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Un consiglio
scritto da DolceCuore il 29/01/2019 alle 02:06
Vorrei, a quest'ora della notte, dare un consiglio a tutti noi, me compresa.
Di fronte alle ingiustizie, non chiudiamo gli occhi. Apriamoli, spalanchiamoli.
Di fronte a scene inaccettabili e azioni indicibilmente violente, non voltiamoci tacendo. Parliamone, chiediamo aiuto, urliamo.
Di fronte al dolore altrui, non mostriamoci freddi e egocentrici. Corriamo incontro all'altro, abbracciamolo se vuole, confortiamolo, offriamogli una spalla su cui piangere, un caldo sorriso, una parola di speranza.
Di fronte al nostro dolore, abbandoniamo il fuorviante pensiero che ci spinge sempre più a fare una vera e propria classifica tra le varie sofferenze esistenti nel mondo. Non esiste una gerarchia di dolori. L'abbiamo creata noi, ma è una pura chimera che non può che distruggerci a poco a poco. È deleteria.
Dobbiamo avere il coraggio di chiedere aiuto, se ne abbiamo bisogno, così come dobbiamo avere il coraggio di aiutare l'altro, se ne ha bisogno.
Per favore, smettiamola di tentare di seppellire nel lancinante silenzio il dolore - sia il nostro che quello altrui. Apriamo gli occhi: siamo tutti sulla stessa barca. Ciò che ci accomuna è la sofferenza. Perché tentare di nasconderlo? Sì, tutti soffriamo e tutti abbiamo il diritto di chiedere aiuto e di essere aiutati.
Quindi - e concludo qui perché probabilmente questi miei pensieri non hanno alcun senso - apriamo gli occhi. E con essi anche il cuore. Apriamoli a noi e agli altri.
Per favore, non esitiamo ad aiutare l'altro, non esitiamo ad essere l'ancora di salvezza altrui, la luce nella fitta oscurità della vita.
Doniamoci agli altri.
E smettiamola di essere ciechi.
Di fronte alle ingiustizie, non chiudiamo gli occhi. Apriamoli, spalanchiamoli.
Di fronte a scene inaccettabili e azioni indicibilmente violente, non voltiamoci tacendo. Parliamone, chiediamo aiuto, urliamo.
Di fronte al dolore altrui, non mostriamoci freddi e egocentrici. Corriamo incontro all'altro, abbracciamolo se vuole, confortiamolo, offriamogli una spalla su cui piangere, un caldo sorriso, una parola di speranza.
Di fronte al nostro dolore, abbandoniamo il fuorviante pensiero che ci spinge sempre più a fare una vera e propria classifica tra le varie sofferenze esistenti nel mondo. Non esiste una gerarchia di dolori. L'abbiamo creata noi, ma è una pura chimera che non può che distruggerci a poco a poco. È deleteria.
Dobbiamo avere il coraggio di chiedere aiuto, se ne abbiamo bisogno, così come dobbiamo avere il coraggio di aiutare l'altro, se ne ha bisogno.
Per favore, smettiamola di tentare di seppellire nel lancinante silenzio il dolore - sia il nostro che quello altrui. Apriamo gli occhi: siamo tutti sulla stessa barca. Ciò che ci accomuna è la sofferenza. Perché tentare di nasconderlo? Sì, tutti soffriamo e tutti abbiamo il diritto di chiedere aiuto e di essere aiutati.
Quindi - e concludo qui perché probabilmente questi miei pensieri non hanno alcun senso - apriamo gli occhi. E con essi anche il cuore. Apriamoli a noi e agli altri.
Per favore, non esitiamo ad aiutare l'altro, non esitiamo ad essere l'ancora di salvezza altrui, la luce nella fitta oscurità della vita.
Doniamoci agli altri.
E smettiamola di essere ciechi.
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