Il Gomitolo

Cara Sophora,
Quella di oggi non è una domanda scolastica o amorosa come al solito. Non è una di quelle tante domande che ti ponevo e alle quali rispondevi dandomi preziosi consigli e risolvendo la situazione. Stavolta scrivo con le lacrime agli occhi, e con un senso di tristezza che credo difficilmente passerà. Non avrei mai voluto dirti addio, eppure questo giorno è arrivato, ingiustamente e troppo presto, e per l'ennesima volta su una di quelle persone che meriterebbe di vivere eternamente. Anche se non sono affatto credente in Dio, la leggenda narra che egli volle accanto a lui le persone più brave e giovani. Ed ancora così rimane. Sei stata la speranza nel buio, la luce dopo la tempesta e il sole dopo il terremoto. In un certo senso, una spalla su cui appoggiarsi. Ed ora che non ci sei più, questo appoggio si è sfaldato irrimediabilmente. Voglio ricordarti come la persona che mi sosteneva e che conoscevo come meravigliosa. Nessuno ti dimenticherà mai, perché sei stata davvero importante. Splendi sempre e salutami Freddie Mercury, su cui tenevo proprio a fare la tesina, ma specialmente: se mi senti, carissima amica, veglia ancora su di me come hai fatto in tutti questi anni nel Gomitolo. Grazie di essere esistita e aver donato sorrisi a migliaia di ragazzini e ragazzine come me. Grazie. Tua KIKI.