Fiabe e racconti
A magic school
Le prime avventure e le prime antipatie
capitolo 2 - 21/8/2013
Racconto scritto e illustrato da Chiara
Francy era stesa sul letto con il cellulare in mano e messaggiava con le sue amiche.
Erano circa le 2 di notte, il giorno dopo sarebbe dovuta andare a scuola ma non se ne preoccupava molto perché tanto gli insegnanti non avevano cominciato il programma di quell'anno.
Era pensierosa, continuava a rimuginare sull'indizio che recitava "E' seccante, ma è utile per la risoluzione dei problemi!"...
Mentre messaggiava, sentì un rumore, come di un tonfo.
Era un rumore che si faceva sempre più forte, sempre più vicino a Francy.
Così scese in cucina per vedere cosa stesse succedendo.
Le scale scricchiolavano, cosa mai successa prima.
Non erano nuove ma nemmeno vecchissime.
Dopo aver finito le scale, accese la luce.
Non c'era nulla di strano, la cucina era sempre la solita.
Francy camminò per la casa, scese anche in cantina.
La cantina di notte era inquietante, era buia perché la corrente non funzionava.
C'erano delle bambole della bisnonna di Francy, fatte di porcellana.
Le ragnatele erano sparse un po' ovunque ed erano illuminate dalla luce fioca della luna.
Sembravano fili di luce, l'unica cosa bella di quella cantina.
Francy accese una candela, si sedette sulle scale che portavano alla cantina, e cominciò a contemplare quel luogo inquietante ma affascinante e pieno di misteri.
Sentì di nuovo quel tonfo, era deciso e forte, come quello che aveva sentito in camera sua.
Non aveva paura: si era allenata con i film horror e aveva già visto cose peggiori di quelle!
D'improvviso però sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla sinistra.
Si voltò di scatto verso sinistra e vide uno spirito che la prese e la portò in un bosco!
Vide Delia, Lau, Sofy e Cagny.
Erano legate a un albero...
A Francy lacrimarono gli occhi: era terribile vedere le sue quattro amiche in pericolo!
Lo spirito, intanto, cercava di appiccare il fuoco perché voleva arderle vive.
Francy prese la sua penna d'oca magica e scrisse cosa stava accadendo sul foglio di papiro.
Sul foglio improvvisamente comparse una scritta: per liberare le sue amiche doveva indovinare il primo indizio.
Francy era nel pallone, non sapeva cosa fare.
"E' seccante ma è utile per la risoluzione dei problemi!", l'indizio recitava così.
Delia, per aiutare Francy disse: "forse la mamma?"
Lau, pronta a rispondere: "oppure l'ingegno?"
Sofy disse: "l'astuzia?"
Cagny provò: "la matematica?"
Dopo che Cagny disse quella frase improvvisamente le quattro amiche si trovarono libere e lo spirito scomparve, risucchiato da un buco nero!
La penna d'oca di Francy cominciò a parlare e disse:
"Congratuzioni ragazze, avete scoperto il primo indizio!
Adesso dovrete aspettare domani per scoprire il prossimo indizio. Andate nell'aula di matematica della scuola alla fine delle lezioni.
Comparirà una porta segreta, dovrete aprirla e vedere cosa succede!
Alla prossima!" e la penna scomparve.
- "Wow, una penna d'oca parlante, che forza!", disse Sofy stupita.
- "Ho sonno, tanto sonno...", dissero in coro Lau e Deli.
- "Andiamo, domani dobbiamo essere cariche per il prossimo indizio!", disse eccitata Francy.
- "Ma tu non hai sonno Francy? Sembra tu abbia dormito otto ore o più!", esclamò Cagny.
Le ragazze scoppiarono in una grande risata e all'improvviso si ritrovarono ognuna nella propria casa. Erano circa le tre di notte.
Possibile che tutto fosse accaduto in un'ora? Mah...
La mattina successiva le cinque ragazze erano un po' stanche per la notte insonne ma riuscirono a stare attente, abbastanza per poter sentire la lezione di italiano, un po' noiosa, ma non così noiosa come quella di matematica.
A un certo punto si aprì la porta, e tutte insieme videro una ragazza odiossissima, Mara.
Mara era la ragazza più popolare della classe.
Era semplicemente ridicola, stava sempre appiccicata al cellulare, con il trucco esageratissimo e le unghie più finte che si potessero mai vedere, ma non finte quanto il suo carattere.
Era terribilmente sfacciata, masticava la gomma durante le lezioni, si sedeva sui banchi, messaggiava in classe...
Ovviamente i suoi voti ne risentivano molto ma le importava affatto, perché pensava che la scuola fosse inutile e voleva diventare una modella.
- "Signorina Mara, come mai siete ancora in ritardo? Avete di nuovo saltato la scuola?" disse la prof. di italiano arrabbiata.
- "Uhm.. si, ma che male fa?" disse scocciata Mara mentre guardava Sofy con aria di sfida. Sofy non se curava e continuò ad ascoltare la lezione.
Sofy però non sapeva che qualcosa stava per cambiare...
Nota dell'autrice: come avrete notato questo
capitolo è molto più ricco rispetto al primo che era
più che altro un'introduzione alla storia.
Volevo cotinuare il capitolo, ma siccome è sera devo staccare il pc, e quindi ho deciso di finire qui.
Vi prometto che il terzo capitolo sarà ancora più ricco!
Alla prossima
Chiara
Leggi il capitolo 3 »
Quest'opera è pubblicata con una Licenza Creative Commons e può essere copiata e ridistribuita per fini non commerciali e a patto di citare l'autore e la fonte.
Questo racconto è stato proposto al sito per la pubblicazione e accettato dopo un rapido controllo e ritenendo l'autore in buona fede. Qualora riteniate che i contenuti siano copiati da pubblicazioni di cui detenete i diritti, vi preghiamo di avvisarci.