Il Gomitolo

Stai rispondendo alla discussione Il mio amico
aperta da iCs il 11/01/2014:

Io ho un caro amico. Ha vissuto qualche anno piu' di me e sa fare un sacco di cose: sa metter mano alle stampanti, anche le piu' grandi e complicate, sa cambiarne carta, inchiostri, riesce a togliere un foglio incastrato. Sa usare la taglierina (non quelle piccole, quelle grandi per tagliare ampi fogli), sa piegare in un attimo due fogli A3 in 2 per farne un opuscolo di 4 pagine, sa guidare, sa cambiarsi le luci anche quelle in alto sulle scale, sa prendere pinze e cacciaviti e ripararmi un rubinetto rotto cambiando un affare interno, e mi arriva alle 8 del mattino felice d'essere utile anche se gli dico di non affaticarsi e non disturbarsi.
E' una persona felice d'essere al mondo e sempre pronta ad aiutare il prossimo.

Ecco, il mio amico e' un disabile: ha una mano sola, l'altra non si e' sviluppata perche' e' affetto da focomelia.
Se invece che in pensione andasse a scuola magari qualche bullo userebbe in tono dispregiativo il termine "handicappato".
Beh, lui non ci si e' mai sentito, ne' disabile ne' handicappato!
Tanti anni fa, quando da bambino viveva nelle campagne dell'Emilia, correva e saltava, giocava e lavorava la terra come tutti i suoi coetanei, si arrampicava pure sugli alberi!
Usa la mano non sviluppata come appoggio o leva con una tale naturalezza che ho impiegato un bel po' ad accorgermi della sua menomazione, quando 10 anni fa l'ho conosciuto nella parrocchia che frequento.

Vi sto raccontando la sua storia perche' voglio che tutti voi che leggete e magari avete una qualche disabilita' o conoscete una persona disabile, non vi/li sentiate mai "diversi" o da meno degli altri. Potete fare tutto! Magari in modo diverso, magari con piu' attenzione, ma non permettete a nessuno di farvi pensare di avere dei limiti. E se proprio avete limiti fisici nell'agire, non li avete nel pensare e nel voler bene e donare al prossimo le vostre idee ed il vostro cuore.

Il mio amico non si considera una persona speciale e non ama i complimenti, ma sono convinto che la sua vita sia un esempio tanto per chi e' affetto da disabilita' quanto per chi purtroppo, ancora, si ostina a deridere o discriminare il prossimo.

Pensateci.

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