Domanda
#829
Il 12/04/2017 Rosetta di 16 anni ha scritto:
Caro Don, avrei svariate domande da farle, ma credo che si racchiudano tutte in una: le spiego meglio. Io non credo in Dio, proprio per nulla. Oltre il cielo non c'è nulla se non lo spazio e le stelle.Ecco, arrivo alla mia domanda: Dio dov'è?
Negli omicidi, nei suicidi, fra i malati mentali, fra chi non ha da mangiare, fra chi muore per un comune raffreddore. Fra chi muore sotto ai ponti o chiuso in clinica, fra i figli che subiscono i genitori e le loro colpe, fra chi non ha soldi per permettersi un pezzo di pane. Fra gli stupri, fra i femminicidi, fra le discriminazioni razziali e omofobe. Dio dov'è?
Se è onnipresente e onnipotente, allora non gliene importa nulla.
La mia risposta:
Cara Rosetta, se non ricordo male, nei "Promessi sposi", Manzoni mette in bocca al Cardinal Federico che risponde all'Innominato il quale non crede e chiede dov'è questo Dio: "E' dentro di voi". Lì nel dubbio tormentoso della ricerca, del vuoto di prospettive ed ideali per cui valga la pena di vivere... Forse ti riconoscerai un pochino anche tu e me ne dispiace per te.
Il Dio incorporeo si fa corpo davanti a te presentandoti tutte quelle persone e situazioni che hai descritto perchè tu possa amare e intervenire, essere la sua mano e il suo sorriso. E vivendo così l'amore, potrai conoscerlo senza rifugiarti negli spazi e nelle stelle; ma qui ora, con la vita che ti ha dato e la sensibilità d'amare che riconosci possibile in te.
E se vuoi un riferimento più concreto e "carnale" prova a conoscere Gesù di Nazaret, uomo che nasce, vive, muore, ma risorge, tutto per amoe e continua ad amare l'umanità e in particolare i bisognosi, attraverso tanti uomini e donne che non restano a lamentarsi, ma si rimboccano le maniche per amare con i fatti, pur rimanendo, come tutti, difettosi. Non vorrei che tu pensassi solo a Teresa di Calcutta.
Pasqua è Passaggio da morte a vita (e tu intendi bene ciò che dico). Vorrei augurartela di cuore, per la tua pace, serenità e felicità...
Ciao
Il Dio incorporeo si fa corpo davanti a te presentandoti tutte quelle persone e situazioni che hai descritto perchè tu possa amare e intervenire, essere la sua mano e il suo sorriso. E vivendo così l'amore, potrai conoscerlo senza rifugiarti negli spazi e nelle stelle; ma qui ora, con la vita che ti ha dato e la sensibilità d'amare che riconosci possibile in te.
E se vuoi un riferimento più concreto e "carnale" prova a conoscere Gesù di Nazaret, uomo che nasce, vive, muore, ma risorge, tutto per amoe e continua ad amare l'umanità e in particolare i bisognosi, attraverso tanti uomini e donne che non restano a lamentarsi, ma si rimboccano le maniche per amare con i fatti, pur rimanendo, come tutti, difettosi. Non vorrei che tu pensassi solo a Teresa di Calcutta.
Pasqua è Passaggio da morte a vita (e tu intendi bene ciò che dico). Vorrei augurartela di cuore, per la tua pace, serenità e felicità...
Ciao
don Nereo
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