Questioni e dubbi religiosi
Problemi religiosi o dubbi spirituali? Ti fai delle domande e non sai a chi chiedere un parere? Qui trovi le risposte che don Nereo ha dato per molti anni a bambini e ragazzi come te... e a qualche grande. Ricorda che, in quanto sacerdote della Chiesa Cattolica, ha risposto in base al suo catechismo.
Avviso importante
A gennaio 2020, dopo 9 anni, don Nereo ha lasciato la gestione di questa rubrica per motivi di
impegni comunitari e anche di salute. Lo ringraziamo di cuore per quanto ha fatto in tutti
questi anni per spiegare la religione a bambini, ragazzi e, come dice lui, anche a qualche
vecchiotto che ha scritto negli ultimi tempi.
Se volete farci avere dei messaggi per lui utilizzate la pagina dei
contatti e glieli inoltreremo.
La rubrica resta sospesa in attesa di valutare se e come proseguirla.
Io però a contrario tuo sono non credente però guardando dal tuo punto di vista ovvero quello da credente ti dico che secondo me dio non centra in amore, dio predestina per noi tutti un percorso certo (cosi dice anche la mia prof di religione) ma sta a noi costruire questo percorso alla fine arriveremo dove vorrà lui ma saremo noi a scegliere come arrivarci a ciò che lui ha predestinato per noi
Perciò sappi che io penso l'amore sia solo una parte della cornice che costruiamo noi attorno a ciò che dio ha in serbo per noi
Però io ti dico questa è la spiegazione che penso un credente possa darti
Io sono non credente e da tale posso dirti che non è mai sbagliato se c'è stato anche solo un momento felice tra voi due
E vedrai che se qualcosa deve nascere tra voi nascerà
E se cosi non sarà vedrai che troverai di meglio, basta guardarti attorno
Questa domanda fa riferimento a una richiesta precedente
La mia domanda riguarda il modo di vestire sia in Chiesa sia nella quotidianità.
Volevo chiederle se era peccato portare i pantaloncini nella quotidianità ( ovviamente non in Chiesa ) per il caldo, e se era peccato indossare pantaloni lunghi tipo leggings ( quindi un po’ aderenti sulla gamba ) e maglietta a maniche corte ( non canotta ) in Chiesa, io sono sempre entrata così è nessuno mi ha mai detto niente però volevo essere sicura di vestirmi in maniera consona, anche se ho letto che è un abominio che le donne indossino i pantaloni e adesso non ci sto capendo più nulla su cosa posso indossare e cosa no in generale.
Scusi il papiro è la ringrazio in anticipo per la risposta.
Stavo leggendo il Gomitolo e ho visto che lei da buoni consigli a tutti, lei mi sembra veramente illuminato dalla grazia Divina. Ovviamente mi perdoni se faccio due domande di fila ma ho dimenticato alcune cose... Perché purtroppo a volte tendo a dimenticare le cose che devo dire.
Bando alle chance, la violenza non è mai lecita. Ultimamente mi sto dedicando all'immaginazione, sto cercando di creare opere che spero possano divertire, ma ovviamente la mia regola morale mi impedisce di fare cose che possano offendere Dio, ed io mi ritengo fortunato ad avere questo dono. Le propongo uno stereotipo e lei, se vuole e se non la disturba, mi potrebbe dire se va bene:
Allora, parliamo di una protagonista che deve salvare sua sorella perché è continuamente rapita da dei cattivi (classico stereotipo), adesso, io ho le seguenti regole morali:
-Se il cattivo è un umano la protagonista NON deve usare la violenza su di lui (per esempio può sconfiggerlo distruggendo i robot che lui crea, o disattivando la sua navicella, ma mai attaccarlo fisicamente)
-Se il cattivo è un robot o un ologramma, allora lo scontro fisico va bene, perché non si tratta di un essere umano.
-Inoltre la protagonista sempre cerca di far ragionare (non riuscendoci) il cattivo.
Adesso, questa "violenza", e metto tra virgolette semplicemente perché non mi piace lo scontro fisico, il massimo che potrei tollerare è saltare su un nemico un tot di volte per ucciderlo, può risultare peccaminoso?
La causa che giustificherebbe sarebbe la difesa dell'innocente.
Ora, immagini di portare le vicende nella realtà. Se la protagonista nella vita vera facesse le cose che le ho descritto, commetterebbe peccato? (La domanda è un po' contorta, ma purtroppo non so porla in altro modo).
Mi perdoni per la doppia domanda (la #1100 e questa), spero che lei mi possa rispondere presto perché ne ho bisogno come l'ossigeno.
La auguro benedizioni
Salvatore
Come sta?
Senta un quesito, il fatto che bisogna onorare il padre e la madre che significa? Bisogna obbedire loro anche quando, parlo universalmente, ci proibiscono qualcosa che è per noi necessaria?
Vorrei condividere con lei un evento che mi ha scandalizzato un poco, tratto da un racconto che lessi su un forum, prima di iniziare le dico che non è un fatto recente, ma di circa 30-40 anni fa...
"Ero tornata da una serata di giochi, ed ero in corsa per la confessione ero vestita un po' trasandata e ricordo la "grinta" del prete di allora nel rincorrermi, prendermi per un orecchio e trascinarmi all'uscita dicendo 'Ti sembra modo di vestirti per venire in chiesa? Fila a casa a cambiarti!!!' "
Ecco... lei deve sapere che nutro profondo rispetto per i sacerdoti, perché sono coloro che salvano le anime tramite la confessione. Ma se ci fossi stato io avrei detto al prete di fermarsi e gli avrei detto: "Lasci che i bambini vengano a Dio" (certo con molta calma senza urlare/mancare di rispetto).
Lei che farebbe? Se dovesse per assurdo succedere in qualche chiesa dove vado io, che dovrei fare?
La domanda che le faccio è questa:
Può un laico ammonire un sacerdote? O dirgli che sta sbagliando?
Grazie.
Vorrei dire tanto altro... ma sono così contento che non so esprimerlo in parole.
Dio, Gesù, La Vergine, I Santi, I beati e tutti coloro che sono in paradiso la benedicano, ed io personalmente le auguro una lunga, anzi lunghissima VITA!!!
GRAZIE DON NEREO!!!
Questa domanda fa riferimento a una richiesta precedente
Vorrei dirle tante cose.
Innanzitutto un augurio per una felice estate (che è ufficialmente cominciata 4 giorni fa, anche se il clima l'ha anticipata ampiamente), seconda cosa le dico che mi sento un po' meglio perché mi è stato suggerito un metodo per combattere i miei scrupoli ed eliminarli in maniera definitiva. Ovvero un elemento che io ho sempre "sottovalutato" ma che in realtà ha molta, anzi moltissima, importanza: Il Confessore.
Ebbene sì, cercherò di trovarmi un confessore e di seguire le sue istruzioni, così finalmente potrò uscire da questo noioso e penoso stato dell'anima. Stavo pensando di affidarmi al Sacerdote della mia parrocchia (che non visito da tanto perché sono andato in altre chiese negli ultimi anni)
Qua viene una mia domanda: Come posso esser certo che i consigli del confessore che prenderò siano corretti? Come faccio a capire se è realmente bravo e che non mi porti fuori strada? (Sa, quando ricevo una risposta la faccio mia e la "predico" ai miei amici se mi fanno la domanda che io ho fatto al Sacerdote. Non vorrei predicare in maniera sbagliata, sempre se il verbo predicare si possa usare con uno come me.)
Poi mi permetto di farle una domanda di curiosità: Alla fine dei secoli il nostro corpo risorgerà senza alcuna menomazione e senza alcuna corruzione, diventerà incorruttibile. Questo è dogma di fede. Ma è anche dogma di fede che risorgerà quel corpo, quello stesso corpo che avevamo prima. Non le faccio perder tempo chiedendole "Com'è possibile?" perché la risposta la so, a Dio nulla è impossibile. Ma oggi mentre ero in macchina mi è venuta la seguente domanda: Ma le persone albine, resteranno albine o la loro malattia verrà curata ed acquisiranno colore?
Don Nereo, grazie sempre per tutto.
Dio la benedica.
Speriamo che riesca ad andare a Messa questa domenica e a prendere un appuntamento con il mio nuovo confessore. Padre, non mi sembra vero, ho ancora una speranza... una speranza di sconfiggere lo scrupolo che ha distrutto la mia serenità. Ho la possibilità di spodestarlo dal trono che si è illecitamente preso. Sono più contento che mai.
Volevo farle una domanda, essendo un creatore di storie ed anche uno che disegna i suoi personaggi a volte capita che mi senta in necessità di fare il personaggio con varie espressioni (sorpreso, felice, triste ecc.)
Ovviamente LUNGI DA ME QUALSIASI INTENZIONE DI FARE COSE PROVOCANTI
La mia domanda è assurda, lo so: Se qualcuno dovesse prendere le espressioni facciali (o anche altri elementi) oppure il personaggio stesso come oggetto di pensieri impuri, io farei peccato perché l'ho creato io (e quindi avrei incitato in qualche modo la persona a commettere il pensiero/atto impuro) anche se non avevo intenziona alcuna di essere provocante?
Dico anche che non è mai capitato, ma meglio chiedere prima che capiti, che dopo aver visto l'evento, lei che dice?