Domanda
#278
Il 06/03/2013 Magdala di 34 anni ha scritto:
Caro Don Nereo, vengo a conoscenza adesso del suo sito, ho letto tante risposte e domande e mi sono appassionata. Ho deciso così di porle i miei dubbi. Dove vivo io abbiamo cambiato parroco. Quello di prima era molto giovane, coinvolgeva i bimbi e i ragazzini con cose semplici, anche giocando a pallone riusciva a far conoscere Dio a tutti! Adesso purtroppo il parroco é totalmente diverso e fa affiorare dubbi anche a mio figlio di 10 anni. Le prediche la domenica sono puntate sulla cristianità solamente come doveri alla chiesa. Io, ponendo gli domande e dubbi sono stata liquidata come una "cattolica fai da te" ed ha aggiunto che la chiesa non ha bisogno di fedeli di serie b. Afferma che facendo del bene, rispettando e andò il prossimo non si è buoni cristiani. I buoni cristiano sono solo coloro che frequentano la chiesa e i gruppi di catechesi. Non vuole dare la comunione ai nostri figli perché noi genitori non andiamo a catechismo e non formiamo una comunità religiosa. Giudica e critica aspramente tutte le domeniche dal pulpito svariate persone, invece di sanare i dubbi e di accogliere tutti. Parla di peccato mortale ai bimbi, di timor di Dio. Risultato: i bambini (tutti) che prima avevano un bellissimo rapporto con Dio, adesso ne sono intimoriti. Mio figlio esce turbato dalla messa perché si sente sempre con un senso di colpa. Domenica scorsa, dopo la predica sui tatuaggi (simbolo del demonio per lui) ha detto che una persona se ha il marchio della bestia, può comportarsi bene tutta la vita ma brucierá tra le fiamme dell'inferno perché tatuata. Perché certi ministri devono allontanare i fedeli??? Non è giusto. Scusi lo sfogo e il poema! A presto e grazie in anticipo! Magda.
La mia risposta:
Ciao, Magdala. Di fronte alla tua lettera non so che cosa risponderti. Solo mi dispiace che non ci sia sintonia con il tuo nuovo parroco. Certamente non tutti i preti son uguali, bravi, buoni e simpatici, ma vorrei sperare che almeno siano preparati per quanto riguarda la fede e magari anche a riguardo della carità. Prima di tagliare i ponti, ti suggerirei di ritentare il dialogo personale, per capirvi meglio. Può succedere che a causa di un cambio di pesona non accolto o accettato di mala voglia, non ci si capisca nemmeno su cose semplici e che si parta subito con un po' di avversione. Non voglio dire che sia il tuo caso. Ma vale sempre la pena di dialogare con sincerità e umiltà. Ti accompagno con una preghiera. Ciao
don Nereo