Fiabe e racconti
Five magics
Segreti e misteri...
capitolo 5
Era un bellissimo mercoledì di Primavera e sembrava che tutto fosse tranquillo:
le ragazze si svegliarono in tempo, si vestirono in modo impeccabile e andarono
alla lezione del prof. Pozzi in perfetto orario; solo non sapevano che si
nascondeva una grande minaccia...
-Tadaaa!!!- disse Irene con un gran sorriso, dato che non arrivarono in ritardo come succedeva di solito.
-Ire!!!- la rimproverarono Chiara ed Eva -Lo sai che ci sospenderanno!!!-
Irene si ricordò subito dell'avventura del giorno prima... e dei compiti.
-Buongiorno a tutti!- salutò il prof.
-Buongiorno illustrissimo professor Pozzi-.
-Sono rimasto molto deluso nell'apprendere che tre ragazze sedute qui di fronte a me devono essere sospese. I compiti vanno assolutamente fatti per imparare correttamente ad usare nel modo corretto le pozioni corrette nei luoghi corretti nei momenti corretti e queste ragazze non l'hanno fatto. Vi dichiaro ufficialmente, da oggi fino a venerdì sospese. Ora vi do i compiti-.
Eva era stupita, davvero stupita, perché di solito il professore non faceva dei discorsi così, ma spiegava meglio le cose e chiedeva a qualcuno di aiutarle a fare dei compiti supplementari ma non aveva mai sospeso. Era stranissimo che anche nell'altra lezione avesse detto di volerle sospendere... questo era un mistero per le Five Magics!
-Ora uscite!!!- urlò il prof dopo aver consegnato i compiti alle ragazze.
Le tre uscirono, molto spaventate e perplesse. Cosa stava succedendo?
Intanto le piccole pesti che continuarono a seguire la lezione si accorsero di altre cose stranissime che non si sarebbero mai aspettate...
-Heidi!!! Vieni qui che ti interrogo!- disse il prof con un ghigno maligno.
-S... s... sì prof- balbettò Heidi in evidente sorpresa.
-Allora, sai bene la formula della pozione che vi ho insegnato ieri?-
-C... certo prof-
-Dimmela-
-Per preparare la pozione acchiappa tutto servono
4,118283894894390427893217893490438941378 peli di unicorno,
1,94784789247987394783748247834 lacrime di orco, 9,9999999999999999999999999
capelli d'oro, 6,666666666666666666666 foglie di menta ridolina.
Versare lentamente nel calderone le foglie di menta ridolina e mescolare sette
volte in senso antiorario e una volta in senso orario, poi sezionare le lacrime
di orco, inserire i capelli d'oro dentro e versarle in quantità uguali, una alla
volta mentre si mescola in senso orario e legare i peli di unicorno sulle
lacrime di orco. Lasciare bollire sul fuoco per 1,3784738270327480172489327084783247236734 minuti. Mettere in congelatore per 1,389432904723847320 secondi- recitò Heidi.
Heidi era stata bravissima, però al professore evidentemente non bastava.
-Ora dilla al contrario-
-Secondi 1,389432904723847320 per congelatore in mettere. Minuti
1,3784738270327480172489327084783247236734 per fuoco sul bollire lasciare...-
disse Heidi, ma poi si fermò perché non ci riuscì.
-Heidi!!! Hai fatto un pessimo lavoro! Non hai studiato! Non ti impegni mai! Ora
sospendo anche te!!! Esci subito da questa stanza!!!-
Heidi uscì, sconsolata.
-Julia! Vieni qui per favore-.
-Certamente illustrissimo professor Pozzi- rispose.
-Ecco! Vedete come dovete portarmi rispetto?-
-Certamente illustrissimo professor Pozzi-.
-Cosa dovete fare quando vi avvicinate alla cattedra?-.
-Un inchino all'illustrissimo professor Pozzi-.
-E cosa dovete fare quando vi voglio interrogare?-.
-Esporre la lezione educatamente e chiaramente all'illustrissimo professor Pozzi-.
-Ottimo! Julia, torna al tuo posto-.
-Certamente illustrissimo professor Pozzi-.
-Mmm... Martina, vieni qui-, continuò il prof. Pozzi.
-Certamente illustrissimo professor Pozzi-.
-Ora recita la lezione di incantesimi-.
-Ma questa lezione non è di incantesimi...-.
-Basta protestare! Sei sospesa!-.
Martina uscì, davvero perplessa.
-Ora, Giulia! Vieni qui!-
-Certamente illustrissimo professor Pozzi-.
-Ora dimmi il compito di computer-.
-Ehm, scusi, ma non è la sua lezione se non sbaglio-.
-Forse avresti bisogno di un chiarimento... QUESTA È LA MIA LEZIONE E CI FACCIO QUELLO CHE MI PARE!!!-, -Ora ti sospendo!!!-.
Giulia uscì davvero sorpresa e arrabbiata.
-Mmm... Sofia, sì tu, vieni qui-, disse il prof.
-Sì illustrissimo professor Pozzi-.
-Si dice certamente-.
-Sì illustrissimo professor Pozzi-.
-Certamente-.
-Sì-.
-Certamente-.
-Sì-.
-Esci di qui e non tornare mai più!!!-.
-Perché???-.
-Per molestazione proficua verso un docente illustre, prestigioso e regolare
presente in questa scuola da 45,488732947 anni e sempre rispettato da tutti,
proveniente da... ehmlasciamoperdere...- si fermò di colpo il professore.
-Da dove proviene?-
-Non disturbarmi più e ora esci perché altrimenti chiamo i tuoi genitori per
sospenderti a tempo indeterminato invece che per tre giorni!-.
Sofia uscì subito, perché non voleva assolutamente avere dei guai con i
professori. Julia però si chiese perché il prof si fosse fermato a metà frase...
-Ora uscite tutti e lasciatemi in pace piccoli marmocchi insignificanti!!!-.
Julia corse fuori a gambe levate per andare in camera dalla ragazze.
-Heidi, Chiara, Eva, Irene, ho delle novità per voi-.
-Quali?-
Julia raccontò i dialoghi alle quattro. Erano davvero stupite e arrabbiate per
il comportamento irragionevole del professore.
-...però io ho un'idea!- disse Julia facendo un sorriso misterioso.
-Dilla e basta Julia! Non parlare per enigmi!- disse Chiara.
-Abbiamo un nuovo preside, no? Il nostro preside si occupa di queste faccende,
non è come la ex preside che non faceva altro che dire "Affari vostri".
Chiediamogli di risolvere la situazione, sapete quanto è bravo e ragionevole-.
-Sìì!!!- dissero tutte battendosi il cinque.
-Dobbiamo andarci negli orari di ricevimento secondo voi?- chiese Eva.
-Non saprei, lui è molto gentile e comprensivo e la nostra è un'emergenza,
perché potrebbe capitare la stessa cosa in un'altra classe- obiettò Irene.
-Poi io ho un'altra idea...- disse timidamente Heidi.
-Dai Heidi, tutte le idee sono buone, tu dilla a noi e vedremo se va bene-.
-La mia è più un'ipotesi: forse il prof ha una malattia!-.
-Mmm... a volte ci sono state nella storia della scuola delle malattie che si trasmettevano da professore a professore-.
Eva accese il PC e guardò bene se c'erano dei cenni storici riguardo alle malattie contagiose fra prof. e vide che c'era una malattia che si poteva prendere a Pasqua ma che gli effetti diventavano evidenti solo dopo. Si parlava di una moai fantasma che viaggiava per la scuola, attraverso i sotterranei. Gli effetti di questa malattia erano l'irascibilità, la rabbia e l'assurdità: sembrava proprio che fosse la malattia del prof! Fortuna che Eva e Julia con la missione di Orco non l'avevano presa! Si ricordarono che il professore verso Pasqua era sceso nei sotterranei per prendere un antico libro di pozioni e quindi probabilmente l'aveva contratta in quell'occasione.
-Eva, sei un genio!!!- disse Irene con gli occhi spalancati dallo stupore.
-Però non a ricordarti che ore sono...- le disse Chiara con un sorriso enigmatico.
-...è ora di pranzo- le ricordò Heidi.
Tre ragazze e due piccole pesti scesero quindi a mensa.
-Io voglio tantissima carne servita con del riso in un piatto d'argento- pensò Julia creativamente.
Heidi invece ebbe un'idea più pazzerella: una torre di panini.
-Io desidererei un riso cinese- pensò coraggiosamente Eva.
Irene e Chiara pensarono la stessa cosa: una torta al cioccolato!
Le bacchette magiche presero le ordinazioni e un microsecondo dopo portarono loro i piatti desiderati. Quella volta per fortuna non ci furono malintesi e tutti ricevettero quel che volevano.
-Yawn, ho proprio bisogno di una dormita!- esclamò Heidi...
-Pure io!- disse Irene.
Quindi tornarono tutte in camera e Heidi e Irene si addormentarono. Di solito
anche Julia dormiva un po' ma quel giorno voleva sentire i discorsi delle
grandi. Purtroppo loro volevano fare in modo di non avere pesti tra i piedi
per riflettere da sole.
-Ehm, Julia, senti, noi dobbiamo fare i compiti quindi...-.
-...anche io li faccio con voi!-.
-No no no, tu li fai senza fatica, noi ci mettiamo tantissimo quindi tu devi occuparti dei cuccioli-.
-Certo!- esclamò Julia sorridendo.
Julia quindi andò a occuparsi dei cuccioli.
-Ora, parliamo Chiary, come facciamo con Prugna?- dissero le grandi sollevate.
-Ehm, non si è più fatta vedere-.
-Tornerà all'attacco-.
-Allora dobbiamo prepararci bene-.
-L'idea della macchina che schiaccia le prugne non va bene, troppo complicato-.
-Allora?-.
-Forse dobbiamo semplicemente tenere gli occhi aperti e imparare un po' di magia in più-.
-Ottimo! Caso Prugna chiuso-.
-Però c'è anche il caso...-
-Riciao!- esclamò Julia.
-Ehm, ciao Julia hai già finito con gli animali?-.
-Sì, problemi?-.
-No, no, certo che no...-.
-Chiacchieriamo-.
-Scusa ma ci stiamo interrogando fra noi sulla lezione di domani-.
-Vi posso interrogare io!-.
-No no, ti prego, vai a dormire, dai!-.
-Ma non ho sonno!-.
-Vai!-.
-No!-.
-Va be', vieni qui con noi-.
Eva e Chiara non affrontarono l'argomento Prugna nè quello Pozzi ma si
vedeva che Julia voleva parlare di quello.
-Possiamo parlare di...- disse Julia.
-Dobbiamo svegliare Irene e Heidi, lo fai tu?-
-Va bene...-.
Julia svegliò le due, anche se mancava ancora tempo alla sveglia per le
lezioni pomeridiane. Eva spostò l'orologio magico per far finta che fosse
tutto uno sbaglio e fece giocare Julia con Heidi: finalmente in pace!
-Allora, parliamo del caso Pozzi...-.
-Perché invece non parliamo della mia scatola?- disse con un sorriso furbetto Julia.
-Ehm ehm, la tua... scatola? Non sapevamo che... tu... avessi una sca... scatola...-.
-Sì invece e ci avete frugato dentro, potevate chiedermi il permesso!!!-.
-Va bene, ma in ogni caso ora dobbiamo andare a Lettura, correte!-.
Le ragazze corsero a più non posso e arrivarono appena in tempo. In quella
lezione la stanza era ricoperta di cuscini comodi e colorati che erano sistemati a
terra e di divani morbidosi e molto comodi; tutto questo era fatto apposta per
stare comodissimi e leggere quel che si voleva, esclusi i fumetti e le riviste,
che non erano permessi.
-Voi cosa scegliete da leggere oggi?- chiese Julia.
-Io... mmm... sceglierei... un libro sui wrestler!!! Lo sai che adoro il wrestling!- disse Eva felicissima.
Heidi invece: -Io scelgo un libro sulla musica!-.
Julia disse che voleva un libro Fantasy...
...Irene scelse un libro di ginnastica...
...e Chiara un libro sugli animali.
Si sedettero e lessero i propri libri per tantissimo tempo, finché non
dovettero tornare in camera.
-Ora noi andiamo nella stanza segreta... ciaoooo!- dissero le grandi prima di scappare via.
Le piccole quindi cominciarono a cantare senza motivo delle canzoni che
inventavano. Iniziò Heidi.
-La pecora J sale in collina-.
-A ballare il tip tap-.
-Con le scarpe di formaggio-.
-Ad annusare il cane H-
-Il cane H sale in collina-.
-A ballare in modo boh-.
-Con le zampe di gallina-.
-Ad osservare la gallina E-.
-La gallina E sale in collina-...
E così via.
-Ora dobbiamo prenderci cura dei cuccioli, diamogli da mangiare!-, disse Julia.
Le piccole diedero da mangiare in abbondanza a tutti i cuccioli della stanza.
-Cosa facciamo Heidi?- chiese Julia annoiata.
-Non lo so proprio- sospirò Heidi.
A Julia però si accese una lampadina in testa.
-Origliamo i discorsi delle grandi!!!-.
-Sììììììì-.
Le due appoggiarono l'orecchio alla porta e ascoltarono.
-...ma sei certa che dobbiamo andare nei sotterranei?-.
-E' l'unico modo...-.
-Pozzi forse...-.
-Che succede?-.
Udirono solo alcuni pezzi di conversazione ma furono sufficienti a capire le intenzioni delle grandi. Le pesti non volevano che si sacrificassero senza di loro, sembrava una cosa fatta apposta per loro e non sembrava loro tanto giusto di comportarsi in quel modo solo per il loro bene. Dovevano agire, e subito.
-Ora seguimi- disse Julia decisa.
Heidi la seguì e velocemente si ritrovarono nei sotterranei per catturare la
moai cattiva.
-Yuuu huuu, moaiii non ci fai pauraaa!!!!!-.
-Questo lo pensate voi! Ora vi darò una lezione: muahahahahah!!!!!- disse una voce cavernosa che sembrava provenire da tutte le parti.
Le ragazze non si arresero mai, neanche quando la moai si fece vedere. Era una massa grigia e bitorzoluta, solo leggermente trasparente e senza consistenza.
La moai cominciò a combattere e le ragazze anche. Ecco che capirono
l'importanza del tennis e della danza, dopo aver sbattuto via la moai e aver
fatto un bel salto per non farsi prendere.
-Vai Heidiii!- gridò Julia in difficoltà con la moai.
Heidi prese un quadro dei sotterranei e lo scagliò contro la moai, che si ritrovò sbattuta verso il muro. Julia quindi trovò una padella e ci intrappolò la moai; purtroppo non sapeva che essa poteva scagliare incantesimi anche attraverso la padelle e quindi le fece l'incantesimo.
Julia si ritrovò sospesa a mezz'aria con un sorriso stampato sulle labbra e
gli occhi chiusi; si illuminò di luce argentata e tornò a terra sorridendo
a Heidi. La moai non c'era più, l'aveva chissà come sconfitta.
-J... J... Julia?- disse Heidi sbalordita.
-Sì, sono io- disse Julia sorridente.
-Non ti è successo niente?- le chiese Heidi preoccupatissima.
-Credo di aver fatto una magia che non avevo mai fatto prima, non so proprio come sia successo-.
Heidi ci provò e ci riuscì, solo che si illuminò di luce dorata; era bellissima
in quello stato.
-Ce l'ho fatta!!!- urlò al settimo cielo.
Le due ragazze quindi tornarono nella loro stanza, volando.
-Ciao ragazze!- dissero in coro.
Le altre, che stavano per andare nei sotterranei, erano sbalordite. Le piccole pesti spiegarono loro tutto. Anche le altre ci provarono e ci riuscirono: Eva si illuminò di luce verde, Chiara di luce blu e Irene di luce rossa.
Tutte potevano volare benissimo ma ben presto capirono che ciascuna aveva dei
singoli poteri speciali, ma che poteva usare anche i poteri delle altre.
Julia aveva il potere di leggere nel pensiero, Heidi quello di far dire la
verità o una bugia a tutti, Eva quello di far crescere le piante camminando e
pensando "Cresci", Irene quello di teletrasportarsi e Chiara quello di
materializzare tutto quello che voleva.
-Eva, lo so che stai pensando che io e Heidi siamo state imprudenti però guarda che ora è tutto a posto, tutto finito e anche bene-.
Eva brontolò: -Eddai, solo perché sai leggere il pensiero non dire a destra e a
manca tutto quello che penso-.
-Va bene- sorrise Julia.
Heidi...
-Ho voglia di un gelato!- pensava Irene.
Quindi Heidi le fece dire...
-Lo so che volete un gelato ma io non lo voglio. Punto e basta-.
-Ma... ma... ma io non pensavo questo! Heidi!!!-.
Heidi le fece la linguaccia e scappò ridendo a crepapelle.
Però Eva la acchiappò intrappolandola in mezzo a delle erbacce giganti.
-Aaaah, Eva!!!-.
Chiara poi materializzò una bella gabbia di palloncini su Eva, e Irene
teletrasportò Heidi e Julia... per farle sbattere l'una contro l'altra.
-Dai, smettiamola, queste non sono occasioni importanti, ma possiamo volare,
questo sì- disse Chiara.
Conoscete le feste sempre in movimento e divertentissime? Ebbene, sembrava
una festa così! Le ragazze grandi però erano inquiete perché Prugna aveva
lasciato, quando le bambine non c'erano, delle tracce di succo di Prugna
sul letto di Eva.
-Ora sì che ce la spassiamo!- disse Heidi volandò a pancia in su.
-Avete finito i compiti?- chiese Eva con un sorrisino furbo.
-Opsss!- dissero Julia e Heidi.
Le pesti quindi si misero al lavoro e finirono tutti i compiti in tempo.
-Yeee!!!- dissero quando li finirono tutti.
Però Chiara era in vena di fare scherzi e quindi fece sparire i quaderni delle
piccole pesti con l'intenzione di riapparire la mattina dopo sotto ai loro banchi.
-Oh no!!! Dov'è il mio quaderno?!- urlò Julia quando lo cercò per metterlo nella
borsetta blu prima di andare a letto.
-E' sparito anche il mio!!!- disse Heidi spaventata.
Julia sussurrò una cosa all'orecchio di Heidi.
-3, 2, 1... via!-.
Lessero il pensiero a tutte e fecero dire la verità a tutte... scoprirono quindi
che era stata Chiara, quindi lei restituì i quaderni ridendo sotto i baffi.
-Ora, dormite!- disse Irene giudiziosa.
Tutte si diedero la buonanotte e andarono a letto.
-Drinnn-swhissh-biiip-bruuum-chicchirichììì- suonò la sveglia di Irene, che per loro sfortuna aveva cambiato la suoneria.
Una alla volta si precipitarono nell'armadio per non arrivare tardi alla lezione del professor Pozzi ma ebbero una brutta sorpresa: tutto era sporco di prugne! Chiara quindi materializzò tutta quella roba in versione pulita e smaterializzò la roba sporca.
Tutte si vestirono in un lampo e corsero alla lezione del professor Pozzi.
Notarono che non c'era Prugna e che il prof aveva gli occhi viola.
-Buongiorno- disse malignamente.
-Ora inginocchiatevi! Siete tutti miei schiavi!-.
Tutti eseguirono ma le cinque ragazze non ne potevano più di questa faccenda e quindi in segreto fecero l'incantesimo di teletrasporto e così il professore si ritrovò appeso a testa in giù nel soffitto dei sotterranei.
Ma non era finito tutto... c'erano tracce viola sulla cattedra!
Cosa succederà mai? Arrivederci al prossimo capitolo!
Questo capitolo credo sia stato uno dei migliori, vi ringrazio tutti per leggerlo sempre. Vi consiglio vivamente di non appendere a testa in giù i vostri professori, anche se so che lo vorreste fare.
Molti dei personaggi a cui non ho dato il nome di un filo del Gomitolo sono comunque fili del Gomitolo, ad esempio la moai è Claudia (CaGnoLoSha) e la professoressa Incanto è Delia. Se volete far parte del mio racconto vi inserirò da ora come questi personaggi perché avrete una bella sorpresa.
Ciao e grazie! Al prossimo capitolo!
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Julia
leggi il sesto capitolo:
La trappola
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