Domanda
#73
Il 29/12/2011 Giulio di 37 anni ha scritto:
Ho paura di perdere la fede !Fin da piccolo sono stato sempre credente certo con il ragionevole dubbio poichè non sono un santo ,ma credo di aver avuto il senso di fede ,
spesso vado in chiesa ,faccio la carità quando capita,
mi commuovo davanti a un cagnolino che gioca,e al sorriso di un bambino,
Credo che l'amore sia la cosa più bella del mondo (ma beato chi ha la possibilità di amare è essere amato )
non sono razzista e cerco di evitare comportamenti che potrebbero portarmi nel peccato......
Ora penso che Dio stia mettendo la mia fede a dura prova !
Non so se forse proprio il Signore mi ha fatto incontrare casualmente questo sito ,ma dopo una serie di insucessi uno dopo l'altro credo di stare a vivere il mio
peggior periodo ...
ha 37 anni dopo un lungo mobbing sul lavoro sono stato licenziato,il mio sempre in apprensione e vederla negativa mi ha portato a perdere gli amici ,
liti in famiglia (che non poi cosi tanto una buona famiglia),e stavo cadendo nel baratro del gioco (dico stavo perchè spero di smettere) .
Insomma a dire la verita ...non me ne va bene una!
Invece conosco tanta gente che si ritiene atea e razzista
non fa la carità neanche se ti metti in ginocchio eppure è felice ! in fondo hanno tutto che cosa ci fanno delle fede in dio ?
Hanno una moglie/fidanzata il lavoro sicuro e una famiglia di nascita stupenda dove tutti
vanno d'accordo e magari anche benestanti .
Ti questi esempi penso che chiunque possa rendersene conto guardandosi in giro ,Chi non ha mai conosciuto un dirigente o un capouffico despota
pronto a lincenziare e mettere una famiglia sulla strada ....Per poi andare a casa dai sui cari
felice perchè ha moglie e figli che gli vogliono bene come se nulla fosse ?
Dove sta dio con la sua giustizia divina ?? L'eterno punitore davanti ha tragedie terremoti e tzunami ?
E bambini che muoiono di fame ?
Pare che il credere in dio sia una maledizione piuttosto che una benedizione ,aspetti tutta la vita a credere in qualcosa che non forse non esiste?
Aver fede vuol dire credere nell'amore di dio nel prossimo secondo le sue leggi ?Bè mi chiedo
anche i cristiani al tempo dei nostri avi credevano, ma sono stati mangiati dai leoni per divertire il cesare imperatore dentro al colosseo
,mentre lui da non credente e persona ingiusta aveva tutto.
Si va bene la vita eterna ,ma senza un segno un qualcosa che mi dica vai io sono qui ....la fede svanisce !
Scusa se questa mia mail quasi di sfogo ma ho bisogno di credere ancora e solo che non vedo più nessuna luce di speranza .
Giulio.
La mia risposta:
Caro amico Giulio, di fronte a un cuore che soffre e trema io perdo la parola. Vorrei solo starti vicino e ascoltare il tuo sfogo. Ma tu ti aspetti anche qualche parola di speranza, ed è proprio questa che vorrei dirti, se mi riesce.
Prima di iniziare queste righe ho pregato un po' per te. La fede messa alla prova non si perde ma diventa virtù, cioè fede voluta tenacemente e irrobustita dalle difficoltà. Diventa un atto di profonda preghiera, simile a quella di Gesù sulla croce che grida:"Dio mio, perchè mi hai abbandonato?". Ma anche tu, come lui, nei momenti difficili sai che Dio non abbandona mai nessuno dei suoi figli, tanto meno se sta soffrendo. I licenziati, soli, esuli, malati, maltrattati, travolti da sciagure, terremoti, tsunami... sono i più vicino al Crocifisso, che ripete a ognuno: "Oggi sarai con me in Paradiso".
I "cattivi" felici (ed è da dimostrare che siano davvero felici) dal punto di vista terreno (e non ti dico volutamente umano) sono i più fortunati; e a volte si preferirebbe essere l'imperatore piuttoto che il cristiano del colosseo sbranato dai leoni. Imperatore e cristiano sbranato sono passati: uno è ricordato nel libro di storia (le storielle umane), l'altro nel libro della vita; ed è questa che conta, che interessa a Dio, che solo Dio regala.
Giulio, un suggerimento: vai dal tuo parroco e digli: "Regalami un Vangelo". Poi lo tieni a portata di mano e ne leggi un pezzettino possibilmente ogni sera. E non aver paura, Gesù ti è vicino e ti vuol bene davvero... te lo assicuro a nome suo. Un abbraccio di Speranza.
Prima di iniziare queste righe ho pregato un po' per te. La fede messa alla prova non si perde ma diventa virtù, cioè fede voluta tenacemente e irrobustita dalle difficoltà. Diventa un atto di profonda preghiera, simile a quella di Gesù sulla croce che grida:"Dio mio, perchè mi hai abbandonato?". Ma anche tu, come lui, nei momenti difficili sai che Dio non abbandona mai nessuno dei suoi figli, tanto meno se sta soffrendo. I licenziati, soli, esuli, malati, maltrattati, travolti da sciagure, terremoti, tsunami... sono i più vicino al Crocifisso, che ripete a ognuno: "Oggi sarai con me in Paradiso".
I "cattivi" felici (ed è da dimostrare che siano davvero felici) dal punto di vista terreno (e non ti dico volutamente umano) sono i più fortunati; e a volte si preferirebbe essere l'imperatore piuttoto che il cristiano del colosseo sbranato dai leoni. Imperatore e cristiano sbranato sono passati: uno è ricordato nel libro di storia (le storielle umane), l'altro nel libro della vita; ed è questa che conta, che interessa a Dio, che solo Dio regala.
Giulio, un suggerimento: vai dal tuo parroco e digli: "Regalami un Vangelo". Poi lo tieni a portata di mano e ne leggi un pezzettino possibilmente ogni sera. E non aver paura, Gesù ti è vicino e ti vuol bene davvero... te lo assicuro a nome suo. Un abbraccio di Speranza.
don Nereo