Fiabe e racconti
La mattina dopo il ballo le ragazze erano stanche morte e volevano soltanto dormire in pace, ma a svegliarle ci pensò l'allarme della scuola, che cominciò a suonare fortissimo.
-Uffa, non svegliatemi, voglio ancora dormire!- disse Irene sbadigliando.
-Su Ire, alzati, dev'essere un'emergenza!- la redarguì Chiara.
Tutte quindi si recarono nell'Aula Màgia, dove le aspettava il preside.
-Carissimi alunni, purtroppo volevo dirvi che a causa di un imprevisto non sarà possibile accedere al corridoio sinistro del decimo piano; consiglio vivamente di non andarci a tutti coloro non vogliano fare una brutta fine.-.
Il messaggio suscitò una certa inquietitudine, e tutti, chi tornando nel proprio alloggio, chi andando ad un corso, chiacchierarono dell'argomento. Soprattutto le ragazze erano molto incuriosite e non si accontentavano di ciò che aveva detto il preside. Perciò rientrarono in camera, con l'intenzione di andare negli archivi della scuola nella speranza di scoprire qualcosa su quel luogo.
Irene entrò nell'archivio informatico ma era protetto e non le era possibile accedere ad alcunché, così le ragazze ebbero l'idea di andare negli archivi cartacei.
-Su, voliamo, ma ricordatevi di rimanere invisibili, fate molta attenzione, perché se ci vedono penso che non finirà molto bene!- disse Eva.
-Sì... ma tanto ci è sempre andata bene, quindi non serve prestare così tanta attenzione!- invece esclamò Heidi ridendo.
-Sarà...comunque veloci! Andiamo!- esclamò Eva, un po' scocciata.
Durante il volo, però, Heidi non si concentrò bene, e quindi divenne visibile, e venne subito avvistata da Fantasmino!
-Uoooooh, uahouuu... che ci fai lassù? ...Ah vero, vai dal preeeside... per farti ESPELLERE naturalmente.- le disse Fantasmino con tono arrogante.
Per fortuna Heidi riuscì a diventare subito invisibile, Fantasmino pensò di aver avuto un'allucinazione e così se ne andò confuso.
-Heidi! Ci avevi quasi fatto scoprire! Vedi che devi sempre concentrarti?!- la sgridò Eva, arrabbiata.
Heidi, mortificata, le rispose che avrebbe fatto più attenzione da quel giorno in poi.
Dopo l'imprevisto il volo proseguì senza altri inghippi e arrivarono agli archivi cartacei ma quando aprirono la porta...
-Oh no!!!-.
-Non c'è niente!!!-.
-Che fine hanno fatto gli archivi?!-
Julia restò zitta a pensare e poi esclamò: -Scusate ma... non pensate che nel corridoio sinistro del decimo piano ci possa essere qualcosa?! Il preside l'ha nominato e ha detto di non andarci, e ciò significa che c'è qualcosa di importante, qualcosa che gli studenti non possono vedere... tranne noi ovviamente!-.
-Brava Julia!- esclamò Chiara.
-Sì, vero, ma ora sbrighiamoci, prima che trovino un altro nascondiglio!- invece disse Irene.
Così ripartirono alla volta del corridoio. E lì qualcosa c'era eccome, e tutte rimasero a bocca aperta.
Prima di tutto, c'era un grande portone azzurro ricoperto di stelline colorate che scintillavano alla luce del sole, con delle campanelle che tintinnavano non appena tirava un soffio di vento. Oltre il portone c'era una stanza totalmente spoglia con al centro un misterioso diamante che roteava in continuazione, riflettendo la luce da un capo all'altro della stanza.
-Allora, o ci troviamo in un vicolo cieco oppure non ho idea di come avanzare- disse Heidi.
Eva invece disse: -Usiamo la logica, con quella si trova sempre una via d'uscita, anche quando sembra impossibile.-.
-Ma quanto sei poetica oggi! In ogni caso, hai ragione, riflettiamo e ce la faremo!- le rispose Chiara, ironizzando la situazione.
-A me sembra che questo diamante c'entri qualcosa, e anche la luce che riflette- disse Irene pensandoci su.
-RIFLETTE! Avete capito?!?!? Come quello che stiamo facendo ora!- disse Eva emozionandosi.
Al suono di quelle parole il diamante si illuminò di luce verde e si diresse verso il muro, scavandovi una conca, sempre più profonda, che infine divenne una vera e propria porta!
-Su, entriamo!-.
Quando misero piede nell'altra stanza, caddero tutte in una buca profondissima e scura: non si vedeva niente.
-EHIII!!! ERA IL MIO PIEDE!-.
-Aiuto non ci vedooooooooo!-.
-Fate luceeeeeeeeeeeeeee!-.
Ad un certo punto Julia schioccò le dita e fece apparire una fiammella.
-Aaah, così va molto meglio!-.
-Ma...-.
-SIAMO IN UNA TOMBA EGIZIA!!!-.
In quella camera si trovava un sarcofago gigantesco e ornato da misteriosi geroglifici di cui nessuna di loro sapeva il significato; c'era anche la maschera di un... essere verde e viscido, da nessuno conosciuto.
-Dev'essere successo qualcosa a questo sarcofago... oppure magari questo sarcofago è la chiave per trovare qualcos'altro!- riflettè Irene.
-Secondo me dobbiamo aprirlo: di sicuro ci sarà un indizio!- esclamò Heidi.
Chiara ed Eva fecero un passo indietro, spaventate: -Forse è meglio di no, non vorremmo certo un faraone a passeggio per la scuola!-.
-Più che altro secondo me spunteranno dei cosi viscidi.- ribattè Heidi.
-Oh, dai, proviamoci e basta!- esclamò Julia.
Così le ragazze aprirono piano piano il sarcofago, tremando come pazze. Da lì, come aveva predetto Heidi, uscirono dei vermi fluorescenti, con occhioni che splendevano così tanto che quasi accecarono Heidi.
-Ehm, salve cosi, come butta?- disse Irene balbettando dalla paura.
-Noi.-.
-Siamo.-.
-I.-.
-Vermi.-.
-Della.-.
-Tomba.-.
-Di.-.
-Tutankorko.-.
-Dobbiamo.-.
-Distruggere.-.
-Ogni.-.
-Intruso.-.
-Dai, noi siamo solo delle piccole, povere, dolci e carine ragazzine che non vogliono fare del male a nessuno ma solo andare a offrire un dono a Tutankorko.-.
-Andremo.-.
-A.-.
-Chiedergli.-.
-Se.-.
-Può.-.
-Ricevervi.-.
Mentre se ne andavano, Julia sussurrò alle altre: -O ce la filiamo oppure cerchiamo di batterli tutti. Sinceramente ho paura, ma ho tanta voglia di risolvere l'enigma.-.
-Allora aspettiamo.- sussurrò Eva.
Ad un certo punto si sentì un gran fracasso, e successivamente una potente voce tuonò: -Chi osa turbare l'eterno riposo di Tutankorko?! Tutankorko essere molto, moooooolto arrabbiato con ospiti venire senza permesso. O voi andare via o voi dare doni e via andare.-.
-Noi dare dono spettacolo, Tutankorko grande, noi far ridere voi.- disse Chiara recitando.
-E allora dare voi spettacolo, subito!-.
-Avere noi un attimo per accordo!-.
Così le Five Magics si riunirono in cerchio per discutere la situazione.
-Ma cosa facciamo? Non abbiamo niente per farlo ridere, e lui è un vecchio scimmione lamentoso.- disse Heidi.
-Shhh, Heidi, se ti sente ti appende al soffitto!- la redarguì Eva.
-Io penso che una piccola dimostrazione dei nostri poteri potrebbe essere d'effetto: ad esempio io posso fare finta di cercarti e tu intanto ti rendi invisibile ogni volta che mi giro!- disse Chiara.
-Okay, ora noi facciamo lo spettacolo, voi intanto discutete i prossimi, perché altrimenti si scoccia e comincia a leccarsi i baffi!- disse Eva.
E allora loro andarono sul palco.
-Buonasera signori, signore e faraoni fluorescenti! Vi presentiamo il numero dell'invisibilità!-.
Chiara andava su e giù per il palco improvvisato chiamando a gran voce Eva, che si trovava dietro di lei ed appariva e scompariva ad intermittenza; infine Chiara riuscì a trovare Eva e fece finta di sgridarla. Tutankorko scoppiò a ridere come un matto e chiese il bis. Così arrivarono Julia e Heidi con un altro numero. Julia volava come una farfalla e Heidi faceva finta di acchiapparla, poi la prendeva e la tirava giù.
-Ahahahahahahahah, che forza!!! Vi darò tutto ciò che volete!- disse Tutankorko ridendo.
-Noi vorremmo sapere il mistero del sarcofago.-.
-Aaah, questa è una cosa complicata, e io non ho tempo da perdere per ciò. Ma se proprio volete vi posso dare l'indovinello!-.
-Sì! Sì! Sì! La ringraziamo infinitamente.- disse Irene inchinandosi.
E così lessero sul foglio di pergamena che Tutankorko porse loro:
Io me ne vado a passeggio, la gente posso far divertire, la gente posso far cadere, bagnare vi posso, riflettete a più non posso!
Arrivederci al prossimo capitolo!
Ciau! Spero che il capitolo vi sia piaciuto e se avete suggerimenti, consigli o critiche scrivete nella discussione su "Five magics" nel forum.
Julia
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