Questioni e dubbi religiosi

Domanda

#482 Il 15/12/2014 Stella di 14 anni ha scritto:
Ciao,
Sto iniziando ad avere dubbi sulla mia cristianità.
Il cristianesimo afferma l'amore verso il prossimo giusto?
Non riesco a capire perché allora gli omosessuali vengono visti come amomimi e malati mentali. Bisogna amare il prossimo giuto? E allora perché impediscono di far sposare due persone dello stesso sesso se si amano? Non capisco molte volte ci sono matrimoni senza amore tra uomo e donna invece omosessuali che per colpa delle leggi non si possono sposare e vengono perseguitati.
Poi un'altra cosa, il nostro prof. di religione ci ha detto che la razza umana è al vertice del creato e che quindi non bisogna diventare animalisti perché Dio ci ha creato per "governare". Non è sempre questione d'amore? Perché gli animali devono soffrire per i nostri vizi?
Mi scuso per la domanda ma mi sta molto a cuore il concetto di amare ed aiutare il prossimo e certe cose nella religione mi fanno dubitare

La mia risposta:

Ciao, Stella.    I dubbi sulla fede e religione sono normali e buoni quando ci stimolano a cercare risposte serie per scoprire sempre meglio la Verità.
Mi fai domande grosse a cui è difficile rispondere in poche righe e a cui cerco personalmente di darmi una risposta cercando nella natura umana, nella Parola di Dio (Bibbia e Vangeli), nella riflesione e insegnamento della Chiesa.
Con poche righe, come per avviare un dialogo e iniziare una ricerca, in sintesi ti dico:
Gesù ci ha insegnaro ad amare sempre e tutti, buoni e cattivi, persone, animali e cose, perchè tutto è dono di Dio e tutti gli uomini e le donne sono figli di Dio e nostri fratelli e sorelle. Si tratta quindi di rispettare tutti, anche quando non condividiamo i loro pensieri e le loro scelte. Amare non vuol dire accettare le scelte di tutti, ma rispettarle ed eventualmente con rispetto discuterle nella ricerca di una maggior verità.
Il "matrimonio" è l'unione di vita di un uomo e una donna, anche in vista dell'unione sessuale di amore che genera un'altra vita: un figlio. Noi tutti siamo nati così, e non c'è altra alternativa. L'amore e condivisione di vita di due omosessuali puoi chiamarli convivenza, condivisione,,,con tutti i diritti di condivisione, ma in questo senso non puoi chiamarlo "matrimonio"come è secondo natura e riconosciuto dalla società e dalla Chiesa.
Nella stragrandissima maggioranza le persone nascono maschio o femmina. Verso le eccezioni della natura e anche verso quelli che per vario motivo diventano omosessuali, noi non possiamo che avere rispetto e affetto come verso tutti.      Ti ripeto un'ultima cosa: Dio ci ha insegnato ad amare e a tendere alla perfezione dell'amore che è il donare e donarsi; non è colpa sua se noi siamo cattivi e amiamo egoisticamente con spirito di possesso o facciamo soffrire persone e animanli per le nostre cattiverie.     Tu però, Stella, sono certo che vuoi essere sempre buone.   Ciao

don Nereo