrotolare in cilindri stretti e lunghi per poi fumarla soprattutto durante le cerimonie religiose. Noi conosciamo quell'erba come tabacco e oggi questo rito fa parte della vita quotidiana e si è diffuso in tutto il mondo. L'abuso di tabacco o tabagismo è un'altra piaga sociale che comincia a presentarsi fin dall'adolescenza (12-15) o addirittura dalla preadolescenza (10-12 anni).
Perché si comincia a fumare così presto? L'adolescenza è un momento particolare in cui si devono affrontare diversi disagi legati ad alcuni cambiamenti spesso difficili da accettare. Questo periodo è caratterizzato dal progressivo distacco dalla famiglia e dall'infanzia perché l'adolescente ha bisogno di trovare la propria indipendenza e autonomia. Essendo il bisogno di sentirsi parte di un gruppo molto forte, è frequente che si cominci a fumare o a voler provare a fumare proprio perché i propri coetanei e il proprio gruppo fumano.
Molti ragazzi si avvicinano al fumo con il pensiero di fare solo "un tiro" ignorando che proprio quel "tiro" può portarli pian piano verso la dipendenza. Ormai studi scientifici hanno accertato che la nicotina (la sostanza di cui è composta principalmente la sigaretta) attiva nel cervello lo stesso meccanismo di droghe come la cocaina. Fumare non è quindi un vizio ma una vera e propria tossicodipendenza.
Quali sono i danni che il fumo può provocare alla salute? Il primo serissimo rischio è quello di essere colpiti da cinque tipi di tumori; il più conosciuto e diffuso è il carcinoma polmonare, seguito da quello della faringe, della laringe, dei reni, del pancreas e dell'esofago. Ma numerose sono anche le malattie dell'apparato digerente, le malattie dell'apparato cardiovascolare (infarto, ictus, pressione alta), le malattie dell'apparato visivo, le malattie dell'apparato respiratorio (asma)...
Tuttavia le conseguenze del fumo non sono solo fisiche, ma anche psicologiche. Chi inizia ad essere dipendente dal fumo può avere insonnia, depressione, rabbia, irrequietezza, aggressività, aumento della sensazione di fame, minore concentrazione, ansia...
Ormai da tempo la lotta contro il fumo si è estesa in ogni zona d'Italia e dell'Europa, ma risulta molto difficile da sostenere soprattutto perché dietro un pacchetto di sigarette ci sono interessi economici fortissimi: le multinazionali del tabacco sono molto potenti. Esse riescono a guadagnare tantissimo anche grazie al fatto che lo stato stesso ha tutto l'interesse a non vietare le vendite delle sigarette, visto gli interessi economici enormi in cui è coinvolto. Addirittura in Italia lo Stato ha il monopolio delle vendite.
Tuttavia sono i fumatori stessi che esigono la libertà di rovinarsi la vita visto che lo desiderano; bisogna quindi tutelare la libertà di chi fuma ma è altrettanto vero che bisogna tutelare la salute di chi decide non di fumare ma che involontariamente viene a contatto con le polveri sottili molto inquinanti diffuse dalle sigarette. Questo fenomeno è il cosiddetto fumo passivo di cui spesso viene sottovalutata la nocività. Le legislazioni di tutti i Paesi avanzati, inclusa l'Italia, hanno vietato il fumo nei mezzi di trasporto, nei locali pubblici, negli uffici, nelle scuole. Sono inoltre stati creati spazi dedicati esclusivamente ai fumatori: questo succede per esempio nei ristoranti o pizzerie.
Si è inoltre cercato di limitare la vendita delle sigarette nei tabaccai ai minori di sedici anni. Tuttavia non tutti rispettano la legge; così succede che ragazzi giovanissimi riescano ad entrare in possesso di sigarette da alcuni negozianti senza scrupoli o, molto più frequentemente, dai coetanei.
Impara ad avere rispetto di te stesso e di chi ti
circonda: non cominciare a fumare!
E' una dipendenza da cui è difficile uscire!