Fiabe e racconti
Gli occhiali di Dio
Racconto scritto da don Nereo
Un amico di Dio un giorno gli disse:
"Sono d'accordo con te che ogni persona è importante di fronte
all'eternità perchè può venire a fare festa con te per
sempre; però non mi pare che tante vite abbiano senso nel mondo.
Tanti milioni di persone nascono, vivono e muoiono, giovani o vecchi, e
nessuno si ricorda di loro nè in vita nè in morte. Non
lasciano nessuna traccia."
"Ne sei convinto?", gli replicò Dio.
"Certamente! -ribattè l'amico- Non per criticarti, ma tante
vite sono umanamente inutili e insignificanti, a parte il Paradiso che le
aspetta".
Dio tacque e pensò per alcuni secondi; poi
riprese:
"Dunque...a parte il Paradiso...inutili!... Senti: metti i miei
occhiali. Sono da miope perciò servono per vedere lontano".
L'amico se li inforcò e cominciò a guardarsi attorno. Si
accorse di poter vedere molto lontano, ma soprattutto lontano nel tempo.
Vide la bisnonna del Papa: non ne conosceva il nome e nessuno la ricordava,
ma senza di lei quel Papa non ci sarebbe...
Vide altri sconosciuti e, nella loro discendenza vicina o lontana, la nascita e la vita di tanti santi e poeti, statisti e artisti, inventori e noti scrittori...
"E' vero! -disse- Senza la loro vita non ci sarebbero nemmeno i
grandi personaggi della storia.
Ma chi non si è sposato o è morto giovane e senza figli?"
"Guarda bene ancora", gli rispose Dio.
L'amico, quasi incredulo, si accorse di una immensa schiera di persone che
nella loro vita breve o lunga, apparentemente inutile, avevano generato
alla speranza, alla generosità, alla gioia, tanti figli
"spirituali" che per le loro parole o azioni o semplice presenza erano
diventati una benedizione per l'umanità.
Incredibilmente, tra costoro c'erano anche bambini volati in Cielo
piccolissimi. Molti loro genitori, per la sofferenza, avevano maturato
capacità insospettate di accoglienza e comprensione per tanti
sofferenti che tornavano ad avere un filo di speranza e un sorriso.
Sì, proprio come alcuni amici moribondi di Madre Teresa di Calcutta.
"Incredibile! In un modo o in un altro, noti o sconosciuti, siamo tutti legatissimi tra di noi. Dovresti prestare i tuoi occhiali, Signore."
"E' un'idea! Però ho già dato a tutti due buone lenti: la ragione e la riflessione", concluse il buon Dio.
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