Fiabe e racconti
La notte di Baldassarre
Racconto scritto da don Nereo
C'era una volta un bambino di nome Tonino. Per Natale la nonna gli aveva regalato una bella statuina perché potesse completare il suo presepio. Si trattava del re-magio Baldassarre, solenne sopra il suo cammello, con in mano un cofanetto dorato.
La buona nonnina gli aveva raccontato un'antica leggenda: la notte dell'Epifania, cioè di Gesù che si fa conoscere in tutto il mondo, le statuine dei Magi lasciano i loro presepi e vanno a onorare il Bambinello a Betlemme.
Tonino, incuriosito, decise di scoprire la verità. Così, la sera vigilia della Befana, prima di infilarsi nel suo lettino, legò un lungo e robusto spago a una zampa del cammello di Baldassarre, snodò la cordicella fino alla sua stanza, si mise a letto e si legò l'altro capo del filo al braccio; poi si addormentò beato.
A mezzanotte fu svegliato da uno strattone. Fu subito in piedi; sbirciò il suo presepio attraverso la porta socchiusa e vide... Baldassarre e cammello che crescevano, crescevano... grandi come persona e cammello normali. A stento il re fece passare dall'uscio la sua cavalcatura e uscì nella notte. Tonino si stropicciò gli occhi, si vestì in gran fretta e corse fuori. Davanti a lui, Baldassarre si addentrava in una specie di nebbiolina misteriosa e sempre più luminosa.
A Tonino, che teneva dietro sgambettando, sembrava di sognare, specialmente quando vide una cometa che illuminava una povera baracca, quasi vi fosse entrato il sole. La notte non esisteva più. Tonino guardò Baldassarre fermarsi, scendere dalla sua cavalcatura e accostarsi a quella capanna. Il ragazzino comprese tutto: senza esitazioni si avvicinò e si trovò di fronte a un bimbetto tutto sorridente in braccio a sua madre. Giuseppe accettò il cofanetto che Baldassarre gli porgeva, ringraziò con un sorriso e un cenno del capo; poi prese la mano di Tonino e gli fece accarezzare le manine paffutelle del piccolo Gesù che lo guardava divertito. Maria sorrideva...
Baldassarre intanto, dopo un profondo inchino, si alzò e quasi all'improvviso svanirono nella luce Gesù, Maria, Giuseppe e la capanna. Il re risalì sul cammello che s'avviò trotterellando lungo la scia di luce che ancora rimaneva verso il ritorno.
Quando finalmente anche Tonino giunse trafelato a casa, guardò il suo presepio: Baldassarre e cammello erano lì immobili, piccola statuina di gesso colorato. Tonino s'infilò tra le lenzuola e piombò nel sonno.
Al mattino credette d'aver sognato tutta l'avventura notturna, ma rimase a bocca aperta quando osservò che il suo Baldassarre non aveva più tra le mani il cofanetto. Allora capì la sua fortuna: aveva scoperto il segreto della notte dei Magi ed egli stesso aveva potuto salutare e accarezzare il Bambino di Betlemme.
Piccoli amici, raccontano che questo capita anche oggi ai bambini molto buoni. Possono incontrare Gesù dove i grandi neppure lo vedono. Vorrete trovarvi fra questi fortunati?...
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