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Pensieri di un cuore rotto e disarmato.
scritto da un filo che vuole restare anonimo il 06/10/2015 alle 21:36
È nelle serate come queste, nei luoghi pieni di dolore che mi fermo a pensare. Non agli altri, per una santa volta, ma a me stessa. A quella che sono, a quella che sono stata. Sempre con la maschera in faccia, ma non quella della ragazza sempre disponibile,sempre dolce.
Quella purtroppo è la vera me.
Alla fine è quella che sono, non la definisco una maschera.
La vera maschera è quella sopra, quella della ragazza che non si ferisce mai, che qualsiasi cosa le fai é forte e non cade mai.
Io non sono così, anzi.
Io cado ogni giorno, mi spezzo e mi rompo facilmente.
Eppure non voglio che questa cosa appaia agli altri, non voglio farmi vedere debole.
Devo far finta di nulla, andare avanti.
Oggi mi han dato due sberle in faccia, e io ero lì, con due guance viola a dire che era tutto okay, che stavo bene.
Stasera la mia compagna di stanza ha avuto una forte crisi, iniziato a spaccare tutte le mie cose, mica le sue, e urlare.
Io non ho detto niente.
Adesso è li che dorme, ma averla sentita poco prima che urlava di fare cose tremende non è stata propriamente una bella cosa e ho paura di dormire stanotte e non trovarla più domani mattina.
Tutte le notti vado a dormire tardi o non dormo proprio per controllare se respira ancora e se è tutto okay.
Comunque pazienza, se è questo il mio destino.
Prima o poi la tortura finirà.
Quella purtroppo è la vera me.
Alla fine è quella che sono, non la definisco una maschera.
La vera maschera è quella sopra, quella della ragazza che non si ferisce mai, che qualsiasi cosa le fai é forte e non cade mai.
Io non sono così, anzi.
Io cado ogni giorno, mi spezzo e mi rompo facilmente.
Eppure non voglio che questa cosa appaia agli altri, non voglio farmi vedere debole.
Devo far finta di nulla, andare avanti.
Oggi mi han dato due sberle in faccia, e io ero lì, con due guance viola a dire che era tutto okay, che stavo bene.
Stasera la mia compagna di stanza ha avuto una forte crisi, iniziato a spaccare tutte le mie cose, mica le sue, e urlare.
Io non ho detto niente.
Adesso è li che dorme, ma averla sentita poco prima che urlava di fare cose tremende non è stata propriamente una bella cosa e ho paura di dormire stanotte e non trovarla più domani mattina.
Tutte le notti vado a dormire tardi o non dormo proprio per controllare se respira ancora e se è tutto okay.
Comunque pazienza, se è questo il mio destino.
Prima o poi la tortura finirà.
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