L'angolo della scuola
Categoria "Terza media: tesina ed esami"
Prima di tutto leggi i nostri consigli per la tesina: troverai indicazioni su come scegliere un tema adatto alla tesina, come cercare i collegamenti e come fare l'introduzione.
#23124
Il 29/04/2020 Gabriele di 13 anni ha scritto:
grazie milleQuesta domanda fa riferimento a una richiesta precedente
Salve a tutti ...Per la tesina di 3 media porto l'omofobia ..Ma non che argomento portare in italiano...qualche aiutino?
Vorrei redigere la mia tesina di 3° media parlando dei cavalli, ma per alcune discipline non riesco a fare collegamenti che non siano già stati fatti. Come posso collegarmi a tedesco è religione?
Ciao sono Caterina,in questi mesi èb stata dura,ma comunque l'esame di 3 media non manca. io ho qualche difficoltà e sono molto indecisa cosa fare i sentimenti la natura ,se mi potreste consigliare cosa fare e come collegarli mi fareste un grande favore😇
Quest'anno ho l'esame di terza media e ho pensato di portare lo sfruttamento minorile:
Italiano: Giovanni Verga.
Geografia: Africa(bambini soldato), Costituzione e cittadinanza
Storia: rivoluzione industriale e l'arruolamento obbligatorio dei bambini durante il fascismo, campi di concentramento
Scienze: rocce, minerali, malattie sessuali, malnutrizione.
Tecnica: miniere di carbone, petrolio
Ginnastica: anoressia e bulimia, tortura bambini cinesi
MI mancherebbe collegare francese, inglese, musica e arte, potreste aiutarmi?
Grazie infinite
Italiano: Giovanni Verga.
Geografia: Africa(bambini soldato), Costituzione e cittadinanza
Storia: rivoluzione industriale e l'arruolamento obbligatorio dei bambini durante il fascismo, campi di concentramento
Scienze: rocce, minerali, malattie sessuali, malnutrizione.
Tecnica: miniere di carbone, petrolio
Ginnastica: anoressia e bulimia, tortura bambini cinesi
MI mancherebbe collegare francese, inglese, musica e arte, potreste aiutarmi?
Grazie infinite
STO PREPARANDO TESINA SU GRAFICA APPLICATA A VIDEOGAMES DI CUI SONO APPASSIONATO.
CHE COLLEGAMENTO POSSO FARE CON EDUCAZIONE FISICA E CON MATEMATICA?
GRAZIE
CHE COLLEGAMENTO POSSO FARE CON EDUCAZIONE FISICA E CON MATEMATICA?
GRAZIE
Devo fare la tesina terza media sulla moda ma non so come fare i collegamenti. Mi potete aiutare? Grazie mille
ciao!
quest'anno ho gli esami di terza media, anche se è più una tesina che un esame;
comunque ho scelto di parlare delle emozioni e ho già trovato alcuni argomenti nel periodo dell'Unità d'Italia potete aiutarmi?
ciao
quest'anno ho gli esami di terza media, anche se è più una tesina che un esame;
comunque ho scelto di parlare delle emozioni e ho già trovato alcuni argomenti nel periodo dell'Unità d'Italia potete aiutarmi?
ciao
Tesina sulla guerra fredda, collegamento di tecnologia
#23142 Il 30/04/2020 Aury di 13 anni ha scritto:
#23147
Il 30/04/2020 Muhammad di 13 anni ha scritto:
Ciao,sto iniziando a fare la mappa per la tesina di terza media.Non riuscivo a trovare qualcosa da collegare con arte.Mi potreste aiutare? grazie mille
Ciao sto elaborando la tesina ma nn riesco a collegare alcune materie mi potresti aiutare? L'argomento e La MODA
Tesina sull'impressionismo, collegamento con geometria
#23160 Il 01/05/2020 Valentina di 13 anni ha scritto:Francese Monet
Arte impressionismo e Monet
Italiano pascoli e pascoli impressionista
Musica impressionismo musicale e Debussy
Geografia la Francia
Storia seconda rivoluzione industriale
Tecnologia invenzioni della.sec.rivoluzione industriali
Inglese Steve Jobs
Matematica la.professoress vuole che porti la probabilità che ho collegato a scienze con Mandela, e di geometria cosa porto, non mi viene in mente niente e la prof la.vuole
ciao a tutti , come va io ho disperato aiuto per l'esame di 3 media spero che voi mi aiutiate allora vi dico le cose che ho in mente sulla 2° guerra mondiale
LETTERATURA: Quasimodo con ora che sale il giorno
TECNOLOGIA: la bomba nucleare
SCIENZE: gli esperimenti dei getti
FRANCESE: speravo di fare i d-day ma la prof a detto che era troppo difficile per me
MUSICA: canzone partigiano
STORIA: parlo un po della guerra e poi approfondisco l'invasione nella polonia
GEOGRAFIA: non so se fare la germania o la polonia
poi altro non so se mi potete aiutre ne sarei completamente grato GRAZIE E CIAUUUUUUU
LETTERATURA: Quasimodo con ora che sale il giorno
TECNOLOGIA: la bomba nucleare
SCIENZE: gli esperimenti dei getti
FRANCESE: speravo di fare i d-day ma la prof a detto che era troppo difficile per me
MUSICA: canzone partigiano
STORIA: parlo un po della guerra e poi approfondisco l'invasione nella polonia
GEOGRAFIA: non so se fare la germania o la polonia
poi altro non so se mi potete aiutre ne sarei completamente grato GRAZIE E CIAUUUUUUU
#23167
Il 02/05/2020 Sara di 13 anni ha scritto:
Ciao sono Sara e sto preparando la mia tesina che quest'anno avrò gli esami. va bene questo come argomento di italiano? Grazieeee!!!!IL VERISMO E GIOVANNI VERGA
N
el periodo Ottocentesco in Europa si vive un momento di pace e di serenità, la borghesia si rafforza socialmente e cresce il numero di operai nelle fabbriche.
In parallelo si diffonde una grande fiducia nella scienza, nel progresso e nelle capacità che sapeva l’uomo, attraverso lo sviluppo della corrente filosofica del Positivismo.
In letteratura nasce la corrente del Realismo. Nacque in Francia e aveva come obbiettivo quello di “fotografare” la vita quotidiana, senza modifiche, per poi riportarla su romanzi e novelle.
In Italia il Realismo si afferma intorno al 1870, attraverso il Naturalismo francese, una corrente nata spontaneamente, che aveva gli stessi princìpi. Per i naturalisti il maggiore interprete fu Èmile Zola (1840-1902). Nel nostro Paese, questo movimento assume il nome di Verismo e l’autore che lo rappresentò maggiormente fu Giovanni Verga.
1840 Nasce Giovanni Carmelo Verga a Catania (*) da una famiglia nobile e liberale.
(*) La data e il luogo di nascita di G. Verga hanno dato luogo a delle polemiche, tre sono le teorie discusse:
Secondo “l’atto di battesimo” e annotazione del padre in un libro di “Canti” tra le carte di famiglia: Giovanni Carmelo Verga nacque a Catania il 2 settembre 1940.
Secondo un’altra tesi, nacque a Vizzini, dove la famiglia aveva delle proprietà in contrada “Tiepidi”, qui, il padre porto la moglie (in attesa di Giovanni, che nacque prematuramente) in seguito alla peste divulgatasi a Catania nell’estate del 1840. Ritornato in città l’avrebbe registrato come nativo a Catania in V. Sant’Anna. MA PERCHÉ A CATANIA?
• Perché la moglie era catanese e le voleva fare un favore
• Per comodità se avrebbe avuto bisogno di una certificazione.
Secondo il documento del padre sembra essere nato a Catania il 2 settembre 1840 MA il 1o marzo 1915, Verga scrive a Benedetto Croce dicendo: “Illustre amico, sono stato al municipio per avere la data precisa che Lei desiderava conoscere: 31 agosto 1840, CT. Io, invece, credevo che fosse il 2 o l’8 settembre dello stesso anno. Eccomi dunque più vecchio di una settimana, ma sempre con grande stima e affetto per Lei.
1858 Si iscrive alla facoltà di Legge a Catania, ma presto la abbandona per dedicarsi alla letteratura.
1860 Allo SBARCO DEI GARIBALDINI decide di arruolarsi nella Guardia Nazionale in favore dell’Unità d’Italia.
1869 Si trasferisce a Firenze, a quei tempi capitale d’Italia, dove frequenta salotti intellettuali e vive una vita mondana.
1872 Decide di trasferirsi a Milano, dove resterà per 20 anni. Qui ha contatti con gli scrittori della Scapigliatura e conosce la narrativa Europea. In questo periodo, a Milano, incontra l’amico Luigi Capuana, che lo mette a conoscenza del Naturalismo francese.
1874 Dopo avere pubblicato la novella Nedda inizia a convertirsi al Verismo.
1881 Pubblica I Malavoglia
1884 Durante un suo viaggio a Parigi conosce gli scrittori appartenenti al Naturalismo francese Edmond De Gancourt ed Émile Zola.
1890 Torna definitivamente a Catania, dove vive nei possedimenti familiari, allontanandosi sempre di più dalla scrittura.
1920 Viene nominato senatore a vita
1922 Muore a Catania.
Verga scrisse moltissime novelle dove esprime al meglio la poetica del Verismo; e le più importanti sono:
• VITA NEI CAMPI (1880); in questa novella Verga ci vuole “descrivere” come si viveva ai suoi tempi: con l’agricoltura. Oggi giorno, quando si vede qualcuno andare in campagna si pensa che quell’uomo non abbia fatto niente durante il corso dei sui studi o che quando le persone studiavano lui andava in giro con la moto sentendosi furbo e scaltro e ora, per sopravvivere, è costretto ad andare in campagna. I personaggi di questa novella non sanno della vita cittadina. La voce narrante crea un contrasto delle vicende narrate descrivendo i personaggi del racconto con sarcasmo e aggressività.
• NOVELLE RUSTICANE (1882); queste novelle raccontano della campagna siciliana, però con uno sfondo amaro e pessimistico, mettendo in primo piano la fame e la miseria. Lo sfondo di queste novelle è basato sull’avere la “ROBA” (*). Questo sfondo rurale non è idealizzato, ma mette in evidenza gli aspetti positivi e negativi.
• PER LE VIE (1883); i temi sono pressappoco simili a quelli delle novelle rusticane però hanno un’ambientazione cittadina. Verga parla di nuovo della vita in città come ha fatto nei suoi romanzi giovanili però parla della classe povera cittadina e non dei borghesi o della classe mondana.
Verga scrisse anche dei romanzi che fanno parte del Ciclo dei Vinti. (*)
I MALAVOGLIA
Autore: Giovanni C. Verga
Luogo geografico: Acitrezza (Ognina CT)
Tempo: 1881
Lingua: Italiana con parti dialettali
Ciclo dei Vinti
Riassunto in breve: I Malavoglia è una storia che parla di una famiglia di pescatori che abita ad Aci Trezza. La famiglia è nota e rispettata da tutti e poteva considerarsi economicamente agiata grazie soprattutto ai proventi ricavati dalla pesca con la barca chiamata la “PROVVIDENZA”. La catena delle disgrazie inizia con l’acquisto a credito di un carico di lupini da trasportare in barca. Purtroppo una tempesta fa affondare la
(*) La “ROBA” sono tutti i possedimenti e le ricchezze che si hanno.
(*) Il Ciclo dei Vinti è l’appellativo che Verga diede a cinque dei suoi romanzi: I Malavoglia (1881), Mastro Don Gesualdo (1889), La Duchessa di Leyra, L’Onorevole Scipioni, L’Uomo di lusso; in questi romanzi possiamo trovare una cosa in comune: la lotta per l’esistenza. Verga mette in evidenza le conseguenze tragiche delle classi sociali più deboli.
ï‚® I MALAVOGLIA: rappresentano la lotta per la sopravvivenza;
ï‚® MASTRO DON GESUALDO: qui troviamo la lotta per “scalare” la gerarchia sociale.
ï‚® LA DUCHESSA DI LEYRA: in questo romanzo si riscontra l’ambizione aristocratica.
ï‚® L’ONOREVOLE SCIPIONI: qui viene rappresentata l’ambizione politica.
L’UOMO DI LUSSO: e in quest’ultimo l’ambizione artistica.
Verga finì solo I Malavoglia e Mastro Don Gesualdo, della Duchessa di Leyra scrisse solo il primo capitolo e un frammento, degli ultimi due romenzi si pensa che non siano stati neanche iniziati.
nave. Muore così Bastianazzo, figlio del capo famiglia Padron ‘Ntoni , marito di Maruzza (detta anche La Longa) e padre di cinque figli: ‘Ntoni, Luca, Lia, Mena e Alessi.
Tutti cominciano a parlare di come i Malavoglia sarebbero riusciti a ripagare il debito dei lupini affondati durante con la barca; ma presto, durante il servizio militare di leva, nella battaglia di Lissa, muore Luca.
I Malavoglia non riescono a saldare il debito e viene tolta loro la “Casa del Nespolo”, loro residenza. Ormai tutto il paese vede con malocchio i Malavoglia che cercano in tutti i modi di lavorare per ottenere i denari per “maritare” le figlie per riacquistare la Casa del Nespolo.
Il colera (una pericolosa epidemia, peggio, come quella che stiamo vivendo noi in questo periodo) si portò via La Longa. Padron ‘Ntoni resta solo con Alessi e ‘Ntoni a sostenere i nipoti orfani del padre e della madre.
‘Ntoni, ribellandosi alle condizioni dei vinti, prende una cattiva strada che lo porta a cinque anni di prigione, causando prima la pazzia, poi la morte del nonno e la fuga della sorella Lia.
Alessi, l’ultimo rimasto dei Malavoglia, dopo essersi sposato, con l’aiuto della sorella Mena, riesce a ricomprare la Casa del Nespolo e prova a ricostruire l’onore distrutto dei Malavoglia.
MASTRO DON GESUALDO (1889)
Racconta l’ascesa sociale di un muratore che riesce a diventare ricco grazie alla sua intelligenza e alla sua forza di volontà. La ricchezza non determina però la serenità dell’uomo e tantomeno garantisce il lieto fine della storia. Mastro Don Gesualdo vede infatti disgregarsi gli affetti familiari e muore solo. L’ambiente rappresentato è quello borghese e aristocratico e di conseguenza, secondo il principio dell’impersonalità a della regressione, anche la cultura del narratore e la lingua salgono rispetto alle opere precedenti.