Google+
#137
Il 02/10/2011 Kika di 16 anni ha scritto:
Ciao,sono venuta a conoscenza che c'è un nuovo servizio detto Google+ offerto dal motore di ricerca Google.
Sapresti darmi informazioni dettagliate a tal proposito?
La mia risposta:
Attenzione: questa risposta è stata inserita molto tempo fa, quindi i siti esterni indicati potrebbero non essere più validi.
Google+ e' un social network e rappresenta la risposta di Google a Facebook.
Rispetto a quest'ultimo ha un pregio e un difetto importante.
Il pregio e' la possibilita' di suddividere gli "amici" in cerchie, ad esempio: compagni di scuola, amici della palestra o del catechismo, ecc. In questo modo si riduce un po' il rischio che un amico di un ambiente (per esempio uno conosciuto in Internet) possa scoprire bitudini e persone frequentate nella realta'.
Il difetto a mio giudizio annulla il pregio, soprattutto per quanto riguarda bambini e ragazzi: se gia' Facebook spinge a rivelare nome e cognome, Google+ ne fa una regola. Niente nickname, tutti devono indicare dati veri.
Diffondere pubblicamente nome e cognome in Internet per un bambino o ragazzo e' doppiamente pericoloso: da una parte si rende rintracciabile da tantissimi estranei (quelli cui da' accesso alle proprie informazioni volontariamente e quelli cui lo da' involontariamente, ad esempio per un errore commesso nelle impostazioni di privacy) e dall'altra associa alla propria identita' reale le sciocchezze e gli errori che si possono fare da ragazzi.
Al laboratorio informatico del GREST chiedevo ai ragazzi se avrebbe fatto piacere loro che i coetanei sapessero di quando da piccoli si facevano la pipi' addosso o se fra 10 anni vorrebbero che fidanzata e colleghi sapessero di qualche episodio imbarazzante successo in questi anni. La risposta ovviamente era no. Bene, se si associa la propria identita' reale a ogni cosa detta in Internet il rischio e' piu' che concreto.
Che i ragazzi non debbano diffondere dati privati in Rete non sono solo io a dirlo, lo consiglia apertamente la Polizia di Stato: http://www.poliziadistato.it/articolo/250/
A me questo pare sufficiente per dire che bambini e ragazzi non dovrebbero usare servizi di questo tipo che oltretutto non prevedono moderazione preventiva a tutela dei piccoli e del loro diritto di sbagliare.
Se non bastasse, aggiungo che al momento solo i maggiorenni possono iscriversi a Google+ mentre in futuro l'eta' minima probabilmente sara' abbassata a 13 anni, come per Facebook. Chi si iscrive prima, magari falsificando la data di nascita, si espone ad ancora piu' rischi visto che i suoi interlocutori potrebbero fargli discorsi o proporgli contenuti inadatti alla sua eta'.
Spero che la risposta sia stata chiara ed esauriente. Se poi vuoi altre informazioni sul servizio leggi la relativa voce di Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Google%2B
Ciao!
Rispetto a quest'ultimo ha un pregio e un difetto importante.
Il pregio e' la possibilita' di suddividere gli "amici" in cerchie, ad esempio: compagni di scuola, amici della palestra o del catechismo, ecc. In questo modo si riduce un po' il rischio che un amico di un ambiente (per esempio uno conosciuto in Internet) possa scoprire bitudini e persone frequentate nella realta'.
Il difetto a mio giudizio annulla il pregio, soprattutto per quanto riguarda bambini e ragazzi: se gia' Facebook spinge a rivelare nome e cognome, Google+ ne fa una regola. Niente nickname, tutti devono indicare dati veri.
Diffondere pubblicamente nome e cognome in Internet per un bambino o ragazzo e' doppiamente pericoloso: da una parte si rende rintracciabile da tantissimi estranei (quelli cui da' accesso alle proprie informazioni volontariamente e quelli cui lo da' involontariamente, ad esempio per un errore commesso nelle impostazioni di privacy) e dall'altra associa alla propria identita' reale le sciocchezze e gli errori che si possono fare da ragazzi.
Al laboratorio informatico del GREST chiedevo ai ragazzi se avrebbe fatto piacere loro che i coetanei sapessero di quando da piccoli si facevano la pipi' addosso o se fra 10 anni vorrebbero che fidanzata e colleghi sapessero di qualche episodio imbarazzante successo in questi anni. La risposta ovviamente era no. Bene, se si associa la propria identita' reale a ogni cosa detta in Internet il rischio e' piu' che concreto.
Che i ragazzi non debbano diffondere dati privati in Rete non sono solo io a dirlo, lo consiglia apertamente la Polizia di Stato: http://www.poliziadistato.it/articolo/250/
A me questo pare sufficiente per dire che bambini e ragazzi non dovrebbero usare servizi di questo tipo che oltretutto non prevedono moderazione preventiva a tutela dei piccoli e del loro diritto di sbagliare.
Se non bastasse, aggiungo che al momento solo i maggiorenni possono iscriversi a Google+ mentre in futuro l'eta' minima probabilmente sara' abbassata a 13 anni, come per Facebook. Chi si iscrive prima, magari falsificando la data di nascita, si espone ad ancora piu' rischi visto che i suoi interlocutori potrebbero fargli discorsi o proporgli contenuti inadatti alla sua eta'.
Spero che la risposta sia stata chiara ed esauriente. Se poi vuoi altre informazioni sul servizio leggi la relativa voce di Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Google%2B
Ciao!
ics
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- #137 Questa domanda
- #139 "L'iscrizione su Google" del 04/10/2011 inviata da Kika
Grazie per la tua risposta dettagliata. Mi permetto di dirti che Google+, da quanto ho letto in giro, per completare l'iscrizione richiede anche un numero di telefono per poter contattare l'utente. Facebook invece richiede soltanto un email, un nome e cognome e una password. Si può inserire anche il numero del cellulare ma non è obbligatorio. Mi chiedo che uso ne faccia Google dei numeri di telefono. Bah! Bye-bye privacy.