Domanda
#67
Il 20/12/2011 fogny di 17 anni ha scritto:
Salve Don, avrei bisogno di sapere dove trovare un libro di critica o che mi possa aiutare nell'interpretazione del passo della Bibbia tratto dall'Apocalisse attribuito a Giovanni; in particolare mi riferisco ai capitoli 16,17 e 18.Sarei anche molto felice se potesse darmi un suo parere, sue indicazioni, un suo commento insomma.
Grazie in anticipo.
La mia risposta:
Ciao, Fogny; eccomi di nuovo. Commenti all'Apocalisse: ti suggerisco solo di fare una capatina in una libreria cattolica, tipo Paoline, LIEF... o di cercare con Google "commenti all'apocaliosse" gtrovi parecchie cose da leggere senza comprare libri. Ma se vuoi trovi in librteria commenti di Ravasi, Maggioni, Von Bsalthassar... Io ho sottomano, tra le bibbie, quella di Gerusalemme con piccoli commenti e la "Bibbia per la formazione cristiana" con commenti rapidi e succinti, ma buoni. Dovrei avere anche qualcosa di più esteso, ma scusa se ora non ado a caccia; penso non ti serva un trattato, se no richiama.
Il mio breve pensiero sui capitoli 16-18: nella visione apocalittica, cioè imponente, tremenda, sconvolgente e futura della lotta tra Bene e Male, c'è il richiamo ultimo ed inutile alla conversione della città simbolo Babilonia-Roma, attraverso la rievocazione delle piaghe d'Egitto. Poi c'è la caduta definitiva del Male-città prostitiuta a tutti i vizi umani, cupidigie, cattiverie e dissolutezze, e la gioia dei fedeli di Dio, dell'Agnello Gesù. Con la preparazione alla lotta finale rievocata come la disastrosa sconfitta di Giosia nella pianura di Meghiddo, al nord della Palestina. Non so se ti basta quanto detto; so che avrebbe bisogno di più parole, ma forse diventano diluite e vuote, rimarcando solo con insistenza che la parola ultima e la vittoria saranno di dio e del suo Cristo. Ciao ciao
Il mio breve pensiero sui capitoli 16-18: nella visione apocalittica, cioè imponente, tremenda, sconvolgente e futura della lotta tra Bene e Male, c'è il richiamo ultimo ed inutile alla conversione della città simbolo Babilonia-Roma, attraverso la rievocazione delle piaghe d'Egitto. Poi c'è la caduta definitiva del Male-città prostitiuta a tutti i vizi umani, cupidigie, cattiverie e dissolutezze, e la gioia dei fedeli di Dio, dell'Agnello Gesù. Con la preparazione alla lotta finale rievocata come la disastrosa sconfitta di Giosia nella pianura di Meghiddo, al nord della Palestina. Non so se ti basta quanto detto; so che avrebbe bisogno di più parole, ma forse diventano diluite e vuote, rimarcando solo con insistenza che la parola ultima e la vittoria saranno di dio e del suo Cristo. Ciao ciao
don Nereo