Fiabe e racconti
Con occhi di bambina
Racconto scritto da Gabriele
Giorno 1
Caro diario io sono Ajsha, ho 9 anni e la mia famiglia è composta
da me, della mia mamma Fatima e del mio phral, cioè il mio fratello
più piccolo Hego che ha 4 anni. Noi siamo ROM ma io e Hego siamo
sempre vissuti in Italia mentre mamma è stata anche in altri posti
che però non so scrivere...
Adesso abitiamo in una città grande e buia, dove c'è sempre
pioggia e d'inverno fa freddo. Nella casa dove stiamo non c'è
riscaldamento e quindi alla sera ci mettiamo tutti e tre vicini per stare
più caldi, ma non è brutto, la mamma ci racconta le storie
dei posti dove ha vissuto! E' solo un po' brutto quando alla mattina vado a
scuola perché non ho i vestiti caldi come alcune altre bambine della
mia classe... etciù!
Giorno 8
Caro diario, oggi fuori dalla scuola mi sono fermata a parlare con una bambina che credo voglia diventare mia amica. Poi è arrivato suo papà con una macchina grande e appena mi ha vista l'ha trascinata via rimproverandola che quasi piangeva e guardandomi ha detto "torna a casa tua!". Volevo dirgli che la mia casa è davanti alla scuola e ci stavo andando ma è partito veloce con la macchina che quasi mi metteva sotto!
Giorno 9
Ciao diario, oggi sono stata triste. Stavo uscendo di casa per andare a
scuola e un ragazzo grande mi ha urlato anche lui "torna a casa
tua!" gli ho detto "abito qui ma devo andare a scuola" e lui
mi ha detto una brutta parola e che la mia casa è via di qui ma non
capisco dove vuole che vada... Volevo correre dalla mamma a piangere ma mi
sono ricordata che non c'è perché ha trovato un lavoro di
notte, deve pulire un palazzo grande con altre signore.
Fatica molto ma almeno possiamo mangiare tutti i giorni. Solo non capisco
cosa vuol dire che non può assentarsi neanche se sta male se no la
mandano via, non mi pare giusto! E poi dice che "la pagano in
nero" ma i soldi che le danno non sono neri!
Così sono andata a scuola e ho cercato di nascondere le lacrime se
no i maschi ti prendono in giro...
Giorno 14
Caro diario scusa se ti scrivo solo a quest'ora ma sono stata
all'ospedale. Con la mamma e Hego stavamo andando al parco quando abbiamo
incontrato un gruppo di ragazzi che però sembravano vecchi
perché non avevano quasi più capelli. Hanno cominciato a
dirci parole brutte e poi hanno fatto cadere la mamma per terra e si
è fatta tanto male al piede! Ha pianto e quelli ridevano, che
cattivi! Per fortuna poi un signore li ha fatti andare via e ci ha portato
all'ospedale.
Abbiamo aspettato quattro ore ma hanno curato la mamma solo che adesso non
potrà più lavorare per molti giorni. Lei dice di non
preoccuparmi ma io ho paura che restiamo senza soldi!
Giorno 18
Sai caro diario mio, a scuola mi hanno presa in giro perché c'era
la giornata del papà e io non lo ho. Tre bambine si sono messe
davanti al mio banco con lo sguardo che fa la maestra quando uno è
cattivo e poi mi hanno che la mia mamma è una "snaturata"
(che non so cosa vuole dire) a farmi vivere senza un papà e che
tutti i bambini hanno diritto ad avere un papà e che lo dicono anche
anche alla TV!
Volevo dire che il mio papà ci picchiava e per questo la mamma
è scappata e ci ha portati via ma avevo paura che mi avrebbero
portata da lui perché dicevano che una bambina non può
proprio crescere senza una mamma e un papà!
Giorno 26
Caro diario, la mamma ancora non può lavorare. Lei non me lo dice ma vedo che è preoccupata e per comprare il mangiare prende i soldi dalla cassetta dei risparmi e fra poco sono finiti...
Giorno 31
Facciamo piano caro diario, non ci devono sentire! E' passata la macchina della polizia con le luci blu che lampeggiavano, che paura! Speriamo non si accorgano che siamo qui altrimenti dice la mamma che ci mandano via. Lo so che non si deve stare nelle case senza chiedere permesso ma qui non abitava nessuno e noi avevamo freddo...
Giorno 34
Caro diario oggi davanti a casa è venuto un signore con una cravatta colorata divertente che deve essere famoso perché c'erano tanti che lo fotografavano e gli facevano domande. Poi però non ha detto cose divertenti ma che devono mandare via tutti da queste case e io ho paura e mi viene da piangere ma devo pensare al mio fratellino, non posso spaventarlo quindi faccio finta di niente e continuo a leggergli le nostre fiabe come quella della mamma che ha difeso i suoi bambini dai lupi...
Giorno 36
Caro diario questa mattina prestissimo io stavo ancora dormendo e hanno bussato così forte alla porta che ho creduto fosse il papà che ci aveva trovati e voleva farci ancora male. E invece erano dei poliziotti vestiti come nei film quando vanno a prendere i cattivi! Noi non siamo cattivi ma ci hanno fatti vestire in fretta e poi ci hanno costretti a uscire, hanno portato fuori le nostre cose e hanno murato le porte! Io ho cercato di non piangere e far forza a mio fratello che era disperato perché il suo giocattolo preferito è rimasto nella casa e per poco io non perdevo te, mio prezioso diario! Fuori c'erano delle persone cattive che ci urlavano parole brutte e ci prendevano in giro perché ci dicevano "tornate a casa vostra!" proprio mentre venivamo mandati via da casa...
Giorno 37
Caro diario scusami se ti faccio stare al freddo! Come quando eravamo scappati dal papà anche questa notte l'abbiamo passata in una banca che è un posto dove le persone vanno a prendere i soldi da un computer. Andiamo li perché lasciano una porta aperta e almeno fa un po' meno freddo e c'é la luce. Non vogliamo dare fastidio ma qualcuno ci guarda in modo cattivo.
Giorno 38
Caro diario oggi a scuola una bambina che aiuto sempre con i compiti mi ha spinta via dicendo che puzzo. Non è colpa mia se non mi posso più lavare tutti i giorni! La mamma quando l'ha saputo mi ha promesso che stasera ci porta alle docce pubbliche ma io so che così dovrà spendere tante monete e non è giusto...
Giorno 39
Questa notte è stato freddissimo e non è bastato stringerci forte! Hego sta male, ha la febbre alta e io ho tanta paura...
Giorno 40
Caro diario la mia mamma sta tutto il giorno seduta qui tenendo Hego abbracciato a sé per scaldarlo. Qualcuno ogni tanto si ferma e le lascia una moneta. La mamma ringrazia ma si vergogna tanto perché dice che lei vorrebbe un lavoro, non chiedere la carità, ma non può ancora camminare per tanto tempo, non ha più soldi e deve assolutamente comprare le medicine per Hego!
Giorno 41
Caro diario, oggi sono felice! Un signore si è fermato, ha guardato intensamente negli occhi Hego e poi ha dato alla mamma 5 euro. Poi dopo un po' è tornato, Hego l'ha riconosciuto e si sono sorrisi e ci ha dato altri soldini. Almeno potremo prendere le medicine!
Giorno 43
Caro diario ho tanta fame... A scuola mi hanno detto che siccome la mamma non ha più pagato per la mensa non possono darmi da mangiare. Una maestra mi ha dato un po' del suo pranzo ma ho ancora tanta fame e la strada fra la scuola e la banca dove dormiamo è lunga...
Giorno 44
Mentre tornavo da scuola ho visto da lontano che davanti alla porta
della banca c'era una macchina della polizia e stavano portando via la
mamma e Hego! Mi sono messa a urlare mentre correvo per raggiungerla ma la
macchina è partita prima che arrivassi! Ho sentito delle persone
dire "E' terribile fare stare un bambino al freddo e sfruttarlo per
l'elemosina!" "che vergogna!". Volevo dire che non eravamo
li perché lo volevamo ma si sono allontanati spingendomi via che
quasi mi facevano cadere! E adesso è buio, sono sola non so dove
sono mamma e Hego...
Sono stanca, ho freddo, ho fame, ho paura e inizia a girarmi la testa...
Vedo qualcuno avvicinarsi ma sono quasi tutti cattivi con me quindi è
meglio che mi nasconda... No, è piccolo, è un bambino, forse
una bambina, non riesco più a vedere bene per i brividi e ho gli
occhi appannati...
Ciao... io... io mi chiamo Ajsha... mi aiuti?
E se Ajsha stesse chiedendo aiuto a te, cosa faresti?
Scrivici, il finale di questa storia lo decidi tu!
Anche se altri hanno già scritto, aggiungi liberamente il tuo finale
nel forum o scrivendoci direttamente!
Forse ad Ajsha farà piacere un nuovo finale.
Spunti di riflessione
- Sai chi sono i "ragazzi con pochi capelli" e quali sono le loro idee?
- Sai chi usa spesso la frase "andate a casa vostra" e cosa si intende con questa frase?
- Ajsha e la sua famiglia sono ROM. Conosci questa etnia?
- Alcuni anni fa in una scuola del nord Italia venne negata la mensa ai bambini i cui genitori non pagavano la retta. Cosa pensi di questo fatto?
- Conosci bambini o bambine in gravi difficoltà economiche o senza una casa?
- Sai cosa significa quando una persona viene pagata "in nero"?
- Cosa pensi del fare l'elemosina ai poveri?
- I ROM tramandano oralmente molte fiabe. Conosci quella citata in questo racconto o altre?
PS: quanto narrato nel giorno 41 è accaduto davvero, tanti anni fa, in un portico di Mestre...
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