Il Gomitolo


Fiabe e racconti

Un uovo davvero... pasquale

Racconto scritto da don Nereo

Il nonno era ammalato e sempre più debole. Il dottore disse alla nonna: «Cara signora, le cose si mettono male. Il nonno è debole; deve dargli da mangiare qualcosa di sostanzioso, se vuole che guarisca. Non potete dargli, per esempio, una buona frittata? Gli piace e gli farà bene».

La nonna chiamò la nipotina Violetta che, finalmente, chiamata per la quarta volta, lasciò i suoi giochi e venne nella stanza del nonno, sbuffando. La nonna, sottovoce, le chiese:
«Violetta, devo fare una buona frittata per far guarire il nonno. Per piacere, vuoi andare al pollaio e portare un po' di becchime alla gallina perché ti dia un uovo?»
«No! No! - cominciò a strillare Violetta - io adesso voglio giocare».

La povera nonna andò nel pollaio, in fretta per non lasciare solo il nonno. Ma la gallina cominciò a starnazzare:
«Io non voglio distribuire uova. Voglio andare a cercare vermetti».

La nonna pensò:
«Andrò a comprarne uno appena il nonno si addormenta».

Intanto prese il tegame e lo pose sul fornello; ma quello cominciò a sbraitare:
«No! Io non voglio sporcarmi adesso; poi chi mi pulisce?» E il fuoco:
«Io adesso non mi accendo; ho sonno a quest'ora».

Povera nonna, piangeva avvilita... Intanto tornò da scuola l'altra nipotina, Lisa, che corse a vedere come stava il nonno.
Vide la nonna con gli occhi rossi e volle sapere perché. La nonna le raccontò come Violetta fosse stata capricciosa e anche la gallina, il tegame e il fuoco. Lisa disse:
«Non preoccuparti, nonna! Corro subito io a prenderti un uovo».

Corse in cantina, riempì le manine di tanto grano macinato; andò dalla gallina e le disse:
«Gallinella, devi aiutarmi. Il nonno ha bisogno di una buona frittata per guarire. Guarda quanto grano macinato ti ho portato in cambio».
«Grazie, Lisa - rispose la gallina - Ti aiuto volentieri e non c'era bisogno di pagarmelo; mi basta la tua gentilezza». E le scodellò un bell'uovo più grosso del solito.
Lisa lo portò in cucina. Il tegame disse:
«Io sì che ti aiuto volentieri» e saltò sul fornello.
Il fuoco disse:
«Figurarsi se non ti do una mano anch'io!» E si accese con la più bella fiamma che possedeva.

Poco dopo Lisa entrò nella stanza del nonno con un piatto su cui brillava la frittata appetitosa e fumante. Il nonno pian piano la mangiò e cominciò a star meglio.

È così, bambini: tante volte un bel «Sì» inizia una catena di bontà che porta a tutti grande gioia.

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